Gli animali delle Dolomiti
La fauna delle
dolomiti è molto ricca di specie, caprioli, camosci, cervi, volpi, marmotte,
scoiattoli, popolano le valli. Numerosi sono anche gli uccelli, sia migratori
che stanziali, le cime dei monti sono il regno delle aquile e delle pernici
bianche, mentre nel bosco troviamo i picchi, la civetta, il
gufo ed il gallo cedrone. I fiumi, i torrenti ed i laghi sono popolati
da trote e da molte altre varietà ittiche. Mentre di insetti ne contiamo
oltre 5.000 specie differenti.
Specie a rischio
Sembra strano,
ma le vipere rientrano fra le specie a rischio; nella zona dolomitica ne esistono
tre specie, il marasso (Vipera berus), la vipera comune (Vipera Aspis),
la vipera dal corno (Vipera ammodytes). La vipera marasso (Vipera berus)
vive nei boschi, nelle radure, sotto i rododendri, nei muri di pietra e sotto
i sassi, si può trovare fino a 3.000 metri. La vipera comune (Vipera Aspis)
vive nei boschi, nelle radure soleggiate, solitamente non supera la quota dei
2.000 metri. La vipera dal corno (Vipera ammodytes) come le precedenti ama le
zone soleggiate e sassose, solitamente non supera la quota dei 1.700 metri. Prestate
particolare attenzione e seguite i consigli e chiedete come vi dovete comportare
alle APT della zona.
Mammiferi
I
grandi mammiferi delle dolomiti sono i Cervi, i Caprioli, i Camosci
e gli Stambecchi. I Cervi ed i Caprioli vivono nelle zone più basse
e nel bosco, mentre i Camosci e gli Stambecchi vivono in alta quota fra ghiaioni
e rocce. L'altro grande mammifero sempre presente è la mucca, che qui pascola
libera e la notte su alcuni passi la possiamo trovare dietro una curva... I Cervi
grandi e maestosi sono stati reintrodotti nel 1950, le loro grandi corna ne fanno
il RE delle dolomiti, i Caprioli che prediligono i prati ed il bosco per cercare
protezione, sono in forte aumento e quindi è abbastanza facile vederli.
I Camosci amanti delle vette non disdegnano di scendere a valle nei periodi invernali
soprattutto quando nevica parecchio.
Gli antichi abitanti
I
Dinosauri, le impronte di dinosauro si possono trovare sul monte Pelmetto.
In antichità 200 milini di anni fa, in questa zona era presente il mare
e le vette erano isolotti, ecco spiegata la presenza dei dinosauri, che brucavano
la vegetazione presente in questa piccola pianura. Per arrivare al monte Pelmetto
occore fare un itinerario non troppo impegnativo circa 1 ora di cammino. Da Forcella
Staulanza, si prende il sentiero 472 che si dirige verso il rifugio Venezia. Dopo
circa 30 minuti di cammino si lascia il sentiero 472 per salire a sinistra verso
il Pelmetto, il sentiero ci conduce ad un masso dove sono impresse le orme di
dinosauro. Nel Museo di Selva di Cadore è possibile vedere un calco delle
impronte presenti sul Pelmetto.