La Storia della Corsica
La
presenza umana in Corsica (Cirnos, per gli antichi Greci), si può far risalire
al 6.000 a.C., quando popolazioni provenienti dalla Sardegna s'installano nell'isola.
A partire dal 3000 a.C. si sviluppò la civiltà megalitica, analoga a quella sorta,
più o meno nello stesso periodo, su buona parte del territorio europeo. Il centro
della civiltà megalitica si trovava nella parte sud-occidentale dell'isola ove,
a partire dal 1600 a.C. apparvero le statue-menhir di imponenti e primitive forme
umane, forse monumenti funerari. Intorno al 2000 a.C., nella parte sud-orientale
dell'isola si sviluppò la civiltà dei Toreani, il cui nome deriva da costruzioni
massicce, a forma di torre, simili ai primi nuraghi della Sardegna.
Nel
565 a.C. esuli Greci fondano la colonia di Alalia, conquistata dai Romani nel
259 a.C., che le cambiano il nome in Aleria. La Corsica viene conquistata dai
Vandali nel 460 d.C. poi, dal 534 al 725, entra a far parte dell'Impero Bizantino,
quindi viene occupata dai Saraceni, che si insediano sulle coste. Alla fine dell'anno
1000 passa sotto il domino di Pisa, che nel 1284, dopo la sconfitta della Meloria,
la cede a Genova. L'isola passa poi sotto gli Aragona quindi, nel 1553, viene
occupata da Enrico II, re di Francia, che la restituisce a Genova fino a quando,
nel 1790, la Corsica diviene un dipartimento francese, per rimanere tale fino
al 1970, quando viene istituita la Regione Corsica. Da sottolineare che negli
anni Settanta si costituisce il Fronte di Liberazione Nazionale, portatore di
finalità indipendentiste, attivo ancora oggi.