mercoledì 1 ottobre 2008
FEMMINILI PRESENZE Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea
FEMMINILI PRESENZE
Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea
Dal 3 al 17 ottobre 2008
Presso Chez Gaby Art Café
Via Santa Croce 2
00123 Torino (centro storico)
Programma:
VERNISSAGE 3 Ottobre ore 19,30
Presentazione critica di Sabrina Falzone
Premiazioni del Concorso Internazionale di Fotografia GIUSEPPE VANETTI
Ospiti d’onore:
Antonella Iozzo, critico della rivista BluArte
Nadia Presotto, giornalista del Corriere dell’Arte
Buffet e INGRESSO GRATUITI
Espongono gli artisti:
Testo critico
A cura di Sabrina Falzone
Critico e Storico dell’Arte
Ente Organizzatore: Artigianando Nell’Arte
Curatrice:
Sabrina Falzone
http://www.sabrinafalzone.info
info@sabrinafalzone.info
Coordinamento:
Laura Bellia e Gisella Zoccheddu
Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea
Dal 3 al 17 ottobre 2008
Presso Chez Gaby Art Café
Via Santa Croce 2
00123 Torino (centro storico)
Programma:
VERNISSAGE 3 Ottobre ore 19,30
Presentazione critica di Sabrina Falzone
Premiazioni del Concorso Internazionale di Fotografia GIUSEPPE VANETTI
Ospiti d’onore:
Antonella Iozzo, critico della rivista BluArte
Nadia Presotto, giornalista del Corriere dell’Arte
Buffet e INGRESSO GRATUITI
Espongono gli artisti:
Gianni Bruson, Amy Cohen Banker (AMERICA), Mattia Borghi, Jamila Campagna, Monica Caputo, Cristian Ceccaroni, Santi D’Anna, Benjamin Dagdag (FILIPPINE), Francesca Della Monica (SVIZZERA), Riccardo Fiorentini, Amerigo Lanza, Gisella Moreschi, Omar Paolucci, Claudia Piccoli, Pietro Scagliarini, Agostino Scantamburlo, Irene Scovero, Enrico Thanhoffer, Marco Trogi, Agnès Weber (FRANCIA), Elisabetta Zara
Testo critico
Femminili presenze, femminili ricordi sfumati nell’aria, femminili echi rapiti da un vento di colori, femminilità raccolta o impudente: è questo l’universo iconografico attorno a cui ruota il progetto espositivo presentato dall’Associazione Artigianando nell’Arte.
La mostra è un omaggio alla donna, alla sua presenza fisica e intellettuale, omaggio che gli artisti selezionati hanno saputo esprimere con originalità creativa e finezza d’esecuzione.
C’è chi è riuscito a comunicare una visione profonda della femminilità in maniera sottilmente concettuale, ne costituisce un esempio sia la dialettica ricerca chiaroscurale di Mattia Borghi, sia i suggestivi dettagli scultorei in bianco e nero di Irene Scovero, fino ad arrivare alle melodie degli scatti della francese Agnés Weber. Ma c’è anche chi si è incamminato su un percorso estetico-conoscitivo: è il caso di Cristian Ceccaroni e Gisella Moreschi, le cui delicate tonalità si accendono di tinte esultanti nei lavori di Gianni Bruson, dell’americana Amy Cohen Banker e di Pietro Scagliarini.
L’eleganza è donna nelle opere di Elisabetta Zara e del filippino prodigio Benjamin Dagdag. Una sagoma muliebre affiora solitaria in una nube lattea in “Fuori dall’ombra”, eseguita da Santi D’Anna. Nella tela intitolata “Locuste” di Monica Caputo si coglie, invece, con estrema sensibilità il dilemma dell’esistenza femminile, nota drammatica che viene stemperata dalla ricerca artistica di Jamila Campagna.
Fluttuano nel blu marino le figure muliebri di Riccardo Fiorentini, che acquistano un carattere sensuale nei nudi artistici di Francesca Della Monica, Marco Trogi e Amerigo Lanza.
Innovativa è l’immagine femminile proposta da Agostino Scantamburlo, che ne esalta le qualità formali mediante l’impiego del rame. Sono donne moderne quelle ritratte da Omar Paolucci, che appaiono più forti e disinvolte.
L’astrazione, infine, raggiunge l’apice rappresentativo con la produzione artistica di Claudia Piccoli ed Enrico Thanhoffer. Femminilità variegate, estrose o delicate primeggiano così sulla scena iconografica di questo nuovo progetto espositivo.
La mostra è un omaggio alla donna, alla sua presenza fisica e intellettuale, omaggio che gli artisti selezionati hanno saputo esprimere con originalità creativa e finezza d’esecuzione.
