Capraia e Limite
Collocato in parte sulle pendici del Montalbano, il territorio
del Comune si estende in un paesaggio tipicamente collinare.
Lo attraversa una rete di percorsi di trekking che dal crinale
si dirama per raggiungere Limite o proseguire fino a Capraia.
Sui percorsi, spesso in corrispondenza delle direttrici viarie
del Montalbano lungo le quali sono sorti nel Medioevo edifici
religiosi di notevole interesse architettonico, sono da visitare
la chiesa rurale di stile romanico di San Jacopo a Pulignano
(visibile solo l’esterno), l’Abbazia di San Martino in Campo
eretta intorno al Mille nei pressi di Artimino. Sul colle di
Bibbiani, ad est di Montereggi, nel XVI secolo fu costruita
dalla famiglia Frescobaldi una villa , trasformata nella prima
metà del 1800 da Cosimo Ridolfi, che vi creò un parco "Romantico"
dove soggiornò spesso Giacomo Puccini, ed un orto botanico con
120 specie arboree diverse (visita su prenotazione). La storia
di Capraia e Limite è legata alla presenza di un’importante
via d’acqua, il fiume Arno, che ha favorito la continuità abitativa
facilitando gli scambi economici e culturali. E’ ancora il fiume
che ha dato l’impulso, fin dal 1500, all’attività di costruzione
di scafi, produzione facilitata dalla presenza, nei dintorni,
di fitti boschi ricchi di legname adatto; da qui il formarsi
di una tradizione di "maestri d’ascia" che arriva fino ai giorni
nostri con riconoscimenti individuali a livello nazionale e
con maestranze impiegate nella produzione di imbarcazioni di
alto mare e da competizione nei cantieri navali ancora attivi
e operanti. Il legame con il fiume ha fatto nascere a Limite
nel 1861 la Società Canottieri.