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ANGHIARI
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- RISERVA
NATURALE BOSCO DI MONTALTO
- Verdeggiante
cupola boscosa che domina i pascoli circostanti
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- Consigli
pratici
- La
piccola riserva (22 ha) copre il versante settentrionale del rilievo Montalto
(1061 m), che si colloca sulla sinistra idrografica del Tevere, ai piedi dell'Alpe
della Luna, nel comune di Pieve S. Stefano (AR). L'area protetta si può raggiungere
facilmente da Pieve S. Stefano imboccando la strada
che porta al Passo di Viamaggio. Percorsi alcuni chilometri, il rilievo,
dalla caratteristica forma rotondeggiante, compare sulla destra; la strada gli
gira attorno fino al Passo di Viamaggio dove, pochi metri prima
del bivio per Sansepolcro, si devia a destra per una stradina sterrata.
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- Dopo
500 m si giunge ad un podere davanti al quale, sulla destra, si trova una mulattiera
chiusa da un cancello di legno, per la quale si prosegue a piedi verso ilm podere
Le Camerelle (dove si incontrano i segni della GEA) e poi verso la riserva.
- Descrizione
- In
una zona costituita principalmente da rocce argillose e quindi caratterizzata
da una morfologia dolce in cui prevalgono le praterie da pascolo, Montalto risalta
oltre che per la sua particolare forma a cupola anche per le sue pendici interamente
boscate; la copertura arborea, infatti, è interrotta solamente da una scoscesa
nicchia rocciosa, situata quasi alla sommità del versante nord-orientale, nella
quale affiora l'alberese, il resistente calcare marnoso di color grigio-biancastro
che costituisce quasi tutto il rilievo. Davanti al podere Le Camerelle una piccola
altura permette di avere un bel punto di vista sul Montalto e sulla sua rupe,
nonché sulle vallate circostanti, di frequente esplorate dai rapaci. In autunno
capita di scorgere anche gruppi numerosi e chiassosi di poiane che volteggiano
al di sopra dei prati.
- Il sentiero
è bordato da alte siepi dominate da biancospino, prugnolo e rovo, intervallati
da esemplari di acero campestre. Esso prosegue verso il bosco il cui confine con
i prati circostanti è segnato dalla presenza del cerro che compare anche ai bordi
delle radure. Inoltrandosi nel bosco divengono invece sempre più frequenti i faggi,
i noccioli e gli aceri (acero di monte, acero fico, acero riccio). Significativa
è anche la presenza del tiglio (Tilia platyphyllos),
del frassino e del tasso (Taxus baccata).
Il sottobosco si arricchisce in primavera della fioritura dell'anemone epatica,
preceduta, già alla fine dell'inverno, da i bucaneve i cui fusti possono farsi
strada nella neve grazie alla particolare guaina di protezione che li avvolge.
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- Provincia
- Arezzo
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- Comune
- Pieve
S. Stefano
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- A
chi rivolgersi
- Amministrazione
provinciale di Arezzo, U.O. Protezione della Natura, Parchi e Riserve Naturali,
via del Saracino 57 - 52100 Arezzo, tel. 0575/20851, fax 23344
- e-mail:
prov.ar.parchi.info@provincia.arezzo.it
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- Guide
consigliate
- Dove
nasce il Tevere, Covan S.,
Guideverdi, Maggioli Editore, Rimini, 1988 (con tre cartine allegate).
- Carta
dei sentieri Appennino Toscoromagnolo-Cesenate,
Val Tiberina, 1:25.000, Edizioni Multigraphic,
Firenze.
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Comune
di Anghiari
Assessorato al Turismo ANGHIARI
(AR) ITALY | |
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