C’è chi è riuscito a comunicare una visione profonda della femminilità in maniera sottilmente concettuale, ne costituisce un esempio sia la dialettica ricerca chiaroscurale di Mattia Borghi, sia i suggestivi dettagli scultorei in bianco e nero di Irene Scovero, fino ad arrivare alle melodie degli scatti della francese Agnés Weber. Ma c’è anche chi si è incamminato su un percorso estetico-conoscitivo: è il caso di Cristian Ceccaroni e Gisella Moreschi, le cui delicate tonalità si accendono di tinte esultanti nei lavori di Gianni Bruson, dell’americana Amy Cohen Banker e di Pietro Scagliarini.
L’eleganza è donna nelle opere di Elisabetta Zara e del filippino prodigio Benjamin Dagdag. Una sagoma muliebre affiora solitaria in una nube lattea in “Fuori dall’ombra”, eseguita da Santi D’Anna. Nella tela intitolata “Locuste” di Monica Caputo si coglie, invece, con estrema sensibilità il dilemma dell’esistenza femminile, nota drammatica che viene stemperata dalla ricerca artistica di Jamila Campagna.
Fluttuano nel blu marino le figure muliebri di Riccardo Fiorentini, che acquistano un carattere sensuale nei nudi artistici di Francesca Della Monica, Marco Trogi e Amerigo Lanza.
Innovativa è l’immagine femminile proposta da Agostino Scantamburlo, che ne esalta le qualità formali mediante l’impiego del rame. Sono donne moderne quelle ritratte da Omar Paolucci, che appaiono più forti e disinvolte.
L’astrazione, infine, raggiunge l’apice rappresentativo con la produzione artistica di Claudia Piccoli ed Enrico Thanhoffer. Femminilità variegate, estrose o delicate primeggiano così sulla scena iconografica di questo nuovo progetto espositivo.
A cura di Sabrina Falzone
Critico e Storico dell’Arte
Ente Organizzatore: Artigianando Nell’Arte
Curatrice:
Sabrina Falzone
http://www.sabrinafalzone.info
info@sabrinafalzone.info
Coordinamento:
Laura Bellia e Gisella Zoccheddu
Etichette: arte contemporanea, torino
venerdì 11 gennaio 2008
CAVALLERIZZA REALE
da martedì 22 gennaio a domenica 3 febbraio 2008
ore 21.00
CAVALLERIZZA REALE - MANICA CORTA
Fondazione Teatro Piemonte Europa
BAR FRANCO-ITALIEN
di
Myriam Tanant
regia
Jean Claude Penchenat
con
Lorenzo Charoy
Maria Alberta Navello
Jean Claude Penchenat
scene
Francesco Fassone
luci
Marco Burgher
costumi
Elena Bovolenta
musiche e suono
Matteo Curallo
direttore di scena
Antonio Di Giuseppe
fonico
Simone Rivoire
datore luci
Stefano Turino
assistente scenografo
Alice De Lorenzi
costruzioni sceniche
Officina dello spettacolo
Quando il 6 gennaio un incendio colpì la Manica Lunga della Cavallerizza Reale di Torino erano in programma nella sala adiacente, la Manica Corta, le prove di “Bar Franco-Italien”. Le prove quel pomeriggio furono ospitate negli uffici della Fondazione e il giorno dopo ripresero al Teatro Vittoria grazie alla disponibilità della Fondazione Teatro Stabile di Torino. Il debutto è previsto, come da programma, il martedì 22 gennaio alla Manica Corta della Cavallerizza Reale.
Bar Franco-Italien è una storia di emigranti italiani in Francia: tre generazioni si scoprono, si raccontano, si capiscono ricostruendo, attraverso i documenti e i ricordi di una famiglia, la drammatica vicenda dell’abbandono della propria terra e del trapianto in terra straniera.
Il tutto in una commistione di francese e italiano che sarà la testimonianza più viva della fatica e del dolore con i quali gli italiani che hanno attraverso le Alpi hanno acquistato una nuova identità carica di memorie dure a morire.
Il testo è stato commissionato dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa a Myriam Tanant, studiosa di storia del teatro italiano all’Università Paris 3, autrice e traduttrice di numerosi testi italiani in Francia e collaboratrice di Strehler durante la sua felice stagione di direttore del Théâtre de l’Europe all’Odéon, e a Jean Claude Penchenat, regista di spettacoli che guardano da sempre all’Italia e creatore di messinscene pirandelliane e goldoniane rimaste esemplari nella storia recente del teatro francese.
È significativo aggiungere come entrambi siano figli di immigrati italiani in Francia.
Myriam Tanant
Myriam Tanant è Ordinaria di Arti dello Spettacolo all'Università di Paris-Sorbonne. Ha scritto saggi su teatro, cinema e opera e nel 2007 un libro su Giorgio Strehler, regista con il quale ha collaborato al Teatro Dell'Europa di Parigi.
