giovedì 30 aprile 2009
ARCHITETTURE INTELLETTUALI
ARCHITETTURE INTELLETTUALI
Irene Taddei
Esposizione Personale di Fotografia
Inaugurazione: Venerdì 15 Maggio ore 18,30
In mostra fino al 21 maggio 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da lunedì a sabato
dalle 15:30 alle 19:30
Domenica chiuso
A cura di Sabrina Falzone
Presso: Galleria Il Borgo
Alla vigilia della Notte europea dei Musei la Galleria Il Borgo di Milano presenta "Architetture Intellettuali" mostra personale di fotografia di Irene Taddei, art designer professionista di origini toscane che mette le sue energie e la propria competenza creativa al servizio dell'arredamento, del design e della grafica pubblicitaria, portata avanti con inesauribile entusiasmo presso il suo studio personale a Volterra.
Aperta dal 15 maggio, l'esposizione, curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone, vuole introdurci al preludio universale di un complesso percorso dell'intelletto, che sospende il tempo nello spazio dell'emozione. La curatrice spiega che nelle opere di Irene Taddei "i viaggi introspettivi dell'inconscio sospendono ogni flusso temporale, ogni contatto con la realtà, per condurci verso arcane metropoli mentali", affermando, inoltre, che "le architetture intellettuali di Irene Taddei si elevano nella tensione emotiva dell'esistenza e mediante sinuosità formali ed eleganze concettuali si addentra nell'anima incontaminata di una straordinaria poesia geometrica".
Per la promettente Irene la fotografia è intesa come un racconto, una storia interiore da condividere attraverso la bellezza monumentale dello scatto architettonico che sublima l'attimo nel silenzio cosmico dell'esistenza.
In concomitanza della sua rassegna personale, alcune inedite fotografie dell'autrice saranno esposte anche all'Archi Gallery di Milano per la seconda edizione del progetto "Art/chitetture e Paesaggio Urbano".
Presso: Galleria Il Borgo
C.so San Gottardo 14, Milano (MI)
Info: (+39) 0588.33028 - 3476672275
irene.taddei@tin.it
Direzione Artistica:
Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info
Catalogo in sede
Irene Taddei
Esposizione Personale di Fotografia
Inaugurazione: Venerdì 15 Maggio ore 18,30
In mostra fino al 21 maggio 2009
Ingresso libero
Orario di visita: da lunedì a sabato
dalle 15:30 alle 19:30
Domenica chiuso
A cura di Sabrina Falzone
Presso: Galleria Il Borgo
Alla vigilia della Notte europea dei Musei la Galleria Il Borgo di Milano presenta "Architetture Intellettuali" mostra personale di fotografia di Irene Taddei, art designer professionista di origini toscane che mette le sue energie e la propria competenza creativa al servizio dell'arredamento, del design e della grafica pubblicitaria, portata avanti con inesauribile entusiasmo presso il suo studio personale a Volterra.
Aperta dal 15 maggio, l'esposizione, curata dal critico e storico dell'arte Sabrina Falzone, vuole introdurci al preludio universale di un complesso percorso dell'intelletto, che sospende il tempo nello spazio dell'emozione. La curatrice spiega che nelle opere di Irene Taddei "i viaggi introspettivi dell'inconscio sospendono ogni flusso temporale, ogni contatto con la realtà, per condurci verso arcane metropoli mentali", affermando, inoltre, che "le architetture intellettuali di Irene Taddei si elevano nella tensione emotiva dell'esistenza e mediante sinuosità formali ed eleganze concettuali si addentra nell'anima incontaminata di una straordinaria poesia geometrica".
Per la promettente Irene la fotografia è intesa come un racconto, una storia interiore da condividere attraverso la bellezza monumentale dello scatto architettonico che sublima l'attimo nel silenzio cosmico dell'esistenza.
In concomitanza della sua rassegna personale, alcune inedite fotografie dell'autrice saranno esposte anche all'Archi Gallery di Milano per la seconda edizione del progetto "Art/chitetture e Paesaggio Urbano".
Presso: Galleria Il Borgo
C.so San Gottardo 14, Milano (MI)
Info: (+39) 0588.33028 - 3476672275
irene.taddei@tin.it
Direzione Artistica:
Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info
Catalogo in sede
Etichette: mostra d'arte
LA GRANDE MOSTRA DELL’ESTATE DELL’ARTE
LE STANZE DEL CARDINALE
Caravaggio, Guido Reni, Guercino e Mattia Preti per il Cardinale Pallotta
CALDAROLA (MC) Palazzo dei Cardinali Pallotta
23 maggio – 12 novembre 2009
Rivivono le passioni di un collezionista colto e raffinato: opere di pittori di prima grandezza riportano ai fasti seicenteschi un’antica dimora
Il sogno di bellezza del Cardinale Giambattista Pallotta, fine politico
della Roma barocca e Legato Pontificio in Emilia, fa splendere Caldarola, autentico gioiello di architettura e urbanistica, con la ritrovata luce
della pittura di Caravaggio, Guido Reni, Guercino, Mattia Preti,
Giovanni Lanfranco, Carlo Maratta, Domenichino, Annibale e Ludovico Carracci.
Ridare dopo quattrocento anni un volto, una forma e un cuore a una “scomparsa” collezione di mirabili dipinti, resa preziosa dalla presenza di grandi nomi della pittura barocca e ammirata al tempo dalla regina Cristina di Svezia e dal principe Casimiro di Polonia. Una collezione dispersa e smembrata dagli eredi per sanare la grave situazione debitoria che premeva alla morte del suo creatore, il Cardinale Giambattista Pallotta, avvenuta nel 1668.
Non è una storia come tante, quella presentata al pubblico da una nuova prestigiosa mostra curata da Vittorio Sgarbi a Caldarola (Mc), catalogo Silvana Editoriale, che si annuncia come un evento espositivo di prima grandezza nell’ambito dell’offerta di una regione, le Marche, sempre più attenta alla valorizzazione del suo patrimonio artistico, storico e culturale.
La mostra “Le stanze del Cardinale. Caravaggio, Guido Reni, Guercino e Mattia Preti per il Cardinale Pallotta”, il cui Comitato Scientifico è presieduto da Denis Mahon e vede presenti tra gli altri Lorenza Mochi Onori, Livia Carloni, Stefano Papetti, con il coordinamento di Liana Lippi, è promossa dal Comune di Caldarola in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche e il contributo di Regione Marche, Provincia di Macerata e Fondazione Carima. La mostra si tiene inoltre sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
L’evento è destinato a fare di Caldarola un nuovo un nuovo, intrigante “caso” artistico, dopo il successo, nel 2007, dell’esposizione dedicata a Simone De Magistris.
“Dal punto di vista della curiosità, dell’originalità e dell’importanza, questa mostra sarà un evento travolgente, di portata internazionale straordinaria – dichiara Vittorio Sgarbi -. Per la levatura dei pittori e per il sentimento di risarcimento che la muove, questa iniziativa è una delle più importanti mai fatte nelle Marche. Enorme è la soddisfazione di vedere tornare capolavori di maestri come Caravaggio nel luogo dove sono stati ospitati per la capacità formidabile del gusto collezionistico della famiglia Pallotta. Tutta l’Italia potrà vedere nelle Marche e in Caldarola un luogo dell’anima, dove ritrovare alcune tra cose straordinarie che l’arte italiana ha prodotto”.
Non è una quadreria come tante, quella che ha allietato le giornate del Cardinale Giambattista Pallotta nella sua superba dimora caldarolana, che fa ora da preziosa cornice all’esposizione così come era nell’antichità scrigno di tesori pittorici. A fare la differenza rispetto alle normali vicende dell’evoluzione delle collezioni d’arte storiche è il calibro dei pittori amati dal porporato, i maggiori artisti del Seicento, che vengono riuniti grazie a un attento lavoro di ricerca documentaria effettuata a Roma, Bologna e Caldarola e fatti rivivere grazie a importanti interventi di restauro, per restituire al pubblico di oggi il fasto di una stagione artistica di eccellenza.
