Come si raggiunge:
Partendo da Grosseto si segue
la Provinciale n° 40, quindi, percorsi circa 5 Km, si svolta a sinistra seguendo
l'indicazione "Torre Trappola".
La Tenuta La Trappola:
La storia
della Trappola è controversa, e la sua ricostruzione è resa difficile anche dal
fatto che con la piena dell'Ombrone del 1966 è stato danneggiato l'archivio aziendale.
Secondo alcune fonti, la costruzione risalirebbe alla fine del 1300, quando la
torre fu eretta per ordine del Comune di Siena. La Torre, fu eretta nel 1283 da
Meo Guiducci di Torrenieri come fortilizio costiero, per ordine del Comune di
Siena. In origine era alta più di 30 m.; questo fatto, unito alla sua particolare
posizione geografica, rendeva l'edificio "strategico" per la sua ampia vista.
Verso la metà del secolo scorso fu abbattuta tutta la parte superiore, ed architettonicamente
più caratteristica, della torre, mentre i vari interventi operati nel tempo hanno
trasformato l'edificio originario in fabbricato rurale. Dell'antica struttura
rimane oggi osservabile solamente la base a scarpa in mattoni. E' documentata
la presenza in zona di saline e di un'altra piccola torre (Torre del Sale), delle
quali rimangono solo poche tracce, mentre la presenza di canali testimonia gli
interventi legati all'opera di bonifica della pianura grossetana. In epoca medicea,
nel 1531, la torre è citata sia come torre d'avvistamento e fortino, sia come
sede delle saline. In origine la torre sorgeva sulla riva del mare, alla foce
del Fiume Ombrone, a protezione di un porticciolo; il suo compito era di proteggere
la costa e le saline dagli assalti dei pirati. L'attuale posizione della Torre
della Trappola, a 4,5 km dalla costa, testimonia l'avanzamento della linea di
costa, dovuto all'abbondante apporto di materiale alluvionale da parte dell'Ombrone.
L'esame della cartografia storica consente di verificare che la torre non era
più sulla costa già nel XVIII secolo. Il nome "Trappola" sembra derivi dal fatto
che nella piccola insenatura che formava, anticamente, la foce dell'Ombrone, era
possibile prendere in trappola le navi dei turchi che vi si avventuravano; altri
affermano che il termine trae origine dalle difficili condizioni ambientali che,
da sempre, hanno caratterizzato questa zona palustre, rendendone pressoché impossibile
l'attraversamento durante i periodi più piovosi. L'area della Trappola è interamente
compresa entro i confini del Parco Naturale
della Maremma. E' un'area caratterizzata dalla presenza di stagni costieri
con acqua salmastra, da residui di bosco e da piccoli lembi di pineta. Nella sua
parte più interna è ancora oggi praticato l'allevamento del bestiame brado (cavalli
e bovini maremmani), per opera dei "butteri.