Ha curato la regia di opere di Mozart, Salieri, Paisiello, Milhaud, Britten al teatro d'opera e al teatro di prosa, opere di Carlo goldoni, Luigi Pirandello, Alberto Savinio, e di due commedie come A Dimache, e L'Audition. Ha scritto libretti d'opera come La station thermale, Les oiseaux de passage (musica di Fabio Vacchi) e Dédale (musica di Hugues Dufour).
Ha tradotto per il teatro L'impresario delle Smirne, Le Massere, Una delle ultime sere di Carnevale e L'uomo di mondo di Carlo Goldoni, Lumie di Sicilia, La morsa, O di uno o di nessuno e L'altro figlio di Luigi Pirandello.
Nell'ottobre 2007 a Catania ha ricevuto il Premio Mediterraneo per la Cultura.
Jean-Claude Penchenat
Si forma al Théâtre du Soleil, prendendo parte agli spettacoli di Ariane Mnouchkine: La cuisine di Wesker, 1789, 1793, L'âge d'or. Esce dal gruppo nel 1975 per costituire una propria compagnia, il Théâtre du Campagnol, che debutta con Le triomphe de l'amour di Marivaux. Nel 1977 scrive e allestisce una riduzione del David Copperfield di Dickens. Il lavoro si basa sull'improvvisazione degli attori e riflette sul potere della memoria di mutare gli eventi dell'infanzia. Con il Théâtre du Campagnol, Penchenat mette in scena: En r'venant d'l'Expo di Grumberg, in cui l'ambientazione storica all'inizio del XX secolo - in un periodo di conflitto fra la spensieratezza della Belle Epoque e il dramma della guerra - diventa un modo per parlare delle contraddizioni del mondo contemporaneo, Le legs e L'épreuve di Marivaux, L'impresario delle Smirne di Goldoni, Shakespeare au lycée (opera scritta collettivamente), L'enclave des papes ou la nouvelle villégiature di Vincenzo Cerami, Vautrin/Balzac, adattamento di due romanzi di Balzac (alla regia collabora J. Gillibert, autore del testo); Arlequin poli par l'amour di Marivaux, 1, Place Garibaldi; Il bugiardo di Goldoni, Pene d'amor perdute di Shakespeare, Nouvelle de Sicile da Pirandello. Nel 2004 da un altro testo di Cerami Il comico e la spalla Penchenat ha tratto uno spettacolo prodotto dal teatro stabile di Catania. Nel 2007 recita in Mémoires da Goldoni con la regia di Giorgio Ferrara. Ha recitato anche nel film di Ettore Scola Ballando ballando.
Biglietti
INTERO 12 €
RIDOTTO 10 €
under 18, over 60, studenti, militari, Cral e associazioni convenzionate
(valido dal lunedì al venerdì)
Biglietteria
INFO E PRENOTAZIONI
tel. 011 5634352
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.00
info@fondazionetpe.it
RITIRO PRENOTAZIONI,
PREVENDITA BIGLIETTI E ABBONAMENTI
presso INFOPIEMONTE
Piazza Castello 165 (ingresso via Garibaldi), Torino
tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00
Le prenotazioni devono essere ritirate entro 24 ore dall’inizio dello spettacolo scelto
APERTURA BIGLIETTERIA
A PARTIRE DA UN’ORA PRIMA DELL’INIZIO DEGLI SPETTACOLI
presso la CAVALLERIZZA REALE
Via Giuseppe Verdi 9, Torino
VENDITA BIGLIETTI ON-LINE
www.fondazionetpe.it
ore 21.00
CAVALLERIZZA REALE - MANICA CORTA
Fondazione Teatro Piemonte Europa
BAR FRANCO-ITALIEN
di
Myriam Tanant
regia
Jean Claude Penchenat
con
Lorenzo Charoy
Maria Alberta Navello
Jean Claude Penchenat
scene
Francesco Fassone
luci
Marco Burgher
costumi
Elena Bovolenta
musiche e suono
Matteo Curallo
direttore di scena
Antonio Di Giuseppe
fonico
Simone Rivoire
datore luci
Stefano Turino
assistente scenografo
Alice De Lorenzi
costruzioni sceniche
Officina dello spettacolo
Quando il 6 gennaio un incendio colpì la Manica Lunga della Cavallerizza Reale di Torino erano in programma nella sala adiacente, la Manica Corta, le prove di “Bar Franco-Italien”. Le prove quel pomeriggio furono ospitate negli uffici della Fondazione e il giorno dopo ripresero al Teatro Vittoria grazie alla disponibilità della Fondazione Teatro Stabile di Torino. Il debutto è previsto, come da programma, il martedì 22 gennaio alla Manica Corta della Cavallerizza Reale.
