DA VISITARE AD AJACCIO
Molo della Cittadella (Jetée de la Citadelle)
Dalla punta estrema di questo molo, lungo 200 m, si gode una bellissima
vista sul mare e su una parte del golfo di Ajaccio. Qui si trova il porto turistico
e di pesca, che il molo dei Cappuccini separa dal porto commerciale. Seguire il
boulevard Danielle Casanova che costeggia la fortezza. Al n° 18, casa natale di
Danielle Casanova, partigiana morta ad Auschwitz nel 1943.
Chiesa di Sant'Erasmo
(Église St-Érasme)
E' l'antica cappella del collegio dei gesuiti, costruito
nel 1617. Nel 1656 gli Anziani, riuniti in questo santuario, consacrarono Ajaccio
a Nostra Signora della Misericordia, nell'intento di preservare la città da un'epidemia
di peste. Divenuta cappella del collegio reale dopo l'espulsione dei gesuiti,
la chiesa fu chiusa durante la Rivoluzione. Il Direttorio del distretto ne fece
la sede degli uffici comunali. Nel 1815 il santuario, dedicato a Sant'Erasmo,
patrono dei marinai, ridivenne luogo di culto. E' da qui che ogni anno, il 2 giugno,
parte una pittoresca processione, durante la quale la statua del santo viene portata
sino al mare, accompagnata dalle autorità civili e militari, dal clero e da una
folla devota e festosa. All'interno sono conservati modelli di navi, tre bei cristi
su croci processionali, una statua di Sant'Erasmo circondata da angioletti ed
una serie di cappe e dalmatiche del servizio pontificale. Osservare la casula
color viola del cardinale Fesch, confezionata con una stoffa preziosa offerta
dallo scià a Napoleone.
Cattedrale
Costruita a partire dal 1582
in stile rinascimentale nell'area in cui sorgeva l'antica chiesa di Santa Croce,
essa presenta una facciata molto semplice. Temendo che i lavori si protraessero
eccessivamente, il vescovo Giuseppe Moscardi fece ridurre le dimensioni dell'edificio
progettato dall'architetto del papa Gregorio XIII, Giacomo della Porta. La costruzione
della cattedrale fu fatta terminare dal vescovo Giulio Giustiniani che, come ricorda
una targa sul portale d'ingresso, rimpianse di non aver potuto realizzare il progetto
originario di questa chiesa, che avrebbe voluto più grande. Nel mese di luglio
del 1771 Napoleone, all'età di due anni, ricevette il battesimo al fonte battesimale
a destra dell'ingresso. Il coronamento di bronzo che sormonta la vasca di marmo
è del 1900. Il I° pilastro a sinistra dell'entrata reca una targa sulla quale
sono incise le ultime parole pronunciate dall'imperatore a Sant'Elena il 29 aprile
1821: "Se il mio cadavere sarà esiliato da Parigi come lo è stata la mia persona,
desidero essere seppellito vicino ai miei avi nella cattedrale di Ajaccio, in
Corsica". La tomba della famiglia Bonaparte si trovava, infatti, nella cattedrale
prima della costruzione della cappella imperiale nel 1855. Percorrendo la navata
sulla sinistra si trova una cappella edificata nel XVI sec. da Pierpaolo d'Ornano,
con un dipinto di Delacroix: Madonna del Sacro Cuore. La seconda cappella, dedicata
a Nostra Signora della Misericordia, patrona di Ajaccio, ospita un'imponente Vergine
di marmo del XVIII sec. L'ultima cappella è consacrata alla Madonna del Rosario,
i cui misteri sono illustrati da quindici quadretti del XVII sec. Le tre statue
di legno policromo rappresentano San Domenico, la Vergine con il Bambino, Santa
Rosa da Lima. L'altare maggiore in marmo bianco, sormontato da quattro colonne
tortili di marmo nero, fu donato alla chiesa nel 1811 da Elisa Bacciocchi, sorella
di Napoleone e principessa di Lucca e di Piombino. La cappella a destra del coro
racchiude un crocifisso sagomato. Sopra il finto transetto: cupola dipinta a trompe
l'oeil. Osservare sulla destra una bella Vergine di marmo bianco del XVIII sec.,
sormontata da un baldacchino con eleganti drappeggi e, addossato ad un pilastro
quadrato della navata, il pulpito a forma di calice.
Place Maréchal Foch
Questa bella piazza ombreggiata da palmizi e costeggiata, sul lato Sud,
da piccoli ristoranti, si apre di fronte al porto. In cima alla piazza, ai n°
7-10, avenue Sérafini, la piccola statua della Madonnuccia, o Nostra Signora della
Misericordia, è esposta nella nicchia di un edificio che di sera è illuminato.
Dal 1656 essa è patrona della città e la sua festa viene celebrata il 18 marzo:
città illuminata, messa solenne in cattedrale, processione nelle strade. La statua
di marmo bianco di Bonaparte Primo Console, realizzata da Laboureur, sovrasta
la zampillante fontana dei Quattro Leoni, opera di Maglioli, pittore e scultore
di Ajaccio. Sulla sinistra, nella parte bassa della piazza, sorge il palazzo comunale,
che ospita l'azienda di soggiorno ed il museo napoleonico.
Cappella imperiale
Di stile rinascimentale fu fatta edificare nel 1857 da Napoleone III in pietra
di St-Florent per la sepoltura della famiglia imperiale. La grande cupola a trompe
l'oeil, dipinta da un architetto di Ajaccio: Gerolamo Maglioli, e le vetrate sono
decorate con le armi del cardinale Fesch. Un bel Cristo copto, dono del generale
Bonaparte alla madre in occasione del suo ritorno dall'Egitto, orna l'altare maggiore.
Nella cripta circolare situata sotto la cupola sono sepolti: Letizia Ramolino,
nata ad Ajaccio nel 1750 e morta a Roma all'età di 86 anni, Carlo Maria Bonaparte
(1746-1785), il cardinale Fesch (1763-1839), Carlo Luciano, figlio maggiore di
Luciano Bonaparte, Napoleone Carlo, 3° figlio di Carlo Luciano, e le sue due figlie
Zenaide ed Eugenia. Ai due lati della cripta, nella scala di accesso, sono inumati
la principessa Clementina del Belgio ed il principe Vittorio, morto a Bruxelles
nel 1926.
Museo Fesch
Ospita la più importante collezione di dipinti
italiani conservata in Francia, dopo quella del Louvre, oltre ad opere di scuola
francese e spagnola. Vi si accede dal cortile d'onore che corrisponde al 2° livello
(esposizioni temporanee). Al 3° livello si possono ammirare dipinti del Quattrocento
italiano, in particolare di Jacopo Sellajo, Lorenzo di Credi, Giovanni Bellini
della scuola veneziana (notevole la sua Madonna col Bambino), e del Botticelli
(Madonna della Ghirlanda). Tra le opere XVI sec. si notino due tele di scuola
veneziana: Leda del Veronese e il secondo Uomo dal guanto di Tiziano. Al 4° livello
sono esposte opere del XVII sec., mentre il 1° livello ospita una sezione dedicata
alla famiglia imperiale.