La Corsica, nonostante copra una modesta superficie
(8.720 km ), è la terza grande isola del Mediterraneo occidentale, dopo la Sicilia
e la vicina Sardegna. Lunga 183 km e larga 83 km, distende i 1.047 km delle sue
coste in una successione di capi, golfi e spiagge di sabbia dorata. Le coste sono
frastagliate e accidentate ad ovest, mentre ad est sono basse e uniformi, orlate
di stagni e di lagune, tanto che un tempo erano infestate dalla malaria. A chi
vi giunge via nave, l'isola appare come un unico monte emergente dal mare, mentre,
avvicinandosi, ci si accorge che si tratta di molti massicci, tutti abbastanza
elevati. Questa " montagna nel mare ", per ricalcare un'espressione usata da Guy
de Maupassant, è l'isola più elevata del Mediterraneo, con un'altitudine media
di 586 m. (rispetto ai 441 della Sicilia e ai 344 della Sardegna). Il Monte Cinto,
la cima più alta, eternamente innevata, si erge con i suoi 2.707 m. a soli 25
km dal mare; il Padro ( m. 2.393) e il Rotondo (m. 2.625) sono cime che rimangono
innevate fino agli inizi dell'estate.
La
Corsica, data la sua orografia, non presenta lunghi fiumi, ma torrenti ampi, impetuosi
e ricchi d'acqua d'inverno; i principali: il Golo ed il Tavignano. L'isola ospita
il "Parco Naturale Regionale", che interessa la vasta zona montuosa interna e
si affaccia sul mare, tra Calvi e Porto, con una costa alta e rocciosa.
In
considerazione dell'orografia e delle strade non particolarmente larghe, soprattutto
nella parte ovest dell'isola, si consiglia la visita effettuando un percorso "orario",
per non trovarsi sull'orlo di imponenti burroni, quando s'incrocia un altro veicolo.
La
presenza umana in Corsica (Cirnos, per gli antichi Greci), si può far risalire
al 6.000 a.C., quando popolazioni provenienti dalla Sardegna s'installano nell'isola.
A partire dal 3000 a.C. si sviluppò la civiltà megalitica, analoga a quella sorta,
più o meno nello stesso periodo, su buona parte del territorio europeo. Il centro
della civiltà megalitica si trovava nella parte sud-occidentale dell'isola ove,
a partire dal 1600 a.C. apparvero le statue-menhir di imponenti e primitive forme
umane, forse monumenti funerari. Intorno al 2000 a.C., nella parte sud-orientale
dell'isola si sviluppò la civiltà dei Toreani, il cui nome deriva da costruzioni
massicce, a forma di torre, simili ai primi nuraghi della Sardegna.
Nel
565 a.C. esuli Greci fondano la colonia di Alalia, conquistata dai Romani nel
259 a.C., che le cambiano il nome in Aleria. La Corsica viene conquistata dai
Vandali nel 460 d.C. poi, dal 534 al 725, entra a far parte dell'Impero Bizantino,
quindi viene occupata dai Saraceni, che si insediano sulle coste. Alla fine dell'anno
1000 passa sotto il domino di Pisa, che nel 1284, dopo la sconfitta della Meloria,
la cede a Genova. L'isola passa poi sotto gli Aragona quindi, nel 1553, viene
occupata da Enrico II, re di Francia, che la restituisce a Genova fino a quando,
nel 1790, la Corsica diviene un dipartimento francese, per rimanere tale fino
al 1970, quando viene istituita la Regione Corsica. Da sottolineare che negli
anni Settanta si costituisce il Fronte di Liberazione Nazionale, portatore di
finalità indipendentiste, attivo ancora oggi.
Lo
stemma della Corsica è una testa di Moro in campo bianco. L'origine della testa
di Moro o dei Mori risale al tempo delle Crociate. E' il simbolo della vittoria
sul nemico (la testa tagliata di un capo tribù vinto, fu portata in gloria su
una lancia dai Crociati) - Il simbolo della testa del Moro compare su differenti
carte della Corsica a partire dalla seconda metà del XVI secolo. Nel 1762, Pascal
Paoli fece adottare per la "Consulte de Corte" l'effige della testa di Moro sullo
stemma della Corsica che, tuttora, e' l'emblema dell' Isola.
Le principali
città sono Ajaccio, capoluogo di regione e Bastia, centro commerciale, industriale
e principale porto dell'isola.
La
Corsica gode di un clima mediterraneo mitigato dall'altitudine, della latitudine,
dall'ambiente marittimo e dai venti, tuttavia, contrariamente a quanto avviene
nel resto dell'Europa, l'incremento della sua temperatura media avviene da Sud
a Nord; Bastia e Capo Corso hanno infatti un clima più caldo rispetto ad Ajaccio
o Bonifacio.
Queste pagine vogliono essere un aiuto per voi "navigatori" che
desiderate avere una visione panoramica e di primo contatto con la realtà di questa
bellissima isola del Mediterraneo. Potrete navigare all'interno del sito spostandovi
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