A fare da collante fra le varie figure ed esperienze pittoriche che si ritrovano ad abitare le stanze di una memoria collezionistica finalmente ricomposta, si intravede il sogno di grandezza di un Cardinale, fine politico della Roma barocca e Legato Pontificio in Emilia. Raffinato e colto collezionista di opere d’arte, che amava il bello, il fine mecenate creò una piccola Roma in provincia di Macerata, tra antichi castelli e dolci colline verdeggianti, facendo di Caldarola un centro nevralgico della cultura manierista marchigiana. I dipinti commissionati dal mecenate ai più apprezzati artisti del suo tempo erano amorevolmente riuniti in una quadreria che impreziosiva il palazzo di Caldarola, simile a una vera e propria corte principesca, facendone uno dei pochi edifici marchigiani in grado di rivaleggiare, per il fasto e la ricchezza degli arredi, con i palazzi principeschi dell’Urbe. Grazie alla prodigalità del Pallotta, il palazzo di Caldarola ha ospitato illustri personaggi che percorrevano la strada fra Roma e Loreto, meta nel Seicento di pellegrinaggio: a sostare nelle stanze del Cardinale e ad ammirare la sua splendida collezione sono stati, tra gli altri, la regina Cristina di Svezia, il principe Casimiro di Polonia e i cardinali Barberini.
L’assetto originale della collezione contava più di cinquanta dipinti che la mostra riporta a Caldarola nella seducente cornice del Palazzo dei Cardinali Pallotta. Laddove non è stato possibile individuare con certezza le opere effettivamente appartenute al prelato marchigiano, si è scelto di esporre tele del medesimo autore e dello stesso soggetto di quelle elencate negli inventari, al fine di restituire al visitatore la suggestione dell’intera raccolta.
Sono oltre sessanta le opere in esposizione, prestate da vari musei e collezioni private italiane e straniere. Fra tutti si distinguono i pennelli di Caravaggio, Carlo Maratta, Giovanni Lanfranco, Mattia Preti. Di Caravaggio la raccolta Pallotta vantava due dipinti da stanza, un san Francesco e una Maddalena, lascito arrivato probabilmente al nipote dal Cardinale Evangelista, che ebbe dei rapporti con Caravaggio per la realizzazione della “Madonna della serpe” per la Basilica di San Pietro.
La raccolta Pallotta illustra, inoltre, in modo esauriente gli sviluppi della scuola seicentesca bolognese, con la quale il colto e brillante protettore di artisti intratteneva uno stretto rapporto in virtù della sua attività di diplomatico papale a Ferrara. Tornano ad animare le stanze del Cardinale pittori come Guido Reni, Annibale e Ludovico Carracci, Guercino, Domenichino, Elisabett Sirani.
A permeare la collezione è anche un gusto raffaellesco, di cui sono testimonianze importanti alcune copie del Maestro urbinate e la presenza di straordinarie pitture di Benvenuto Garofalo. Oltre a una figura di spicco della pittura marchigiana come Giovan Francesco Guerrieri, degne di menzione sono anche tele di Giovan Battista Salvi detto Sassoferrato, Gaspar Dughet, Girolamo Muziano, Girolamo Buratti, Jan Gerritsz Van Bronckhorst, Simone Cantarini detto Il Pesarese, Alessandro Tiarini, Pietro Paolo Bonzi, Francesco Bassano, Denis Calvaert.
Un’impegnativa campagna di restauri ha restituito alle tele una migliore condizione di leggibilità. Fiorisce di nuova freschezza, per esempio, la “Madonna in gloria” di Carlo Maratta, opera conservata nelle Marche, della chiesa dei Caracciolini di San Ginesio. Si fa ammirare, inoltre, con occhi nuovi in virtù di un completo restauro anche la grande tela di Guercino raffigurante la “Cacciata dei mercanti dal tempio”, in prestito dalle raccolte comunali genovesi di Palazzo Rosso, dove è confluito un nucleo consistente dei dipinti Pallotta, passati già nel Seicento presso la collezione dei conti Grassi di Bologna e successivamente in quella dei marchesi Brignole Sale di Genova. In quest’opera di Guercino, nel flagello con cui Gesù allontana i profanatori del luogo sacro, può cogliersi un riferimento diretto allo stemma del cardinale. Giunge sempre da Genova anche il dipinto di Mattia Preti scelto come immagine simbolo della mostra, la “Liberazione di Olindo e Sofronia”; il tema è tratto dal canto 11 della Gerusalemme Liberata, che rivela l’interesse del dotto Pallotta per i soggetti letterari nei quali si esprime il compiacimento per la bellezza muliebre.
Non una sede qualsiasi quella della mostra, come si diceva, bensì un eccezionale gioiello architettonico di Caldarola, un Palazzo in cui attraverso il linguaggio pittorico e architettonico si esprime lo spirito della Controriforma. Uno spazio di straordinario fascino nel cui impianto architettonico è disegnata la stessa piazza antistante in un’ideale composizione, armonica ed unitaria, un complesso di eccezionale rilievo ulteriormente esaltato dalla mostra stessa.
Splendida la Stanza del Paradiso, la cui frescatura continua ad animare dibattiti e querelle sull’attribuzione. Un piccolo gioiello quasi nascosto e remoto, luogo di meditazione del Cardinale, dove la realtà si sublima nella favola: un paesaggio altamente lirico con una flora e una fauna esotiche e scene di caccia animate da cavalli impennati, levrieri, volatili, cacciatori. Colori vivi, festoni e puttini animano una narrazione vivace e piena di slancio, per molti versi ispirata alla decorazione di Palazzo Farnese a Caprarola e che lascia intravedere non poche citazioni dal Cavalier D’Arpino.
LE STANZE DEL CARDINALE
Caravaggio,Guido Reni, Guercino e Mattia Preti per il Cardinale Pallotta
Caldarola, Palazzo dei Cardinali Pallotta - 23 maggio / 12 novembre 2009
(Inaugurazione 22 maggio ore 17.00)
SITO
www.lestanzedelcardinale.it
PRENOTAZIONI MOSTRA
Numero Verde 800255525 / Tel. 0733-903707
info@lestanzedelcardinale.it
www.lestanzedelcardinale.it
ORARI
23 maggio – 27 settembre:
lunedì mattino chiuso – 15.00/19.00
da martedì a venerdì 10.00/13.00 – 15.00/19.00
sabato, domenica e festivi 10.00/19.00
14 settembre – 12 novembre:
lunedì mattino chiuso – 15,00/18,30
da martedì a venerdì 10.00/13.00 – 15.00/18,30
sabato, domenica e festivi 10.00/19.00
La biglietteria chiude 30 minuti prima.
BIGLIETTI
(comprensivi di guardaroba)
- Intero Euro 7,0- Ridotto e gruppi Euro 5,00
Gruppi (minimo 15 persone) maggiori di 65 anni, titolari di convenzioni, universitari con tesserino e militari, possessori Carta Musei Marche, possessori di apposite convenzioni e coupons
- Ridotto speciale scuole e residenti comune di Caldarola Euro 3,00
- Gratuito
minori di 6 anni, insegnanti accompagnatori, giornalisti con tesserino, disabili e accompagnatore, enti prestatori e personale ministero BAC.
AUDIOGUIDE Euro 3,00
Visite guidate mostra e città (su prenotazione)
Scuole e Gruppi (massimo 25 partecipanti) € 60,00
In lingua (massimo 25 partecipanti) € 100,00
Caravaggio, Guido Reni, Guercino e Mattia Preti per il Cardinale Pallotta
CALDAROLA (MC) Palazzo dei Cardinali Pallotta
23 maggio – 12 novembre 2009
Rivivono le passioni di un collezionista colto e raffinato: opere di pittori di prima grandezza riportano ai fasti seicenteschi un’antica dimora
Il sogno di bellezza del Cardinale Giambattista Pallotta, fine politico
della Roma barocca e Legato Pontificio in Emilia, fa splendere Caldarola, autentico gioiello di architettura e urbanistica, con la ritrovata luce
della pittura di Caravaggio, Guido Reni, Guercino, Mattia Preti,
Giovanni Lanfranco, Carlo Maratta, Domenichino, Annibale e Ludovico Carracci.
