Le Colline Metallifere rappresentano da sempre
uno scrigno di risorse preziose. La storia del Castello di Cugnano Gli Etruschi
conoscevano molto bene questa zona e vi si insediarono proprio per la sua ricchezza
di minerali. Durante questo periodo si sviluppò in questo territorio un'importante
attività estrattiva di rame, (argento, stagno, piombo e in seguito anche di ferro),
che arricchì molte famiglie etrusche e portò al decollo centri urbani come Vetulonia
e Populonia. La corsa ai metalli continuò anche in epoca romana e medioevale,
fino ad arrivare ai giorni nostri. Il castello di Cugnano è un esempio emblematico
di castello minerario, visto che la nascita e la prosecuzione della vita sociale
di questo castello erano legate indissolubilmente alla necessità di presisio e
di sfruttamento delle risorse metallifere. Il castello si trova a circa 4 Km a
Sud-Est di Monterotondo Marittimo, sulle pendici del Poggio Trifonti ed è stato
classificato differentemente in varie epoche, "miniera" per gli etruschi, "villa"
per i romani , "castello nel medioevo"e infine "bandita".
Il Castello di
Cugnano, sito archeologico di grande rilevanza nei dintorni di Monterotondo Marittimo,
riveste un ruolo fondamentale nella storia del territorio delle Colline Metallifere.
Cugnano è stato classificato diversamente durante le varie epoche storiche: "Miniera"
dagli Etruschi, "Villa" dai Romani, "Castello" in epoca medioevale e infine "Bandita".
Cugnano è un toponimo di origine latina. Tra l'80 e il 50 a.C., il Console Giulio
Cesare incaricò il propretore Q. Orca Valerio di assegnare le terre conquistate
ad ogni centuria di veterani, estratti a sorte con diritto ereditario.Nacquero
così gli abitati di Libbiano, Bruciano, Lustignano e Cugnano, rispettivamente
dai nomi dei veterani Livius, Aprusius, Listenius e Aconianus.
Quanto alla
nascita della miniera, si deve tenere in considerazione l'importanza centrale
del rinvenimento di un rudimentale lingotto di rame attribuito all'età del bronzo
(XXIII-IX secolo a.C.) che testimonia in maniera inconfutabile la sua attività
in epoca etrusca.
L'insediamento di epoca medioevale rappresenta invece
un esempio emblematico di Castello Minerario, nato per la necessità di presidiare
e sfruttare le risorse metallifere del territorio e abbandonato contemporaneamente
al venir meno degli interessi economici legati all'attività estrattiva del rame
e dell'argento.
Il primo riferimento storico di epoca medioevale riguardo
all'abitato di Cugnano, compare nel Regestum Volterranum n. 45, relativamente
ad un atto del Giugno 969 d.C., in cui i fratelli Giovanni e Willerado del Fu
Everardo sono indicati come i possessori della "...villa de Cugnano".
Nel
1158 il Castello di Cugnano appartiene ai Conti Aldobrandeschi, famiglia lucchese
di provenienza episcopale, che aveva sottomesso gran parte delle Marittime per
sfruttare le risorse minerarie della zona.
Nel 1261 Fece Aldobrandeschi, figlio
di Angilieri, dona al Comune di Siena la metà della miniera d'argento in suo possesso,
scatenando la durissima reazione dei Conti Pannocchieschi, signori dell'adiacente
Castello di Rocchette. Questi, avvertita la pesante espansione senese nel loro
territorio, tentano di salvaguardare i propri interessi e incendiano il Castello
prendendone subito possesso.
Nel 1301 il Comune di Massa diventa proprietario
delle ramiere e delle argentiere di Cugnano.
Dal 1335 il Castello di Cugnano
segue le alterne vicende del Comune di Massa e viene progressivamente abbandonato.
Dal XV secolo le notizie relative a Cugnano riportano il nome di Bandita, termine
che identifica un territorio di competenza abbandonato e annesso, di diritto o
di fatto, ad un'altra comunità. All'epoca il territorio di Cugnano veniva utilizzato
come pascolo in affitto.
Il resoconto di una visita pastorale nell'abitato
nel gennaio del 1414, riporta la notizia dell'esistenza di una chiesa ancora attiva.
Trent'anni dopo invece, leggendo un altro resoconto di una visita pastorale, si
apprende che la chiesa è distrutta e che l'abitato di Cugnano è completamente
disabitato (totaliter destructa est, et in loco deserto et disabitato").
Gli Scavi dell'Università di Siena a Cugnano
Nell'autunno 2003 si è svolta
la prima campagna di scavi nel castello minerario di Cugnano, organizzata dall'Università
degli Studi di Siena in collaborazione con l'Universidad del Pais Vasco. Questo
intervento rientra nelle attività che l'Università di Siena svolge da anni per
lo studio delle dinamiche insediative del territorio massetano attraverso analisi
di superficie, interventi di scavo di insediamenti fortificati e mappature delle
aree minerarie. Anche quest'anno l'Università di Siena organizza una campagna
di scavi nel Castello di Cugnano sotto la direzione di Riccardo Francovich e Juan
Antonio Quiròs Castillo. La campagna avrà luogo dal 12 settembre al 28 ottobre
del 2005.
Come visitare Cugnano
E' possibile visitare il castello
di Cugnano in maniera autonoma durante tutto l'anno.Si può consultare il sito
della Comunità Montana: www.cm-collinemetallifere.it e cercare l'itinerario del
percorso trekking n. 20. Per prenotare una visita guidata o informarsi sulla prossima
data di un tour organizzato al Castello, si può telefonare o spedire una e-mail
all'Ufficio della Porta del Parco di Monterotondo Marittimo.