DIALOGO
SUL NATURISMO di Gloria V. pag
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4 In un caldo pomeriggio d'estate, Alessandra chiacchiera
in giardino con la sua amica Laura. Alessandra è una naturista, che spesso va
con suo marito o con gli amici in spiagge ed altri luoghi dove si sta nudi. Più
volte ha provato a parlare del nudismo alla sua amica, ma lei avanza molte obiezioni.
A.: Allora, ci vieni con me sabato prossimo in spiaggia? L.:
Dipende dove! A.: Dai, lo sai benissimo dove vado... L.:
Appunto, lo so. E tu sai bene che in quei posti non ci vado. A.: Lo
dici come se si trattasse di "postacci", dove si incontra chissà che gentaglia!
Guarda che non è così: io ci vado da diversi anni, e ti posso dire che si sta
benissimo. Non c'è proprio nulla di "sporco" o di riprovevole nel nudismo; anzi,
è un'esperienza bellissima! L.: Lascia stare, Ale. Già altre volte
ne abbiamo parlato: io rispetto la tua opinione, ma proprio non fa per me.
A.: Ne sei sicura? E se ti dicessi che ti sentiresti bene? L.:
Senti, io non so che cosa ti sia successo in questi ultimi anni. Ci conosciamo
da una vita, siamo amiche da sempre. Non mi aspettavo che un giorno ti saresti
buttata a fare queste cose! A.: Appunto perché mi conosci bene dovresti
fidarti di me. Pensi che ti voglia coinvolgere in una cosa sporca? Se ti invito
è proprio perché sono convinta che sia bellissimo, e vorrei che lo provassi anche
tu. L.: Ma come fai a fare una cosa simile? Proprio tu, che da ragazzina
eri così timida e riservata! Io non riesco ad immaginarti in un posto pubblico
completamente nuda. Non ti vergogni con tutta quella gente che ti guarda?
A.: E chi ti ha detto che stanno tutti a guardare me? L.: Perché,
vuoi dire che non ti guardano? A.: Si vede che hai una strana idea
di ciò che accade in un ambiente naturista. D'altra parte ti capisco: moltissimi
non sanno assolutamente nulla del naturismo, e quelle rare volte che i mezzi di
informazione ne parlano, l'immagine che emerge è quasi sempre parziale o distorta.
Aggiungi il fatto che certe spiagge libere naturiste sono state per anni il regno
della "trasgressione", e il pasticcio è inevitabile: nella mente di molti il nudismo
non è altro che una delle tante facce della trasgressione. Pensano che le spiagge
o i campeggi naturisti siano luoghi in cui si va a guardare o ad esibirsi, posti
in cui si fa sesso libero e scambi di coppia, e magari girano anche sostanze proibite.
Nulla di più falso! Il naturismo è uno stile di vita sano, negli ambienti naturisti
non si fanno orge, anzi non ci sono affatto situazioni erotiche. I naturisti sono
semplicemente persone normali, uomini e donne, single o sposati, bambini, giovani
e persone anziane, che hanno imparato e continuamente imparano a considerare il
corpo umano come qualcosa di "naturale", per nulla indecente. L.:
Per me non è affatto "naturale". Voglio dire: certo che non ho problemi a stare
nuda quando sto da sola con mio marito. Se un giorno avessi dei figli, non so:
magari finché sono piccoli potrei anche stare nuda in loro presenza, ma poi, una
volta cresciuti, me ne guarderei bene: chissà cosa potrebbero pensare! In ogni
caso, con le persone estranee mai e poi mai. A.: Dimmi una cosa: se
ti trovassi da sola con Claudio su una spiaggia deserta, dove sei sicura che non
passa nessuno, accetteresti di prendere il sole nuda con lui? L.:
Be', in questo caso... forse sì; in un posto deserto potrei anche sentirmi tranquilla.
