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iniziativa dell' Istituto F. Enriques di Castelfiorentino che dà spazio a testimonianze
di vita
CESARE MAESTRI INCONTRA
GLI STUDENTI
di Patrizia Monfardini
Non
è facile proporre certe idee ad adolescenti abituati alla mentalità del "tutto
e subito" e cresciuti nella cultura dell' usa e getta.
"Ragazzi, ricordatevi
questo: nella vita qualsiasi obiettivo, qualsiasi risultato positivo deve essere
conquistato con l' impegno, la fatica, la volontà. Vi auguro una vita piena, che
miri ad uno scopo, per raggiungere il quale dovrete dirigervi dritti alla meta,
salire al di sopra della palude dei non-valori, del vuoto, palude nella quale
troppo spesso la vita di tanti ragazzi si argina e si smarrisce"
Cesare Maestri,
abituato da sempre a stare attaccato alle rocce, ad arrampicarsi centimetro dopo
centimetro, faticosamente con grinta, con ostinazione, indicava a quei ragazzi
il come, il quando, il perché si può arrivare fino in cima. E quei ragazzi, i
volti dei quali tante, troppe volte ho visto scontenti ed annoiati, erano in quella
mattina, in quel grande salone dell' Istituto Enriques, calamitati dalle parole,
dal volto, dal modo di muoversi, di sorridere, di quell' adulto che tante cose
aveva da raccontare, far vedere, raccomandare. Le sue non erano raccomandazioni
di un babbo o di un nonno rompiscatole, erano testimonianze, offerte con grande
modestia e prive di ogni retorica, di una vita vissuta in armonia con se stesso
e con il mondo, all' insegna dei valori e dell' impegno, della fatica ma anche
dell' appagamento, una vita guidata dalla lezione che sempre ha ricevuto e continua
a ricevere dalla montagna. Parlava a quei ragazzi non come un insegnante dalla
cattedra, ma come un amico più grande e più esperto, con parole chiare, semplici,
pulite, che colpivano direttamente nel segno, lasciavano una traccia, gettavano
un seme. E quei ragazzi "corrispondevano" a quelle parole con la loro attenzione,
le loro domande, il loro silenzio, la loro simpatia, la loro ingenuità, il loro
essere più nascosto e più vero.
Mentre assistevo all' incontro confermavo
a me stessa che, sì, compito degli adulti, delle famiglie, della scuola è quello
di testimoniare e proporre abitudini, idee, sport che siano "altro" rispetto a
certe mode, a certi comportamenti, a certi abiti mentali che purtroppo oggi hanno
assunto dimensioni di massa, ma che non riusciranno a soffocare totalmente questo
"altro" finché ci saranno persone come Cesare Maestri che parleranno ai nostri
ragazzi.