- Petroso
lungo la strada per Castelnuovo-Collungo che collega la statale n. 3 bis alla
n. 258 e Monte Murlo alle spalle della località di Formole. Il periodo
migliore per apprezzare questi ambienti è senz'altro la primavera, quando la fioritura
ravviva la altrimenti poco appariscente vegetazione delle serpentiniti.
- Descrizione
- Le
due aree protette ospitano la flora tipica della serpentinite, una roccia verde
scuro (grigia o rosso ruggine nelle superfici maggiormente alterate dalla pioggia)
che, a causa di molteplici fattori, mette a dura prova le piante che vi crescono.
È soprattutto nelle cime dei rilievi e nelle pendenze più accentuate che l'ostilità
di questi ambienti si fa maggiormente sentire: le fessure delle rocce sono gli
unici punti in cui può accumularsi un po' di suolo, senza che venga asportato
dalle piogge, e l'assenza di copertura arborea e il colore scuro della roccia
aggiunti alla scarsa capacità di ritenzione idrica, rendono l'evaporazione molto
elevata. La stessa composizione chimica della serpentinite, povera in nutrienti,
rende molto lento lo sviluppo di una normale vegetazione. Le piante adattate a
queste condizioni avverse hanno forme di crescita molto basse e sono in gran parte
caratteristiche di queste rocce.
- La base
dei versanti e in generale le morfologie più dolci ospitano una vegetazione relativamente
più sviluppata, con cespuglieti a ginepro ed erica più o meno densi fino a boschi
di roverella e orniello dove il suolo è più profondo. Sono purtroppo molto frequenti,
e interessano gran parte dei Monti Rognosi, i rimboschimenti a pino marittimo,
effettuati qualche decennio fa, la cui presenza provoca la scomparsa degli endemismi
serpentinicoli; infatti l'accumulo di materia organica e quindi il formarsi di
suolo sotto la copertura arborea, l'ombreggiatura e di conseguenza la maggiore
umidità fanno sì che si creino situazioni ecologiche migliori, in cui le specie
tipiche del duro ambiente delle serpentiniti non sono più competitive e vengono
surclassate da graminacee o da altre specie a rapido sviluppo e diffusione.
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- La
serpentinite
- La
serpentinite è una roccia costituita principalmente da minerali del gruppo del
serpentino (un silicato idrato di magnesio e ferro) e da magnetite (un ossido
di ferro), responsabile del suo colore scuro.
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- Tipi
di aree protette
- Monti
Rognosi: Riserva naturale provinciale.
- Serpentine
di Pieve S. Stefano: Area naturale protetta di interesse locale.
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- Provincia
- Arezzo
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- Comune
- Riserva
naturale provinciale Monti Rognosi: Anghiari e Caprese Michelangelo.
- ANPIL
Serpentine Pieve S. Stefano: Pieve S. Stefano.
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- Attività
venatoria
- Consentita
in 68 ha dell'ANPIL serpentine di Pieve S. Stefano.
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- A
chi rivolgersi
- Monti
Rognosi: Amministrazione provinciale di Arezzo, U.O. Protezione della Natura,
Parchi e Riserve Naturali, via del Saracino 57-52100 Arezzo, tel. 0575/20851,
fax 23344 e-mail: prov.ar.parchi.info@provincia.arezzo.it
Serpentine di Pieve S. Stefano: Comunità Montana della Val Tiberina Toscana, via
S. Giuseppe 32, 52037 Sansepolcro (AR), tel. 0575/7301, telefax 730201.
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- Guide
consigliate
- Dove
nasce il Tevere, Covan S., Guideverdi, Maggioli Editore, Rimini, 1988 (con
tre cartine allegate).
- Carta
dei Rifugi e dei Sentieri, Appennino Cesenate - Val Tiberina, Edizioni Multigraphic,
Firenze.