La
grotta fu scoperta nel 1841 dal geologo leviglianese Giuseppe Simi. Nel 1847 il
figlio di Giuseppe, Emilio, pubblicò insieme a Paolo Savi il primo rilievo topografico
(che riguardava solo 200 m della grotta) e gli attribuì il nome di Buca
d'Eolo, per il forte vento che si sprigionava dall'imboccatura. All'interno
della grotta è ancora visibile la scritta, fatta dal Simi: " E. Simi -
1872"
L'esplorazione
della grotta fu ripresa solo agli inizi del '900 dal Bertarelli, fondatore della
speleologia italiana, ma si arrestò ad un pozzo profondo 115 m che, ai tempi,
era un ostacolo pressoché insormontabile.
Negli
anni '30 l'esplorazione fu ripresa dal Gruppo speleologico fiorentino che,
nel 1934, giunse fino alla profondità di 541 m. In quegli anni, con quella misura,
rappresentava la seconda grotta del mondo, dopo la Spluga della Preta,
nel veronese, con 627 m di profondità.
Nel
1945 vennero scoperte altre grotte in Francia che tolsero il primato di profondità
all'Antro del Corchia, ma solo provvisoriamente perché nel 1960 una spedizione
mista di speleologi milanesi e bolognesi raggiunse una profondità di 670 m.
Dal
1967 al 1969 svariate spedizioni inglesi si dedicarono all'esplorazione di numerosissime
gallerie, alcune delle quali conservano il nome di gallerie degli inglesi.
Ciò permise di individuare una nuova entrata, al momento inaccessibile: la buca
del serpente.
Nel
1971 un gruppo speleologico di Empoli, dopo un lavoro di disostruzione, entrò
per la prima volta dalla buca del serpente. Questa entrata è importante perché
sarà quella utilizzata per l'ingresso al pubblico. Nello stesso periodo, speleologi
fiorentini e torinesi scoprirono altre grotte del Corchia: l'abisso Fighiera,
con 12 Km di sviluppo e 700 m di profondità, e l'abisso Farolfi, che si
congiunge con il Fighiera a 500 m di profondità.
Nel
1983 infine, un gruppo di speleologi dimostrò per la prima volta che Abisso Fifhiera,
Abisso Farolfi e Antro del Corchia sono parti diverse di un'unica grandissima
struttura sotterranea, che giunge così alla profondità totale di 1210 m: la più
profonda d'Italia, la decima al mondo!!!
Da
allora numerosi altri collegamenti tra le tre caverne sono stati esplorati e molti
altri restano da esplorare; per il momento sono infatti stati esplorati "soltanto"
50 Km di gallerie.