Bar Franco-Italien è una storia di emigranti italiani in Francia: tre generazioni si scoprono, si raccontano, si capiscono ricostruendo, attraverso i documenti e i ricordi di una famiglia, la drammatica vicenda dell’abbandono della propria terra e del trapianto in terra straniera.
Il tutto in una commistione di francese e italiano che sarà la testimonianza più viva della fatica e del dolore con i quali gli italiani che hanno attraverso le Alpi hanno acquistato una nuova identità carica di memorie dure a morire.
Il testo è stato commissionato dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa a Myriam Tanant, studiosa di storia del teatro italiano all’Università Paris 3, autrice e traduttrice di numerosi testi italiani in Francia e collaboratrice di Strehler durante la sua felice stagione di direttore del Théâtre de l’Europe all’Odéon, e a Jean Claude Penchenat, regista di spettacoli che guardano da sempre all’Italia e creatore di messinscene pirandelliane e goldoniane rimaste esemplari nella storia recente del teatro francese.
È significativo aggiungere come entrambi siano figli di immigrati italiani in Francia.
Myriam Tanant
Myriam Tanant è Ordinaria di Arti dello Spettacolo all'Università di Paris-Sorbonne. Ha scritto saggi su teatro, cinema e opera e nel 2007 un libro su Giorgio Strehler, regista con il quale ha collaborato al Teatro Dell'Europa di Parigi.
Ha curato la regia di opere di Mozart, Salieri, Paisiello, Milhaud, Britten al teatro d'opera e al teatro di prosa, opere di Carlo goldoni, Luigi Pirandello, Alberto Savinio, e di due commedie come A Dimache, e L'Audition. Ha scritto libretti d'opera come La station thermale, Les oiseaux de passage (musica di Fabio Vacchi) e Dédale (musica di Hugues Dufour).
Ha tradotto per il teatro L'impresario delle Smirne, Le Massere, Una delle ultime sere di Carnevale e L'uomo di mondo di Carlo Goldoni, Lumie di Sicilia, La morsa, O di uno o di nessuno e L'altro figlio di Luigi Pirandello.
Nell'ottobre 2007 a Catania ha ricevuto il Premio Mediterraneo per la Cultura.
Jean-Claude Penchenat
Si forma al Théâtre du Soleil, prendendo parte agli spettacoli di Ariane Mnouchkine: La cuisine di Wesker, 1789, 1793, L'âge d'or. Esce dal gruppo nel 1975 per costituire una propria compagnia, il Théâtre du Campagnol, che debutta con Le triomphe de l'amour di Marivaux. Nel 1977 scrive e allestisce una riduzione del David Copperfield di Dickens. Il lavoro si basa sull'improvvisazione degli attori e riflette sul potere della memoria di mutare gli eventi dell'infanzia. Con il Théâtre du Campagnol, Penchenat mette in scena: En r'venant d'l'Expo di Grumberg, in cui l'ambientazione storica all'inizio del XX secolo - in un periodo di conflitto fra la spensieratezza della Belle Epoque e il dramma della guerra - diventa un modo per parlare delle contraddizioni del mondo contemporaneo, Le legs e L'épreuve di Marivaux, L'impresario delle Smirne di Goldoni, Shakespeare au lycée (opera scritta collettivamente), L'enclave des papes ou la nouvelle villégiature di Vincenzo Cerami, Vautrin/Balzac, adattamento di due romanzi di Balzac (alla regia collabora J. Gillibert, autore del testo); Arlequin poli par l'amour di Marivaux, 1, Place Garibaldi; Il bugiardo di Goldoni, Pene d'amor perdute di Shakespeare, Nouvelle de Sicile da Pirandello. Nel 2004 da un altro testo di Cerami Il comico e la spalla Penchenat ha tratto uno spettacolo prodotto dal teatro stabile di Catania. Nel 2007 recita in Mémoires da Goldoni con la regia di Giorgio Ferrara. Ha recitato anche nel film di Ettore Scola Ballando ballando.
Biglietti
INTERO 12 €
RIDOTTO 10 €
under 18, over 60, studenti, militari, Cral e associazioni convenzionate
(valido dal lunedì al venerdì)
Biglietteria
INFO E PRENOTAZIONI
tel. 011 5634352
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.00
info@fondazionetpe.it
RITIRO PRENOTAZIONI,
PREVENDITA BIGLIETTI E ABBONAMENTI
presso INFOPIEMONTE
Piazza Castello 165 (ingresso via Garibaldi), Torino
tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00
Le prenotazioni devono essere ritirate entro 24 ore dall’inizio dello spettacolo scelto
APERTURA BIGLIETTERIA
A PARTIRE DA UN’ORA PRIMA DELL’INIZIO DEGLI SPETTACOLI
presso la CAVALLERIZZA REALE
Via Giuseppe Verdi 9, Torino
VENDITA BIGLIETTI ON-LINE
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