- ITINERARI ARTISTICI
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- Tra
Medio Evo e Rinascimento
- alla
scoperta di monumenti chiese e conventi
- La Chiesa di Santo Stefano - Chiesa
di S. Agostino - La
Badia
- Chiesa di S. Maria
delle Grazie - La Rocca
- Il Campano - Porta
Sant'Angelo
- Palazzo
Pretorio - Piazza
Baldaccio e la Galleria Magi
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- Costruita fra il 1628 ed 1740 e
restaurata più volte esternamente, la Chiesa non presenta notevoli caratteristiche
se non all'interno dove, dietro l'altare, si trova la Madonna delle Grazie,
terracotta invetriata della bottega di Andrea della Robbia. Altre opere di
rilevante valore sono i due dipinti di Giovanni di Antonio Sogliani (1492-1544)
Lultima cena e Gesù in atto di lavare i piedi agli apostoli.
Questultima opera è stata recentemente oggetto di un eccellente restauro.
- Sopra laltare di destra è
la Deposizione del Puligo, ritenuta dal Vasari fra le opere migliori di
questo allievo di Ridolfo di Domenico Ghirlandaio.
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- La
Rocca o Conventone
- Questo
imponente complesso costituiva
il nucleo fortificato attorno a cui si sviluppò Anghiari ed il sobborgo rurale
delle Cascine. La rocca era più alta di almeno tre metri ed era sostenuta da contrafforti
abbattuti nel 1935 per costruire una strada. Il cassero era merlato e nei secoli
fu luogo di difesa e monastero camaldolese (per questo motivo è detto Conventone).
Nella I Guerra Mondiale fu adibito a raccolta dei soldati, finché, divenuto proprietà
comunale, fu ristrutturato nel 1978 per alloggiare la Scuola Media.
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- Il
Campano
- Insieme allantico Cassero,
la torre dellorologio, detta Il Campano, è un elemento emergente
del paesaggio urbano di Anghiari. Costruita nel XIII secolom e terminata nel 1323
fu distrutta da Vitellozzo Vitelli il 24 giugno 1502. Fu ricostruita un secolo
dopo e, nelloccasione, fu sistemato un orologio. Nella prima metà dellottocento
fu restaurata nel modo in cui oggi si vede.
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- Porta
Sant'Angelo
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- Porta Sant'Angelo rappresentava
in antichità il principale accesso al paese, fino a quando, con il breve dominio
dei Tarlati di Pietramala iniziato nel 1332, venne costruito il Borgo alla Croce,
che invertì l'orientamento dello sviluppo del paese. Da questa porta gli abitanti
della vicina Sansepolcro rubarono il catorcio, come descritto nel poema eroicomico
della Catorceide di Federico Nomi.
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