Ridare dopo quattrocento anni un volto, una forma e un cuore a una “scomparsa” collezione di mirabili dipinti, resa preziosa dalla presenza di grandi nomi della pittura barocca e ammirata al tempo dalla regina Cristina di Svezia e dal principe Casimiro di Polonia. Una collezione dispersa e smembrata dagli eredi per sanare la grave situazione debitoria che premeva alla morte del suo creatore, il Cardinale Giambattista Pallotta, avvenuta nel 1668.
Non è una storia come tante, quella presentata al pubblico da una nuova prestigiosa mostra curata da Vittorio Sgarbi a Caldarola (Mc), catalogo Silvana Editoriale, che si annuncia come un evento espositivo di prima grandezza nell’ambito dell’offerta di una regione, le Marche, sempre più attenta alla valorizzazione del suo patrimonio artistico, storico e culturale.
La mostra “Le stanze del Cardinale. Caravaggio, Guido Reni, Guercino e Mattia Preti per il Cardinale Pallotta”, il cui Comitato Scientifico è presieduto da Denis Mahon e vede presenti tra gli altri Lorenza Mochi Onori, Livia Carloni, Stefano Papetti, con il coordinamento di Liana Lippi, è promossa dal Comune di Caldarola in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche e il contributo di Regione Marche, Provincia di Macerata e Fondazione Carima. La mostra si tiene inoltre sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
L’evento è destinato a fare di Caldarola un nuovo un nuovo, intrigante “caso” artistico, dopo il successo, nel 2007, dell’esposizione dedicata a Simone De Magistris.
“Dal punto di vista della curiosità, dell’originalità e dell’importanza, questa mostra sarà un evento travolgente, di portata internazionale straordinaria – dichiara Vittorio Sgarbi -. Per la levatura dei pittori e per il sentimento di risarcimento che la muove, questa iniziativa è una delle più importanti mai fatte nelle Marche. Enorme è la soddisfazione di vedere tornare capolavori di maestri come Caravaggio nel luogo dove sono stati ospitati per la capacità formidabile del gusto collezionistico della famiglia Pallotta. Tutta l’Italia potrà vedere nelle Marche e in Caldarola un luogo dell’anima, dove ritrovare alcune tra cose straordinarie che l’arte italiana ha prodotto”.
Non è una quadreria come tante, quella che ha allietato le giornate del Cardinale Giambattista Pallotta nella sua superba dimora caldarolana, che fa ora da preziosa cornice all’esposizione così come era nell’antichità scrigno di tesori pittorici. A fare la differenza rispetto alle normali vicende dell’evoluzione delle collezioni d’arte storiche è il calibro dei pittori amati dal porporato, i maggiori artisti del Seicento, che vengono riuniti grazie a un attento lavoro di ricerca documentaria effettuata a Roma, Bologna e Caldarola e fatti rivivere grazie a importanti interventi di restauro, per restituire al pubblico di oggi il fasto di una stagione artistica di eccellenza.
A fare da collante fra le varie figure ed esperienze pittoriche che si ritrovano ad abitare le stanze di una memoria collezionistica finalmente ricomposta, si intravede il sogno di grandezza di un Cardinale, fine politico della Roma barocca e Legato Pontificio in Emilia. Raffinato e colto collezionista di opere d’arte, che amava il bello, il fine mecenate creò una piccola Roma in provincia di Macerata, tra antichi castelli e dolci colline verdeggianti, facendo di Caldarola un centro nevralgico della cultura manierista marchigiana. I dipinti commissionati dal mecenate ai più apprezzati artisti del suo tempo erano amorevolmente riuniti in una quadreria che impreziosiva il palazzo di Caldarola, simile a una vera e propria corte principesca, facendone uno dei pochi edifici marchigiani in grado di rivaleggiare, per il fasto e la ricchezza degli arredi, con i palazzi principeschi dell’Urbe. Grazie alla prodigalità del Pallotta, il palazzo di Caldarola ha ospitato illustri personaggi che percorrevano la strada fra Roma e Loreto, meta nel Seicento di pellegrinaggio: a sostare nelle stanze del Cardinale e ad ammirare la sua splendida collezione sono stati, tra gli altri, la regina Cristina di Svezia, il principe Casimiro di Polonia e i cardinali Barberini.
L’assetto originale della collezione contava più di cinquanta dipinti che la mostra riporta a Caldarola nella seducente cornice del Palazzo dei Cardinali Pallotta. Laddove non è stato possibile individuare con certezza le opere effettivamente appartenute al prelato marchigiano, si è scelto di esporre tele del medesimo autore e dello stesso soggetto di quelle elencate negli inventari, al fine di restituire al visitatore la suggestione dell’intera raccolta.
Sono oltre sessanta le opere in esposizione, prestate da vari musei e collezioni private italiane e straniere. Fra tutti si distinguono i pennelli di Caravaggio, Carlo Maratta, Giovanni Lanfranco, Mattia Preti. Di Caravaggio la raccolta Pallotta vantava due dipinti da stanza, un san Francesco e una Maddalena, lascito arrivato probabilmente al nipote dal Cardinale Evangelista, che ebbe dei rapporti con Caravaggio per la realizzazione della “Madonna della serpe” per la Basilica di San Pietro.
La raccolta Pallotta illustra, inoltre, in modo esauriente gli sviluppi della scuola seicentesca bolognese, con la quale il colto e brillante protettore di artisti intratteneva uno stretto rapporto in virtù della sua attività di diplomatico papale a Ferrara. Tornano ad animare le stanze del Cardinale pittori come Guido Reni, Annibale e Ludovico Carracci, Guercino, Domenichino, Elisabett Sirani.
A permeare la collezione è anche un gusto raffaellesco, di cui sono testimonianze importanti alcune copie del Maestro urbinate e la presenza di straordinarie pitture di Benvenuto Garofalo. Oltre a una figura di spicco della pittura marchigiana come Giovan Francesco Guerrieri, degne di menzione sono anche tele di Giovan Battista Salvi detto Sassoferrato, Gaspar Dughet, Girolamo Muziano, Girolamo Buratti, Jan Gerritsz Van Bronckhorst, Simone Cantarini detto Il Pesarese, Alessandro Tiarini, Pietro Paolo Bonzi, Francesco Bassano, Denis Calvaert.
Un’impegnativa campagna di restauri ha restituito alle tele una migliore condizione di leggibilità. Fiorisce di nuova freschezza, per esempio, la “Madonna in gloria” di Carlo Maratta, opera conservata nelle Marche, della chiesa dei Caracciolini di San Ginesio. Si fa ammirare, inoltre, con occhi nuovi in virtù di un completo restauro anche la grande tela di Guercino raffigurante la “Cacciata dei mercanti dal tempio”, in prestito dalle raccolte comunali genovesi di Palazzo Rosso, dove è confluito un nucleo consistente dei dipinti Pallotta, passati già nel Seicento presso la collezione dei conti Grassi di Bologna e successivamente in quella dei marchesi Brignole Sale di Genova. In quest’opera di Guercino, nel flagello con cui Gesù allontana i profanatori del luogo sacro, può cogliersi un riferimento diretto allo stemma del cardinale. Giunge sempre da Genova anche il dipinto di Mattia Preti scelto come immagine simbolo della mostra, la “Liberazione di Olindo e Sofronia”; il tema è tratto dal canto 11 della Gerusalemme Liberata, che rivela l’interesse del dotto Pallotta per i soggetti letterari nei quali si esprime il compiacimento per la bellezza muliebre.