A.: Ora immagina per un attimo che invece di essere solo voi due ci troviamo
in quattro; immagina la stessa spiaggia deserta, ma che ci siamo anche io e Fabio
a farvi compagnia. Come ti sentiresti in questo caso? L.: Ecco, già
questo mi sembrerebbe meno accettabile. Anzi, penso che mi sentirei profondamente
imbarazzata. A.: E perché? Cosa cambia? L.: Cambia parecchio! Non
è come essere noi due da soli. A.: E qual è il problema? Ti vergogneresti
di Fabio? L.: Certamente già questo sarebbe un motivo. Per carità,
per me Fabio è un caro amico, come d'altra parte lo è Claudio per te. Ma mi sentirei
a disagio a parlare con lui tutta nuda... A.: ...e naturalmente ti
seccherebbe che Claudio possa scambiare due parole o giocare a racchettoni con
me. L.: Anche questo. Cioè, intendimi: mi fido di te, e so che non
faresti mai nulla per sedurre mio marito. Però... forse è meglio evitare situazioni
di questo tipo, no? A.: Vedi, tu immediatamente hai collegato il naturismo
col sesso. Anche questo fa parte dell'equivoco che dicevo prima. Secondo questa
visione distorta, la nudità è collegata in modo inscindibile con la sessualità:
si sta nudi solo per fare sesso. Perciò, se un uomo va in una spiaggia nudista,
è perché vuole guardare o esibirsi, e magari provarci con le donne; se lo fa una
donna da sola, è perché vuol farsi guardare e sedurre gli uomini; se lo fa una
coppia, è perché vuole cogliere l'occasione per proporre scambi con le altre coppie.
A nessuno viene in mente che la pratica della nudità in comune possa essere invece
qualcosa di estremamente sano e pulito. I campeggi naturisti sono frequentati
per lo più da coppie e da famiglie con bambini. Altro che maniaci e scambisti!
L.: Come puoi escludere che quando vai in una spiaggia libera non
puoi incontrare qualche tipaccio? A.: Bisogna distinguere. Esistono
dei luoghi qualificati come "campeggi naturisti": questi sono luoghi privati,
per cui il gestore può controllare chi entra, ed anche cacciare fuori chi si comporta
male. In molti di questi posti è richiesta la tessera di un'associazione riconosciuta
dalla Federazione Naturista Internazionale. In alcuni casi è addirittura obbligatorio
andare in coppia, per cui gli uomini soli non sono ammessi. Non dico che questo
sia giusto in assoluto, perché così facendo si escludono anche i molti uomini
che si comportano bene; però così è più difficile che si incontri gente poco raccomandabile.
Per quanto riguarda poi le spiagge libere o altri luoghi simili, in tutti i paesi
più civili ci sono molti posti ufficialmente riconosciuti come naturisti (pensare
che in Italia c'è una sola spiaggia ufficialmente naturista!), oppure luoghi non
ufficiali ma frequentati "per consuetudine" da naturisti. Questi però sono luoghi
pubblici, in cui non ci può essere un controllo sugli accessi; la qualità dell'ambiente
dipende allora dalla gente che lo frequenta. Per esperienza, ti posso dire che
le migliori spiagge libere naturiste sono di solito quelle piuttosto isolate e
scomode da raggiungere, perché così ci va solo chi è veramente interessato. Ma
dipende anche da quanti naturisti ci vanno. Si potrebbe dire che di naturisti
più ce ne sono, e più ce ne sono; invece, meno ce ne sono, e meno ce ne sono.
Sembra uno scioglilingua, ma è vero: se un posto è molto frequentato da naturisti,
è inevitabile che maniaci, guardoni o comunque coloro che non vogliono fare nudismo
siano meno invogliati a stare lì, perché sanno di non passare inosservati e si
sentono a disagio. Invece se in un posto ci sono pochi naturisti, ben presto esso
viene invaso da altra gente che nel migliore dei casi va lì per guardare, quando
non addirittura per dare fastidio. In altre parole, è il numero che dà forza,
sia in un caso che nell'altro. L.: Perché parli di "uomini" soli?
I single che fanno nudismo sono solo uomini? A.: Nei posti in cui si
può stare tranquilli si vedono anche donne da sole, oppure coppie di amiche. In
un luogo frequentato solo o quasi da naturisti una donna anche da sola si sente
protetta, perché sa che nessuno le darà fastidio, alla peggio le sarà più facile
ottenere aiuto da altri. Comunque è senz'altro vero che gli uomini si interessano
al nudismo più delle donne. pag 1 | pag
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