mercoledì 18 giugno 2008
ARTE, ENOGASTRONOMIA E BENESSERE
Uno studio del Ciset mette in risalto i punti di forza e di debolezza dell’offerta turistica delle terre di Siena
Arte, enogastronomia e benessere: quello che cerca il turista a Siena
Il paesaggio e il vino guidano le emozioni del turista; piacciono le strutture ricettive; alti i prezzi di soggiorno. L’86% degli arrivi cerca il “paesaggio culturale” che fa da traino a tutta l’offerta
“Un vero e proprio paesaggio culturale”: è questo il modello turistico senese che dal 2000 al 2006 ha permesso di incrementare il fatturato di uno dei principali settori dell’economia territoriale. In questo periodo la quota di mercato è cresciuta con una media del 1,4% con picchi in certi anni (2004,2005) pari al 3,7%. Dati notevoli dati da alcune importanti politiche territoriali portate avanti grazie a progetti di promozione. A dare i numeri sull’offerta turistica senese il Ciset, nell’ambito della giornata di chiusura del convegno promosso dalla Provincia di Siena insieme a Confesercenti, Confcommercio ed Eurobic Toscana Sud “Immagine, prodotto, detinazione” che si è svolto dal 13 al 14 maggio.
I duemila turisti intervistati hanno permesso di scrivere aspetti di forza e di criticità dell’offerta. Tra i principali motivi di visita del territorio senese il 30,2% arriva per le attrazioni presenti. Prevale l’arte (28%), ma negli ultimi anni si sono sviluppate anche le offerte legate all’enoturismo: il 26,6% infatti sceglie gli itinerari enogastronomici mentre il 23,8 per cento arriva per terme e benessere. Bassa la presenza di chi arriva attratto da manifestazioni, relax o percorsi del trekking. Tra i dati interessati dell’inchiesta compiuta dal Ciset quelli relativi al livello di percezione del territorio senese. Per il 45,3% dei turisti intervistati le terre di Siena sono ricordate per il paesaggio tipico. Anche il vino gioca una parte fondamentale nella percezione: il Brunello, il Nobile e gli altri vini del territorio giocano per il 26% dei turisti un buon motivo di ricordo. Importante anche la fetta di chi percepisce la provincia senese come un luogo di relax (24%). Tra i dati curiosi quelli legati al Palio: il 9% dei turisti parlano di Siena come territorio della corsa storica.
Tra i punti di forza dell’offerta turistica il buono sfruttamento delle risorse e del territorio paesaggistico che sarebbe ancora tuttavia legato a certe aree, mentre dovrebbero essere potenziate alcune ritenute minori. Il “paesaggio culturale” è un altro importante aspetto: un vero e proprio prodotto utilizzato per attrarre con sensazioni visive il visitatore, oltre alla qualità delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, agriturismo in testa. Tra gli aspetti di criticità invece l’accessibilità legata allo sviluppo infrastrutturale per cui la Provincia di Siena ha già predisposto in questi anni piani di adeguamento e sviluppo viario nell’ottica della sostenibilità ambientale. Altra nota critica sarebbero i prezzi delle strutture ricettive: troppo alti secondo una parte dei turisti intervistati. Rischio da evitare invece una comunicazione troppo “caratterizzata” per stereotipi.
In tutto questo giocheranno un ruolo sempre più importante le dinamiche di collaborazione tra gli enti territoriali e i soggetti che forniscono l’incoming turistico. Anche per questo hanno preso parte alla due giorni i più importanti tour operators internazionali per portare con la loro esperienza punti di confronto con le associazioni di categoria che hanno nell’occasione chiesto maggiore personalizzazione delle offerte mirate al turista. Secondo quanto emerso nel corso dell’incontro infatti, le proposte dei tour operator sarebbero orientate verso un turismo di massa e sempre meno preparato a vivere il territorio.
Arte, enogastronomia e benessere: quello che cerca il turista a Siena
Il paesaggio e il vino guidano le emozioni del turista; piacciono le strutture ricettive; alti i prezzi di soggiorno. L’86% degli arrivi cerca il “paesaggio culturale” che fa da traino a tutta l’offerta
“Un vero e proprio paesaggio culturale”: è questo il modello turistico senese che dal 2000 al 2006 ha permesso di incrementare il fatturato di uno dei principali settori dell’economia territoriale. In questo periodo la quota di mercato è cresciuta con una media del 1,4% con picchi in certi anni (2004,2005) pari al 3,7%. Dati notevoli dati da alcune importanti politiche territoriali portate avanti grazie a progetti di promozione. A dare i numeri sull’offerta turistica senese il Ciset, nell’ambito della giornata di chiusura del convegno promosso dalla Provincia di Siena insieme a Confesercenti, Confcommercio ed Eurobic Toscana Sud “Immagine, prodotto, detinazione” che si è svolto dal 13 al 14 maggio.
I duemila turisti intervistati hanno permesso di scrivere aspetti di forza e di criticità dell’offerta. Tra i principali motivi di visita del territorio senese il 30,2% arriva per le attrazioni presenti. Prevale l’arte (28%), ma negli ultimi anni si sono sviluppate anche le offerte legate all’enoturismo: il 26,6% infatti sceglie gli itinerari enogastronomici mentre il 23,8 per cento arriva per terme e benessere. Bassa la presenza di chi arriva attratto da manifestazioni, relax o percorsi del trekking. Tra i dati interessati dell’inchiesta compiuta dal Ciset quelli relativi al livello di percezione del territorio senese. Per il 45,3% dei turisti intervistati le terre di Siena sono ricordate per il paesaggio tipico. Anche il vino gioca una parte fondamentale nella percezione: il Brunello, il Nobile e gli altri vini del territorio giocano per il 26% dei turisti un buon motivo di ricordo. Importante anche la fetta di chi percepisce la provincia senese come un luogo di relax (24%). Tra i dati curiosi quelli legati al Palio: il 9% dei turisti parlano di Siena come territorio della corsa storica.
Tra i punti di forza dell’offerta turistica il buono sfruttamento delle risorse e del territorio paesaggistico che sarebbe ancora tuttavia legato a certe aree, mentre dovrebbero essere potenziate alcune ritenute minori. Il “paesaggio culturale” è un altro importante aspetto: un vero e proprio prodotto utilizzato per attrarre con sensazioni visive il visitatore, oltre alla qualità delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, agriturismo in testa. Tra gli aspetti di criticità invece l’accessibilità legata allo sviluppo infrastrutturale per cui la Provincia di Siena ha già predisposto in questi anni piani di adeguamento e sviluppo viario nell’ottica della sostenibilità ambientale. Altra nota critica sarebbero i prezzi delle strutture ricettive: troppo alti secondo una parte dei turisti intervistati. Rischio da evitare invece una comunicazione troppo “caratterizzata” per stereotipi.
In tutto questo giocheranno un ruolo sempre più importante le dinamiche di collaborazione tra gli enti territoriali e i soggetti che forniscono l’incoming turistico. Anche per questo hanno preso parte alla due giorni i più importanti tour operators internazionali per portare con la loro esperienza punti di confronto con le associazioni di categoria che hanno nell’occasione chiesto maggiore personalizzazione delle offerte mirate al turista. Secondo quanto emerso nel corso dell’incontro infatti, le proposte dei tour operator sarebbero orientate verso un turismo di massa e sempre meno preparato a vivere il territorio.
Etichette: siena, terre di siena
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