Non una sede qualsiasi quella della mostra, come si diceva, bensì un eccezionale gioiello architettonico di Caldarola, un Palazzo in cui attraverso il linguaggio pittorico e architettonico si esprime lo spirito della Controriforma. Uno spazio di straordinario fascino nel cui impianto architettonico è disegnata la stessa piazza antistante in un’ideale composizione, armonica ed unitaria, un complesso di eccezionale rilievo ulteriormente esaltato dalla mostra stessa.
Splendida la Stanza del Paradiso, la cui frescatura continua ad animare dibattiti e querelle sull’attribuzione. Un piccolo gioiello quasi nascosto e remoto, luogo di meditazione del Cardinale, dove la realtà si sublima nella favola: un paesaggio altamente lirico con una flora e una fauna esotiche e scene di caccia animate da cavalli impennati, levrieri, volatili, cacciatori. Colori vivi, festoni e puttini animano una narrazione vivace e piena di slancio, per molti versi ispirata alla decorazione di Palazzo Farnese a Caprarola e che lascia intravedere non poche citazioni dal Cavalier D’Arpino.
LE STANZE DEL CARDINALE
Caravaggio,Guido Reni, Guercino e Mattia Preti per il Cardinale Pallotta
Caldarola, Palazzo dei Cardinali Pallotta - 23 maggio / 12 novembre 2009
(Inaugurazione 22 maggio ore 17.00)
SITO
www.lestanzedelcardinale.it
PRENOTAZIONI MOSTRA
Numero Verde 800255525 / Tel. 0733-903707
info@lestanzedelcardinale.it
www.lestanzedelcardinale.it
ORARI
23 maggio – 27 settembre:
lunedì mattino chiuso – 15.00/19.00
da martedì a venerdì 10.00/13.00 – 15.00/19.00
sabato, domenica e festivi 10.00/19.00
14 settembre – 12 novembre:
lunedì mattino chiuso – 15,00/18,30
da martedì a venerdì 10.00/13.00 – 15.00/18,30
sabato, domenica e festivi 10.00/19.00
La biglietteria chiude 30 minuti prima.
BIGLIETTI
(comprensivi di guardaroba)
- Intero Euro 7,0- Ridotto e gruppi Euro 5,00
Gruppi (minimo 15 persone) maggiori di 65 anni, titolari di convenzioni, universitari con tesserino e militari, possessori Carta Musei Marche, possessori di apposite convenzioni e coupons
- Ridotto speciale scuole e residenti comune di Caldarola Euro 3,00
- Gratuito
minori di 6 anni, insegnanti accompagnatori, giornalisti con tesserino, disabili e accompagnatore, enti prestatori e personale ministero BAC.
AUDIOGUIDE Euro 3,00
Visite guidate mostra e città (su prenotazione)
Scuole e Gruppi (massimo 25 partecipanti) € 60,00
In lingua (massimo 25 partecipanti) € 100,00
Etichette: eventi, mostra d'arte
Il Dentista in Famiglia
SABATO 9 MAGGIO 2009
SALUTE: “IL DENTISTA IN FAMIGLIA”, FORUM SULLA PREVENZIONE A VIAREGGIO
UN CONCORSO PER VINCERE UNA SEDUTA GRATUITA DAL DENTISTA
Igiene orale e salute della bocca a Viareggio.
Forum aperto al pubblico patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lucca e realizzato con il supporto educazionale di Johnson & Johnson e la collaborazione dell’Istituto Stomatologico Tirreno, moderna struttura odontoiatrica dell’Ospedale Unico della Versilia.
Igiene orale e salute della bocca. Il Centro Congressi “Principe di Piemonte” ospita sabato 9 maggio (alle 18.00) “Il Dentista in Famiglia”, evento rivolto alla popolazione, ad ingresso gratuito, patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lucca e realizzato con il supporto educazionale di Johnson & Johnson e la collaborazione dell’Istituto Stomatologico Tirreno, moderna struttura odontoiatrica dell’Ospedale Unico della Versilia.
Gli specialisti presenti durante l’incontro (locandina, programma e relatori su www.www.viareggicongress.com) affronteranno le principali problematiche legate alla salute della bocca in un percorso info-educativo, nel quale il pubblico avrà l’opportunità di porre domande ai dentisti in un clima informale e rilassato. Al termine ci sarà l’estrazione di un coinvolgente concorso a premi, che offrirà ai vincitori una seduta gratuita di igiene orale, da svolgersi a totale scelta dei vincitori presso uno dei dentisti iscritti all’albo delle provincia di Lucca.
Questo appuntamento nasce con un obiettivo principale: sostenere l’importanza dell’igiene orale per il raggiungimento di un buono stato di salute, attraverso un miglior dialogo tra paziente e dentista. Nell’occasione vogliamo approfondire il tema con il prof. Ugo Covani, direttore dell’Istituto Stomatologico Tirreno: “Oltre ai comuni disturbi dentali che affliggono quasi tutte le persone, c’è anche una ragione più sottile per la quale è importante tenere sotto controllo l’igiene del cavo orale: negli ultimi anni infatti è stata individuata un’insospettabile associazione tra malattie dei denti e malattie di altri organi apparentemente slegate” spiega il prof. Covani. “La base di questa associazione può essere duplice: attraverso il passaggio in circolo dei batteri che si annidano nella bocca e la loro localizzazione in organi distanti, magari causando ascessi polmonari e cerebrali e soprattutto portando ad un’infiammazione generalizzata, a volte senza sintomi, ma ugualmente pericolosa. Grazie all’impegno di molti ricercatori si è avuta conferma dell’esistenza di un legame preciso tra certi tipi di infiammazione e l’arteriosclerosi con le sue temibili conseguenze cardiovascolari[1], il diabete[2] e addirittura complicanze ostetriche (contrazioni uterine precoci con possibilità di parti pretermine e neonati sottopeso[3])”, aggiunge il prof. Covani.
Salute vuol dire infatti non solo assenza di malattia, ma benessere fisico, mentale e sociale. Andando a guardare cosa accade nella bocca, vediamo che nel nostro cavo orale convive con noi una ricchissima flora di batteri, cosiddetti “saprofiti”, che normalmente risulta innocua, ma che a volte conduce ad un’infiammazione locale, la comune “gengivite”, la quale può degenerare a volte in “parodontite”. La parondontite grave può portare alla scopertura della radice dentale per la progressiva retrazione della gengiva e al conseguente indebolimento e caduta del dente.
L’alitosi, una delle tematiche affrontate in questa occasione, è un disturbo che interessa circa il 50% degli italiani[4] ed è un sintomo che ci indica il proliferare della flora batterica. Basti pensare che questa è la terza causa che spinge le persone a rivolgersi al dentista: per oltre il 90% degli italiani il disagio causato dall’alito cattivo in ufficio è paragonabile a quello provocato dal mobbing[5].
Durante l’incontro verranno illustrate anche altre interessanti e diffuse problematiche, fra cui le malocclusioni, il bruxismo (abitudine a tenere i denti serrati per un prolungato spasmo involontario della muscolatura masticatoria) e l’ingiallimento dello smalto dei denti (dovuto ai raggi UV, al caffè, alla nicotina e a diverse altre cause, soprattutto alimentari).
Basti pensare al bruxismo come al terzo disturbo più diffuso durante il sonno[6], dopo il sonniloquio (parlare nel sonno) e il russamento, e spesso dovuto a stress emotivo. Anche in questo caso, il dentista può essere la persona alla quale chiedere consiglio ed affidarsi per superare un problema che riduce la qualità della vita del paziente.
Per quanto riguarda la perdita del naturale colore dello smalto dentale, questa è una condizione molto comune legata a cause diverse e sempre più mal tollerata, perchè denti bianchi, gengive sane, sorriso “pulito” sono oramai un’esigenza della gran parte della popolazione. A conferma di ciò, uno studio condotto negli Stati Uniti, ha dimostrato come oggi avere un sorriso bianco sia sinonimo di “successo”. Il sottoporsi ad un’operazione di sbiancamento professionale ha coinciso nel 58% dei casi con un avanzamento di carriera, nel 65% con un aumento di stipendio, mentre nel 53% addirittura con un’assunzione[7].
