MONTORGIALI
Piccolo borgo costituito da un Castello di cui si hanno notizie fin dal XII secolo.
Fino alla fine del Trecento fu sotto il dominio di una famiglia locale, forse
legata ai conti Aldobrandeschi, per poi passare sotto Siena, che acquisì Montorgiali
e Cotone. Ad Aprile si tengono i festeggiamenti
in onore di San Giorgio, il Santo Protettore del paese, intorno al quale è fiorita
una leggenda paesana. Si racconta che un valoroso condottiero cristiano,
Giorgio, trovasse rifugio con alcuni guerrieri a Montorgiali: accolto con calore
dagli abitanti, fu nominato loro capo, ma un giorno Giorgio scomparve per essere
accolto in cielo tra i santi. Molti anni dopo, un enorme e feroce drago si aggirava
tra i Castelli di Montorgiali, Montepò e Cotone, assetato del sangue di bambini
e giovani donne. Gli abitanti si rinchiudevano nelle loro case appena il drago
si avvicinava, spaventati dalla ferocia e dal cattivo odore che emanava; nessuno
osava uscire dal proprio rifugio fino a quando il fetore non si era allontanato.
Più volte giovani audaci e coraggiosi, mossi dall'amore e dalla pietà per le giovani
fanciulle, s'avventurarono nel bosco con l'intento di uccidere il mostro, ma mai
nessuno fece ritorno. La sera del 23 Aprile di un anno sconosciuto, gli abitanti
del Paese, chiusi nel loro rifugio casalingo, furono attratti dallo scalpitio
di un cavallo che portava con se un giovane cavaliere. Subito riconobbero in lui
il loro capo, San Giorgio. Poi, piano piano, lo scalpitio si fece sempre più lontano:
il cavaliere si era allontanato verso le colline portandosi via con sé il terribile
fetore del drago. Gli abitanti, incuriositi, seguirono le orme del cavallo, oltrepassarono
la fonte del drago dove il mostro era solito dissetarsi, fino a quando, giunti
in cima alla collina, scorsero disteso a terra in un lago di sangue il drago ormai
morto. Il popolo capì che San Giorgio li aveva liberati dal drago e per onorarlo,
nel luogo del trionfo fu costruita una chiesa nella quale, su un umile altare,
si erge una statua a grandezza naturale raffigurante il Santo a cavallo.
Da quell'anno a Montorgiali si celebra una festa dedicata al Santo protettore,
e si ricorda il coraggio e il valore del condottiero effettuando una cavalcata
che si svolge con ogni tempo, anche se infuria la tempesta, perché, come tutti
sanno, se questa non avesse luogo: San Giorgio non potrebbe riposare e i paesani
lo sentirebbero passare e ripassare, inquieto, per le vie del paese fino all'alba.
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