Girando nei Borghi Italiani

Da non perdere

Campiglia Maritima

Campiglia Marittima è situata all'imbocco della Val di Cornia, la valle che congiunge 1'entroterra volterrano con il mare di Populonia. Il paese è collocato sull'ultima fascia collinare prima della zona marina che, fino a circa un secolo fa, era ancora afflitta dalla malaria ed era genericamente indicata come "Maremma pisana". Resti archeologici informano della presenza, nell'attuale territorio comunale, di stanziamenti anteriori al Medioevo, ma il primo documento che nomina e descrive Campiglia è 1'atto del conte Gherardo II della Gherardesca con cui, nel 1004, la metà del castello di Campiglia con il suo territorio e la chiesa, insieme a quote dei vicini castelli di Biserno, Acquaviva e Montecalvo, che è da identificarsi con l'attuale Rocca di San Silvestro, viene donata al monastero di S. Maria di Serena, presso Chiusdino, fondato dallo stesso Gherardo. Altri documenti del XII secolo affermano che una porzione di Campiglia è donata anche al monastero di S. Giustiniano in Falesia, in Piombino, di proprietà della stessa famiglia Della Gherardesca. Nel 1158 l'arcivescovato pisano ottenne i possessi del monastero di S. Maria di Serena, e da allora, troviamo il castello di Campiglia sotto il dominio del Comune di Pisa. Per la particolare posizione geografica e per la vicinanza con altri castelli, Campiglia diventa sede di una capitania, istituita dal Comune di Pisa e retta da un Capitano, cittadino pisano, coadiuvato da un giudice e da un notaio; inoltre, quattro sergenti erano incaricati della custodia della Rocca, posta alla sommità dell'abitato. Notizie di tale capitania si trovano a partire dal 1259, e da questo momento troviamo il territorio campigliese inserito nelle vicende del comune di Pisa fino al 1339, anno in cui fu ceduta a Giangaleazzo Visconti. Nel 1406, dopo la conquista di Pisa da parte di Firenze, passa sotto il dominio fiorentino. Sotto Firenze non si riscontrano sconvolgimenti politici, ed anche la forma della capitania, con sede nel Palazzo Pretorio, resta in vigore. Questo si deve alla posizione strategica di Campiglia che vede crescere, ancor più che nel periodo precedente, la sua importanza militare, tanto da essere assediata, nel 1447, da Alfonso d'Aragona Re di Napoli, chiamato in Maremma dalla famiglia della Gherardesca per tentare di eliminare il potere fiorentino. La Rocca di Campiglia diviene un importante avamposto fiorentino, e tale resta fino al 4 giugno 1509, data della battaglia d'Alvino, quando le sorti della battaglia sono modificate dall'ingresso in campo delle forze fiorentine, preventivamente stanziate presso la Rocca stessa. Da questo periodo, non subendo più Firenze attacchi da parte di famiglie o comuni maremmani, Campiglia inizia a perdere importanza e la comunità, pur sotto il dominio fiorentino, è retta esclusivamente da famiglie locali. L'importanza strategico-militare va scemando fino al punto che, nel 1664, il terreno entro le mura castellane della Rocca, viene affittato per terreno agricolo. In seguito il paese cade nell'anonimato, come quasi tutta la Maremma, per giungere fino ai giorni nostri.



IL PAESE
DA VEDERE
LOCATITA' LIMITROFE
DA SAPERE
Informazioni
da Vedere
la Storia
Fotografie

Parco San Silvestro
Baratti e Populonia
Castiglione
Scarlino
Massa Marittima
Follonica
Piombino
Manifestazioni
Carnevale
Numeri utili
 
www.girando.it
Autore Fabio Montagnani
webmaster@girando.it
Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
Pagine viste

dal 26 ottobre 2000