In questa ottica, spazzolino, filo interdentale (solo il 4% degli italiani ne fa uso[8]) e collutorio (solo il 7% degli italiani ne fa uso contro il 40% della popolazione anglosassone[9]) risultano essere una necessaria abitudine quotidiana. In sintesi, questo evento si propone di aprire un nuovo spazio di comunicazione tra dentista e paziente, creando un legame di fiducia che possa consentire alle persone di adottare una corretta igiene orale, come primo passo per il benessere di tutto l’organismo.
SALUTE: “IL DENTISTA IN FAMIGLIA”, FORUM SULLA PREVENZIONE A VIAREGGIO
UN CONCORSO PER VINCERE UNA SEDUTA GRATUITA DAL DENTISTA
Igiene orale e salute della bocca a Viareggio.
Forum aperto al pubblico patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lucca e realizzato con il supporto educazionale di Johnson & Johnson e la collaborazione dell’Istituto Stomatologico Tirreno, moderna struttura odontoiatrica dell’Ospedale Unico della Versilia.
Igiene orale e salute della bocca. Il Centro Congressi “Principe di Piemonte” ospita sabato 9 maggio (alle 18.00) “Il Dentista in Famiglia”, evento rivolto alla popolazione, ad ingresso gratuito, patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lucca e realizzato con il supporto educazionale di Johnson & Johnson e la collaborazione dell’Istituto Stomatologico Tirreno, moderna struttura odontoiatrica dell’Ospedale Unico della Versilia.
Gli specialisti presenti durante l’incontro (locandina, programma e relatori su www.www.viareggicongress.com) affronteranno le principali problematiche legate alla salute della bocca in un percorso info-educativo, nel quale il pubblico avrà l’opportunità di porre domande ai dentisti in un clima informale e rilassato. Al termine ci sarà l’estrazione di un coinvolgente concorso a premi, che offrirà ai vincitori una seduta gratuita di igiene orale, da svolgersi a totale scelta dei vincitori presso uno dei dentisti iscritti all’albo delle provincia di Lucca.
Questo appuntamento nasce con un obiettivo principale: sostenere l’importanza dell’igiene orale per il raggiungimento di un buono stato di salute, attraverso un miglior dialogo tra paziente e dentista. Nell’occasione vogliamo approfondire il tema con il prof. Ugo Covani, direttore dell’Istituto Stomatologico Tirreno: “Oltre ai comuni disturbi dentali che affliggono quasi tutte le persone, c’è anche una ragione più sottile per la quale è importante tenere sotto controllo l’igiene del cavo orale: negli ultimi anni infatti è stata individuata un’insospettabile associazione tra malattie dei denti e malattie di altri organi apparentemente slegate” spiega il prof. Covani. “La base di questa associazione può essere duplice: attraverso il passaggio in circolo dei batteri che si annidano nella bocca e la loro localizzazione in organi distanti, magari causando ascessi polmonari e cerebrali e soprattutto portando ad un’infiammazione generalizzata, a volte senza sintomi, ma ugualmente pericolosa. Grazie all’impegno di molti ricercatori si è avuta conferma dell’esistenza di un legame preciso tra certi tipi di infiammazione e l’arteriosclerosi con le sue temibili conseguenze cardiovascolari[1], il diabete[2] e addirittura complicanze ostetriche (contrazioni uterine precoci con possibilità di parti pretermine e neonati sottopeso[3])”, aggiunge il prof. Covani.
Salute vuol dire infatti non solo assenza di malattia, ma benessere fisico, mentale e sociale. Andando a guardare cosa accade nella bocca, vediamo che nel nostro cavo orale convive con noi una ricchissima flora di batteri, cosiddetti “saprofiti”, che normalmente risulta innocua, ma che a volte conduce ad un’infiammazione locale, la comune “gengivite”, la quale può degenerare a volte in “parodontite”. La parondontite grave può portare alla scopertura della radice dentale per la progressiva retrazione della gengiva e al conseguente indebolimento e caduta del dente.
L’alitosi, una delle tematiche affrontate in questa occasione, è un disturbo che interessa circa il 50% degli italiani[4] ed è un sintomo che ci indica il proliferare della flora batterica. Basti pensare che questa è la terza causa che spinge le persone a rivolgersi al dentista: per oltre il 90% degli italiani il disagio causato dall’alito cattivo in ufficio è paragonabile a quello provocato dal mobbing[5].
Durante l’incontro verranno illustrate anche altre interessanti e diffuse problematiche, fra cui le malocclusioni, il bruxismo (abitudine a tenere i denti serrati per un prolungato spasmo involontario della muscolatura masticatoria) e l’ingiallimento dello smalto dei denti (dovuto ai raggi UV, al caffè, alla nicotina e a diverse altre cause, soprattutto alimentari).
Basti pensare al bruxismo come al terzo disturbo più diffuso durante il sonno[6], dopo il sonniloquio (parlare nel sonno) e il russamento, e spesso dovuto a stress emotivo. Anche in questo caso, il dentista può essere la persona alla quale chiedere consiglio ed affidarsi per superare un problema che riduce la qualità della vita del paziente.
Per quanto riguarda la perdita del naturale colore dello smalto dentale, questa è una condizione molto comune legata a cause diverse e sempre più mal tollerata, perchè denti bianchi, gengive sane, sorriso “pulito” sono oramai un’esigenza della gran parte della popolazione. A conferma di ciò, uno studio condotto negli Stati Uniti, ha dimostrato come oggi avere un sorriso bianco sia sinonimo di “successo”. Il sottoporsi ad un’operazione di sbiancamento professionale ha coinciso nel 58% dei casi con un avanzamento di carriera, nel 65% con un aumento di stipendio, mentre nel 53% addirittura con un’assunzione[7].
In questa ottica, spazzolino, filo interdentale (solo il 4% degli italiani ne fa uso[8]) e collutorio (solo il 7% degli italiani ne fa uso contro il 40% della popolazione anglosassone[9]) risultano essere una necessaria abitudine quotidiana. In sintesi, questo evento si propone di aprire un nuovo spazio di comunicazione tra dentista e paziente, creando un legame di fiducia che possa consentire alle persone di adottare una corretta igiene orale, come primo passo per il benessere di tutto l’organismo.
Etichette: eventi
mercoledì 29 aprile 2009
Giovedi’ 30 aprile serata speciale alla Capannina di Forte dei Marmi con Dj Paul Richard E direttamente da “ X Factor”, nel mese di giugno, è atteso
Giovedi’ 30 aprile serata speciale alla Capannina di Forte dei Marmi con Dj Paul Richard
E direttamente da “ X Factor”, nel mese di giugno, è atteso Morgan
Serata speciale, quella di giovedì 30 aprile alla Capannina di Forte dei Marmi: un’apertura prefestiva, legata al ponte del primo maggio che vedrà protagonista come special guest direttamente dall’ “Old Fashion” di Milano, Dj Paul Richard.
Serata dove, come da tradizione della Capannina, ritroveremo le musiche e le atmosfere del locale più affascinante dell’intera Versilia e ancora il dj resident Franco Lippi. Il tutto in attesa di un nuovo appuntamento, quello in programma venerdì primo maggio, quando tornerà, con la sua colonna sonora di massimo coinvolgimento in chiave revival Dj Persueder, chiamato a riproporre video e animazione. Dj Persueder che sarà “ scortato”, prima e dopo la sua performance, dalla musica live di Ilaria e i For You.
