L'Alta Toscana
Questo itinerario inizia da Borgo San Lorenzo, prendiamo la strada
statale n. 551, si procede per Vicchio oltrepassiamo l’abitato
di Vespignano dove si trova un piccolo edificio medioevale che
la tradizione indica come casa natale di Giotto. Nei pressi della
casa, una torre e tratti murari del castello di Vespignano e la
Chiesa di S. Martino risalente al XIII sec.. Arrivati al paese
di Vicchio, nella piazza principale, si trova la Pieve di S. Giovanni
Battista ricostruita nel 1830 dove si conserva una tavola con
la Madonna col Bambino tra S. Giovanni Battista e S. Sebastiano
attribuita a Fra’ Bartolomeo. Sempre a Vicchio troviamo il Museo
Beato Angelico di Arte Sacra.
Non molto distante da Vicchio troviamo il piccolo borgo di
Barbiana, un paesino immerso nel verde alle pendici del Monte
Giovi. Qui ha vissuto parroco Don Milani, che qui creò
la sua scuola, e da cui diffuse il suo indimenticabile messaggio
di educatore. Don Milani è sepolto nel cimitero di Barbiana.
Centro Don Milani c/o la Biblioteca comunale di Vicchio tel.
055/84.48.251. Continuando il nostro percorso sulla strada statale
n. 551, ed attraversate le balze, scoscesi pendii con rada vegetazione
al di sotto dei quali la scorre la Sieve impriginata fra le
due pendici, arriviamo a Dicomano. Su una collina sopra il paese
spicca la Pieve di S. Maria che ha mantenuto integra l’originale
struttura romanica. La pieve sorge al posto di un antico castello
e probabilmente la robusta torre campanaria è parte dello stesso.
All’interno troviamo conservati dipinti del ‘500 e ‘600 fiorentino,
un bassorilievo ed un tondo robbiano; i dipinti sono attribuibili
a Santi di Tito, scuola del Bronzino, Francesco Curradi, Giorgio
Vasari, scuola del Ghirlandaio. Aperta su prenotazione tel.
055/83.80.50
Riprendiamo il nostro cammino e proseguiamo per San Godenzo
si incontra l’Oratorio di S. Onofrio, uno degli esempi più sorprendenti
del neoclassicismo italiano. Eretto nel 1796 dalla famiglia
Delle Pozze su disegno di Giuseppe del Rosso, davanti all’Oratorio
è presente un portico su quattro colonne in pietra arenaria,
che sorreggono un frontone triangolare. All’interno, troviamo
sedici colonne con capitelli corinzi che sostengono una cupola
ribassata. Sull’altare maggiore, è posto, coperto da
un drappo, un dipinto con la Madonna dell’Ospedale attribuito
ad Andrea del Castagno. Nell’altare di sinistra invece troviamo
un dipinto su tela con l’Immacolata Concezione tra Santi del
Lippi. Proseguiamo sulla via Forlivese volge a destra nella
valle del S. Godenzo, giungendo così all’antica Abbazia
benedettina di San Godenzo.
Ritorniamo nel comune di San Godenzo e poi a Dicomano continuiamo
il nostro viaggio sulla via Forlivese verso Pontassieve arrivando
a Contea e girando quindi a sinistra per Londa, un tranquillo
borgo sorto sulla "via Etrusca". Continuando sulla statale che
conduce a Stia si giunge alla sommità di un colle ove su un
ripiano sopraelevato di cipressi, troviamo la Pieve di S. Maria
a Caiano. L’esterno della Pieve appare rimaneggiato; sul lato
destro nel cortiletto adiacente si trova un pozzo cilindrico
cinquecentesco con decorazioni a dentelli. Notevole il portale
(XV - XVI sec.) che immette nella canonica. Per informazioni
tel. 055/83.51.537 (Don C. Donati). Proseguendo verso il valico
della Croce a Mori, oltrepassata Fornace si prende a sinistra
una stradella per Rincine dove troviamo la Pieve di S. Elena,
risalente all’XI sec., costruita in bozze di pietra squadrata.
L’interno con unica navata conserva un bassorilievo robbiano
in terracotta policroma con cornice a foglie e frutti. Aperta
su prenotazione tel. 055/83.51.537 Ritornati a Londa e quindi
a Contea si prosegue sulla via Forlivese sino a Pontassieve
e di lì sulla strada provinciale n. 34 per Firenze toccando
gli abitati di Rosano, Sieci e Compiobbi.