venerdì 4 luglio 2008
Il Collezionista di ‘’Cambiali ’’
Collezionare…un vero bisogno che scaturisce da una molla verso un interesse, per curiosità, per desiderio, per incrementare la conoscenza, per gioco…come per pura avidità.
Una formula alchemica di difficile lettura.
Esiste chi colleziona ed ha collezionato semplicemente denaro, frutto di sacrifici, ma senza volere in alcun modo disperdere neanche una monetina, avvinghiandosi avidamente ad un “oggetto del piacere” esclusivamente ideale , senza coinvolgere nessuno e senza rendere alcun umano partecipe, anzi, nascondendo con avidità il frutto della propria ingordigia mentale.
Un rapporto lecito, certamente, ma assolutamente arido, fine a se stesso, da “Paperone”che come tutti, morirà anche lui, lasciando allo sbaraglio e nel nulla il frutto di tanti sacrifici, che diverranno in un solo attimo …inutili.
Ma collezionare, può anche rappresentare un arricchimento morale, culturale, mentale, o di semplice appagamento estetico.
Noi apprezziamo molto quei “collezionisti” che fanno pulsare di vita le proprie Collezioni, arricchendo il proprio bagaglio culturale personale, con ricerche, studi, riscontri e curiosità, e trasferendone i frutti ad altri. Un modo per innalzare un oggetto molto spesso inutile da solo, ma che nella “Collezione”, in dinamica compagnia di altri oggetti simili, diviene d’un tratto “interessante”, spiritoso, ed acquisisce improvvisamente significato e simpatia.
Chi colleziona cartoline, o calendarietti da barbiere, francobolli o pacchetti di sigarette, scatole di latta, cavallini o tartarughe nei materiali più disparati, accendini, tappi di bibite o lattine vuote.
Non una paranoia schizofrenica, ma un modo per alleggerire con spensieratezza, il logorio della routine di tutti i giorni.
Ma esiste anche chi colleziona violini d’autore o brillanti di differenti colori…Ognuno con le proprie sensibilità e portafogli.
Ma credo che collezionare…”Cambiali” e “Titoli di Pegno” sia qualcosa che sta tra il sadico ed il masochista, se non ne giustifichiamo un logico filo conduttore.
Il “light motive”di alcune collezioni, è puramente ed esclusivamente la …”casualità” che consente l’acquisizione un primo “corpus” iniziale, e si congiunge al desiderio di voler approfondire da esso una evoluzione nella curiosità, con la ricerca che ne consegue.
Per questo, desideriamo leggere tra le righe della Collezione Cambiali e Titoli di Cambio, in Mostra a Cortona Antiquaria, Collezione che è stata riunita con pazienza, negli anni, da un noto collezionista di Palermo, che è tra i più estrosi collezionisti italiani.
Nella sua casa-Museo è esposta in alcuni saloni appositamente adibiti, la più importante collezione di abiti antichi italiana, (notificata) e forse internazionale, con oltre cinquemila tra vestiti e manufatti inerenti la moda, dal XVI al XX secolo. Ed ancora, nei corridoi una spettacolare Collezione di centinaia autografi di illustri personaggi della politica e dell’arte, da Napoleone Bonaparte a Verdi.
Ecco da dove arriva la Collezione di titoli in Mostra , con pagherò firmati dai Rothschild, dai Florio, come da Sua Altezza Reale Carlo Ludovico Duca di Aosta… uno spaccato della storia del credito. Le “farfalle”, ovvero le così dette cambiali diventano, anche diversi secoli dopo esser state pagate, documenti oggetto di studio, e quindi portano con esse un singolare spaccato della storia economica nazionale.
Il Credito, mai come adesso, è al centro degli interessi di tutti, dall’operaio all’imprenditore, sino al capo del Governo. Sappiate quindi che i Vostri titoli, sono già nella mente dei Collezionisti del futuro.
Associazione Culturale Terza Esperide di Palermo.
Il Presidente Giulio Torta
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