Nel frattempo arriva la conferma di un nuovo grande appuntamento in agenda nel prossimo mese di giugno: dopo lo show canoro dello scorso fine-settimana, ripreso da tutti i quotidiani e siti internet, di Belen Rodriguez, è atteso, per il mese di giugno, Morgan, voce, volto e icona del programma di successo “ X Factor”. Patron Gherardo Guidi, nella ricorrenza dell’80esimo anniversario della Capannina, punta dunque sempre più sui grandi nomi, quelli che fanno differenza e glamour sul piano mediatico. Anniversario che, come da premessa di Guidi, sarà memorabile e generoso per personaggi e proposte.
Forte dei Marmi, 29 aprile 2009-04-29
E direttamente da “ X Factor”, nel mese di giugno, è atteso Morgan
Serata speciale, quella di giovedì 30 aprile alla Capannina di Forte dei Marmi: un’apertura prefestiva, legata al ponte del primo maggio che vedrà protagonista come special guest direttamente dall’ “Old Fashion” di Milano, Dj Paul Richard.
Serata dove, come da tradizione della Capannina, ritroveremo le musiche e le atmosfere del locale più affascinante dell’intera Versilia e ancora il dj resident Franco Lippi. Il tutto in attesa di un nuovo appuntamento, quello in programma venerdì primo maggio, quando tornerà, con la sua colonna sonora di massimo coinvolgimento in chiave revival Dj Persueder, chiamato a riproporre video e animazione. Dj Persueder che sarà “ scortato”, prima e dopo la sua performance, dalla musica live di Ilaria e i For You.
Nel frattempo arriva la conferma di un nuovo grande appuntamento in agenda nel prossimo mese di giugno: dopo lo show canoro dello scorso fine-settimana, ripreso da tutti i quotidiani e siti internet, di Belen Rodriguez, è atteso, per il mese di giugno, Morgan, voce, volto e icona del programma di successo “ X Factor”. Patron Gherardo Guidi, nella ricorrenza dell’80esimo anniversario della Capannina, punta dunque sempre più sui grandi nomi, quelli che fanno differenza e glamour sul piano mediatico. Anniversario che, come da premessa di Guidi, sarà memorabile e generoso per personaggi e proposte.
Forte dei Marmi, 29 aprile 2009-04-29
Etichette: forte dei marmi, musica
PALAZZO BARONALE DI SEMIVICOLI
Una nuova, antica dimora nell’Abruzzo più segreto
C’è una terra dove chi lascia andare lo sguardo osserva ancora un paesaggio assai simile a quello che videro i viaggiatori del “grand tour”: una terra di singolare bellezza, fiera e maestosa. Siamo nell’Abruzzo più vicino alla Majella, la montagna sacra. La montagna madre, imponente e grandiosa, che abbraccia paesi fortificati e minuscoli centri storici. Come San Martino sulla Marrucina, piccolo e antico borgo di mille anime. E’ qui la frazione di Semivicoli, su un colle a cavallo di un fiume e un torrente, e uno scenario naturale emozionante. Ad una manciata di chilometri Guardiagrele, come un merletto in pietra e ori.
In questa cornice ambientale che affascina per i silenzi, le tradizioni millenarie, gli scorci naturali, a maggio, dopo un attento e lungo restauro conservativo, aprirà i battenti una dimora affascinante. Un palazzo baronale costruito tra Sei e Settecento, un gioiello di famiglia che si rivela agli “amici”, a quei viaggiatori-ospiti affascinati da una terra aspra e bellissima dove c’è ancora tanto da scoprire.
E’ la Casa della famiglia Masciarelli, di Gianni Masciarelli, un uomo del vino tenace e appassionato, un vignaiolo di alto profilo che ha contribuito a scrivere la storia dell’enologia abruzzese e troppo prematuramente scomparso. “Un vignaiolo a modo suo”, citando il titolo di un bel libro su di lui, appena pubblicato. Una famiglia del vino dalla vocazione innata e cresciuta nell’amore sconfinato per questa terra e per le tradizioni radicate. Una famiglia per cui la vite rappresenta un segno forte di appartenenza al territorio.
E’ una residenza per amanti del bello meno sfruttato e battuto, un po’ nascosto e segreto che conserva inalterata l’autenticità dei luoghi. Ancora un luogo “vero” dove sentirsi a casa propria e ritrovare serenità e armonia.
E’ l’ex PALAZZO PERTICONE in Semivicoli di Casacanditella. Già solo il nome evoca atmosfere e fascino desueti: un luogo dove i ricordi e i segni del passato (gli stessi materiali utilizzati per il restauro sono antichi) si intrecciano con elementi di raffinata contemporaneità come negli ambienti della tasting room e quelli dedicati a raffinati incontri culturali, seminari, piccoli concerti. O la sala fitness. Il portico, un frantoio in pietra e la bottaia, la neviera, uno spazio totalmente ipogeo di grande fascino. E ancora, un giardino storico quasi segreto, uno spazio di meditazione, l’antica chiesetta privata.
Varcato il portone imponente, si sale al primo piano dove sorprende un’atmosfera agée: materiali e colori originari, camini in pietra, logge, cucine, dispense. Ambienti per la lettura, salotti per incontrarsi e conversare, mobili d’epoca, ma senza alcuna austera severità. Anzi tutta l’intimità e il calore di un casa borghese d’altri tempi, ma che sembra essere stata abitata fino ad un attimo prima. Toni raffinati e discreti e la patina del tempo. Un'accoglienza di gentilezza e garbo squisiti, cura dei dettagli, colazioni di autentica bontà secondo piccoli riti e tradizioni quasi scomparse come il pane appena sfornato. E per chi lo volesse, per una serata intima, arrivano al palazzo cene “su misura” firmate da cuochi di tradizione. E non è il solo servizio personalizzato di cui si può usufruire: brevi corsi di cucina di tradizione, passeggiate in bicicletta, escursioni nei vigneti, massaggi.
Insomma, un gioiello di dieci camere dove ai materiali e agli elementi della tradizione, come le travi in legno, si affiancano soluzioni contemporanee di interior design. Camere-suite ognuna diversa dall’altra (splendida quella di 120 mq ricavata nell’antico granaio con panorama mozzafiato a 360 gradi sulla Majella e fino al mare) con vista su vigneti a perdita d’occhio.
Più di 400 ettari i vigneti dell’azienda, sparsi per tutto l’Abruzzo.
E ancora, tutt’intorno una natura avvincente, intensa, spesso intatta, maestosa e ricca di contrasti. Fitti tratti di bosco, colline dolci che arrivano al mare e vallate aspre. Borghi antichi raccolti e silenziosi, gente riservata ma accogliente, gentile. Una cucina dalla personalità forte, in queste valli, ma anche una nuova schiera di giovani cuochi che stanno lanciando un Abruzzo gourmet da non perdere di vista.
E soprattutto, vini di straordinarie suggestioni, dai profumi profondi e coinvolgenti da scoprire in vigna, approfondire nella cantina Masciarelli a San Martino, bellissima sintesi architettonica tra il segno contemporaneo forte e innovativo e il contesto naturale (appena ricevuta, peraltro, la nomination nella categoria “Cantina Europea dell’Anno” per il Wine Star Awards, ed. 2008 del Wine Enthusiast Magazine), degustare e apprezzare al bicchiere.
A disposizione in camera il primo assaggio di una scelta dell’eccellenza che accompagna l’ospite. E’ la casa ad offrire i vini: una selezione delle bottiglie Masciarelli proposte per la prima degustazione in privato, vini importanti degni d essere assaporati in tutta tranquillità.
Il “Montepulciano d’Abruzzo Masciarelli“ ha fatto il giro del mondo divenendo ovunque il testimonial più evocativo di questa terra e di uno stile di vita, il “Villa Gemma”, valutato uno dei migliori rossi d’Italia, ha guadagnato premi internazionali e titoli sulle riviste cult del settore, e non solo. E ancora, i prestigiosi vini firmati Marina Cvetic, lo Chardonnay e il Trebbiano d’Abruzzo. Una donna del vino, la signora Masciarelli, dalla straordinaria personalità, padrona di casa d’eccezione del Palazzo di Semivicoli, pronta ad accompagnarvi alla scoperta di un Abruzzo autentico e inedito.
DOVE e COME
PALAZZO BARONALE DI SEMIVICOLI
Indirizzo via San Nicola, Semivicoli di Casacanditella (CH)
Tel. 0871/890045
Prezzi 220 euro Superior Double Room - 270 euro Junior Suite –
600 euro Superior Suite
C’è una terra dove chi lascia andare lo sguardo osserva ancora un paesaggio assai simile a quello che videro i viaggiatori del “grand tour”: una terra di singolare bellezza, fiera e maestosa. Siamo nell’Abruzzo più vicino alla Majella, la montagna sacra. La montagna madre, imponente e grandiosa, che abbraccia paesi fortificati e minuscoli centri storici. Come San Martino sulla Marrucina, piccolo e antico borgo di mille anime. E’ qui la frazione di Semivicoli, su un colle a cavallo di un fiume e un torrente, e uno scenario naturale emozionante. Ad una manciata di chilometri Guardiagrele, come un merletto in pietra e ori.
In questa cornice ambientale che affascina per i silenzi, le tradizioni millenarie, gli scorci naturali, a maggio, dopo un attento e lungo restauro conservativo, aprirà i battenti una dimora affascinante. Un palazzo baronale costruito tra Sei e Settecento, un gioiello di famiglia che si rivela agli “amici”, a quei viaggiatori-ospiti affascinati da una terra aspra e bellissima dove c’è ancora tanto da scoprire.
E’ la Casa della famiglia Masciarelli, di Gianni Masciarelli, un uomo del vino tenace e appassionato, un vignaiolo di alto profilo che ha contribuito a scrivere la storia dell’enologia abruzzese e troppo prematuramente scomparso. “Un vignaiolo a modo suo”, citando il titolo di un bel libro su di lui, appena pubblicato. Una famiglia del vino dalla vocazione innata e cresciuta nell’amore sconfinato per questa terra e per le tradizioni radicate. Una famiglia per cui la vite rappresenta un segno forte di appartenenza al territorio.
E’ una residenza per amanti del bello meno sfruttato e battuto, un po’ nascosto e segreto che conserva inalterata l’autenticità dei luoghi. Ancora un luogo “vero” dove sentirsi a casa propria e ritrovare serenità e armonia.
E’ l’ex PALAZZO PERTICONE in Semivicoli di Casacanditella. Già solo il nome evoca atmosfere e fascino desueti: un luogo dove i ricordi e i segni del passato (gli stessi materiali utilizzati per il restauro sono antichi) si intrecciano con elementi di raffinata contemporaneità come negli ambienti della tasting room e quelli dedicati a raffinati incontri culturali, seminari, piccoli concerti. O la sala fitness. Il portico, un frantoio in pietra e la bottaia, la neviera, uno spazio totalmente ipogeo di grande fascino. E ancora, un giardino storico quasi segreto, uno spazio di meditazione, l’antica chiesetta privata.
Varcato il portone imponente, si sale al primo piano dove sorprende un’atmosfera agée: materiali e colori originari, camini in pietra, logge, cucine, dispense. Ambienti per la lettura, salotti per incontrarsi e conversare, mobili d’epoca, ma senza alcuna austera severità. Anzi tutta l’intimità e il calore di un casa borghese d’altri tempi, ma che sembra essere stata abitata fino ad un attimo prima. Toni raffinati e discreti e la patina del tempo. Un'accoglienza di gentilezza e garbo squisiti, cura dei dettagli, colazioni di autentica bontà secondo piccoli riti e tradizioni quasi scomparse come il pane appena sfornato. E per chi lo volesse, per una serata intima, arrivano al palazzo cene “su misura” firmate da cuochi di tradizione. E non è il solo servizio personalizzato di cui si può usufruire: brevi corsi di cucina di tradizione, passeggiate in bicicletta, escursioni nei vigneti, massaggi.
Insomma, un gioiello di dieci camere dove ai materiali e agli elementi della tradizione, come le travi in legno, si affiancano soluzioni contemporanee di interior design. Camere-suite ognuna diversa dall’altra (splendida quella di 120 mq ricavata nell’antico granaio con panorama mozzafiato a 360 gradi sulla Majella e fino al mare) con vista su vigneti a perdita d’occhio.
Più di 400 ettari i vigneti dell’azienda, sparsi per tutto l’Abruzzo.
E ancora, tutt’intorno una natura avvincente, intensa, spesso intatta, maestosa e ricca di contrasti. Fitti tratti di bosco, colline dolci che arrivano al mare e vallate aspre. Borghi antichi raccolti e silenziosi, gente riservata ma accogliente, gentile. Una cucina dalla personalità forte, in queste valli, ma anche una nuova schiera di giovani cuochi che stanno lanciando un Abruzzo gourmet da non perdere di vista.
E soprattutto, vini di straordinarie suggestioni, dai profumi profondi e coinvolgenti da scoprire in vigna, approfondire nella cantina Masciarelli a San Martino, bellissima sintesi architettonica tra il segno contemporaneo forte e innovativo e il contesto naturale (appena ricevuta, peraltro, la nomination nella categoria “Cantina Europea dell’Anno” per il Wine Star Awards, ed. 2008 del Wine Enthusiast Magazine), degustare e apprezzare al bicchiere.
A disposizione in camera il primo assaggio di una scelta dell’eccellenza che accompagna l’ospite. E’ la casa ad offrire i vini: una selezione delle bottiglie Masciarelli proposte per la prima degustazione in privato, vini importanti degni d essere assaporati in tutta tranquillità.
Il “Montepulciano d’Abruzzo Masciarelli“ ha fatto il giro del mondo divenendo ovunque il testimonial più evocativo di questa terra e di uno stile di vita, il “Villa Gemma”, valutato uno dei migliori rossi d’Italia, ha guadagnato premi internazionali e titoli sulle riviste cult del settore, e non solo. E ancora, i prestigiosi vini firmati Marina Cvetic, lo Chardonnay e il Trebbiano d’Abruzzo. Una donna del vino, la signora Masciarelli, dalla straordinaria personalità, padrona di casa d’eccezione del Palazzo di Semivicoli, pronta ad accompagnarvi alla scoperta di un Abruzzo autentico e inedito.
DOVE e COME
PALAZZO BARONALE DI SEMIVICOLI
Indirizzo via San Nicola, Semivicoli di Casacanditella (CH)
Tel. 0871/890045
Prezzi 220 euro Superior Double Room - 270 euro Junior Suite –
600 euro Superior Suite
Città del cristallo
Il torneo in programma da giovedì 14 a domenica 24 maggio, con giocatori di alto livello agonistico
A Colle di Val d’Elsa la sesta edizione del torneo open maschile “Città del cristallo”
Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, si prepara ad accogliere la sesta edizione del torneo internazionale open maschile di tennis “Città del cristallo”. La manifestazione, in programma da giovedì 14 a domenica 24 maggio, animerà i campi in terra rossa del circolo A.P.A., Associazione Pubblica Assistenza, in via Liguria, 1, in località Abbadia con la partecipazione, come ormai tradizione, di numerosi giocatori appartenenti a categorie di livello medio-alto, compresa la serie B1. Il montepremi finale è fissato in cinquemila euro ed è uno dei più alti per le competizioni tennistiche di alto livello organizzate in Toscana.
Le iscrizioni si chiuderanno giovedì 14 maggio alle ore 12 e l’obiettivo del Circolo A.P.A. è quello di confermare l’alto livello agonistico che ha caratterizzato le ultime edizioni del torneo. L’edizione 2008 ha visto trionfare Giulio Di Meo, classe 1982, classifica 2.1, tesserato per l’Empire Roma, mentre l’anno precedente il torneo era stato vinto da Walter Trusendi, classe 1985, appartenente alla classifica 2.1 e già serie B1. Grazie a questi protagonisti e all’impegno del Circolo organizzatore, la manifestazione si sta consolidando come una delle maggiori competizioni del circuito regionale e nazionale, con le carte in regola per crescere ancora. Il torneo, inoltre, rappresenta un’occasione di socializzazione, anche per il pubblico; di valorizzazione degli impianti sportivi colligiani e di promozione per uno sport individuale come il tennis, spesso penalizzato rispetto ad altre discipline che godono di maggiore visibilità.
Il torneo si aprirà con le fasi eliminatorie, che andranno avanti fino a giovedì 21 maggio. Nella giornata di venerdì 22 e di sabato 23 maggio sono previste le semifinali, mentre la finale e la premiazione sono previste nel pomeriggio di domenica 24 maggio. Per tutti i giocatori è previsto un rimborso spese per vitto e alloggio, valido fino al momento in cui rimangono in gara. Le palle sono offerte dalla Erreti Sport di Siena e per l’intera durata del torneo sarà possibile usufruire del servizio di incordatura delle racchette. In occasione delle semifinali e della finale, inoltre, saranno coinvolti gli allievi della scuola di tennis del circolo A.P.A., che effettueranno il servizio di raccattapalle.
Il torneo è organizzato e promosso dal circolo tennis A.P.A., Associazione Pubblica Assistenza, di Colle di Val d’Elsa con il patrocinio del Comune colligiano e dell’Associazione Pro Loco. Numerosi gli sponsor che, come sempre, sostengono la manifestazione: Caravan Valley srl; Tosco Marmi srl; Pollino Vernici e Pizzirani srl.
Per ulteriori informazioni sul torneo e sulle iscrizioni, è possibile contattare il circolo tennis A.P.A. di Colle di Val d’Elsa, in via Liguria, 1 al numero 0577-922012 oppure al numero 392-7355633.
A Colle di Val d’Elsa la sesta edizione del torneo open maschile “Città del cristallo”
Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, si prepara ad accogliere la sesta edizione del torneo internazionale open maschile di tennis “Città del cristallo”. La manifestazione, in programma da giovedì 14 a domenica 24 maggio, animerà i campi in terra rossa del circolo A.P.A., Associazione Pubblica Assistenza, in via Liguria, 1, in località Abbadia con la partecipazione, come ormai tradizione, di numerosi giocatori appartenenti a categorie di livello medio-alto, compresa la serie B1. Il montepremi finale è fissato in cinquemila euro ed è uno dei più alti per le competizioni tennistiche di alto livello organizzate in Toscana.
Le iscrizioni si chiuderanno giovedì 14 maggio alle ore 12 e l’obiettivo del Circolo A.P.A. è quello di confermare l’alto livello agonistico che ha caratterizzato le ultime edizioni del torneo. L’edizione 2008 ha visto trionfare Giulio Di Meo, classe 1982, classifica 2.1, tesserato per l’Empire Roma, mentre l’anno precedente il torneo era stato vinto da Walter Trusendi, classe 1985, appartenente alla classifica 2.1 e già serie B1. Grazie a questi protagonisti e all’impegno del Circolo organizzatore, la manifestazione si sta consolidando come una delle maggiori competizioni del circuito regionale e nazionale, con le carte in regola per crescere ancora. Il torneo, inoltre, rappresenta un’occasione di socializzazione, anche per il pubblico; di valorizzazione degli impianti sportivi colligiani e di promozione per uno sport individuale come il tennis, spesso penalizzato rispetto ad altre discipline che godono di maggiore visibilità.
Il torneo si aprirà con le fasi eliminatorie, che andranno avanti fino a giovedì 21 maggio. Nella giornata di venerdì 22 e di sabato 23 maggio sono previste le semifinali, mentre la finale e la premiazione sono previste nel pomeriggio di domenica 24 maggio. Per tutti i giocatori è previsto un rimborso spese per vitto e alloggio, valido fino al momento in cui rimangono in gara. Le palle sono offerte dalla Erreti Sport di Siena e per l’intera durata del torneo sarà possibile usufruire del servizio di incordatura delle racchette. In occasione delle semifinali e della finale, inoltre, saranno coinvolti gli allievi della scuola di tennis del circolo A.P.A., che effettueranno il servizio di raccattapalle.
Il torneo è organizzato e promosso dal circolo tennis A.P.A., Associazione Pubblica Assistenza, di Colle di Val d’Elsa con il patrocinio del Comune colligiano e dell’Associazione Pro Loco. Numerosi gli sponsor che, come sempre, sostengono la manifestazione: Caravan Valley srl; Tosco Marmi srl; Pollino Vernici e Pizzirani srl.
Per ulteriori informazioni sul torneo e sulle iscrizioni, è possibile contattare il circolo tennis A.P.A. di Colle di Val d’Elsa, in via Liguria, 1 al numero 0577-922012 oppure al numero 392-7355633.
Etichette: Colle di Val d’Elsa, tennis
E’ TEMPO DI ORCIA ROCK FESTIVAL
Dal 1 al 2 maggio a San Quirico d’Orcia (Parco delle Muse Zona F) torna l’appuntamento con il rock targato ORF
Sul palco Marco di Maggio Connection, Socialismo e Barbarie, Pink Noise, King B.Z., Liberal Carme, Skum e Pink Noise
L’essenza del rock unito alla bellezza e all’unicità di uno dei luoghi più amati al mondo, la Valdorcia. Dal 1 al 2 maggio nel Parco delle Muse di San Quirico d’Orcia (Zona F) torna l’Orcia Rock Festival. La terza edizione della kermesse targata Orf, in collaborazione con il Comune di San Quirico d’Orcia, porterà ad alternarsi sul palco, nella serata di venerdì i Liberal Carme con la loro musica elettronica d’autore, gli Skum, gruppo colligiano indie rock e i Pink Noise, cover dei Pink Floyd.
La serata di sabato 2 maggio si aprirà con il rock e il blues dei King B.Z. direttamente dal Noth England. Saliranno poi sul palco i Socialismo e Barbarie cover band dei CCCP. Chiuderà l’edizione 2009 dell’Orf Marco di Maggio Connection.
L’associazione Orf, Orcia Rock Festival, nasce nel luglio del 2008 a seguito della collaborazione di due associazione già esistenti: l’associazione culturale Musica Insieme di San Quirico d’Orcia e l’associazione culturale Controvento di Torrenieri.
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Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito. All’interno del Parco delle Muse stand gastronomici e birreria. Inizio spettacoli ore 21.30. Info www.orciarockfestival.org.
Sul palco Marco di Maggio Connection, Socialismo e Barbarie, Pink Noise, King B.Z., Liberal Carme, Skum e Pink Noise
L’essenza del rock unito alla bellezza e all’unicità di uno dei luoghi più amati al mondo, la Valdorcia. Dal 1 al 2 maggio nel Parco delle Muse di San Quirico d’Orcia (Zona F) torna l’Orcia Rock Festival. La terza edizione della kermesse targata Orf, in collaborazione con il Comune di San Quirico d’Orcia, porterà ad alternarsi sul palco, nella serata di venerdì i Liberal Carme con la loro musica elettronica d’autore, gli Skum, gruppo colligiano indie rock e i Pink Noise, cover dei Pink Floyd.
La serata di sabato 2 maggio si aprirà con il rock e il blues dei King B.Z. direttamente dal Noth England. Saliranno poi sul palco i Socialismo e Barbarie cover band dei CCCP. Chiuderà l’edizione 2009 dell’Orf Marco di Maggio Connection.
L’associazione Orf, Orcia Rock Festival, nasce nel luglio del 2008 a seguito della collaborazione di due associazione già esistenti: l’associazione culturale Musica Insieme di San Quirico d’Orcia e l’associazione culturale Controvento di Torrenieri.
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Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito. All’interno del Parco delle Muse stand gastronomici e birreria. Inizio spettacoli ore 21.30. Info www.orciarockfestival.org.
Etichette: eventi, san quirico d'orcia
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