317 metri s.l.m. - 1810 abitanti.
Piccolo, isolato e antichissimo borgo
medioevale, posto su un colle che domina il torrente Crevole, cinto da mura del
XII secolo: la costruzione recente di una fila di case non ha toccato il nucleo
originario.
Il Medioevo è onnipresente nelle chiese e nei palazzi,
anche se rimaneggiati in epoche successive, ma ugualmente forte è il richiamo
alla civiltà etrusca. Fin dall'antichità, la fama di questo affascinante borgo
collinare, è stata legata alla sua posizione geografica, ottima dal punto di vista
strategico (è a 20 chilometri a sud di Siena e vicino ai confini con Lazio e Umbria).
Le prime tracce d'insediamenti umani in quest'area risalgono all'epoca etrusca
(VII e VI sec. a.C.) alla quale appartengono i numerosi reperti provenienti dal
celebre complesso architettonico di Poggio Civitate, situato a sud-est di Murlo.
In quest'area archeologica, varie campagne di scavi, hanno portato alla luce i
resti di due importanti edifici, l'uno orientalizzante e l'altro arcaico, oltre
ad una grande quantità di oggetti in avorio, osso, ceramica, bronzo e alabastro,
conservati nel Museo Civico Archeologico di Murlo. Il Museo è anche sede di un
importante laboratorio di archeometria ed archeologia sperimentale, molto stimato
dai ricercatori stranieri.
Nel 1151 il feudo di Murlo fu donato dal conte
Ugolino di Ranuccio Ardengheschi al vescovo Ranieri, e al vescovado senese rimase
fino alla soppressione dei feudi, avvenuta per decreto granducale nel XVIII secolo.
Per quasi due secoli il territorio di Murlo fu oggetto di aspre controversie fra
il governo di Siena ed il vescovado che si conclusero nel 1387 con il riconoscimento,
sia pure parziale, anche di una sovranità senese sul castello. Il castello è citato
fin dal 1189 nel documento con cui Papa Clemente III° lo assegna al Vescovo Bono,
ma la sua costruzione è sicuramente precedente, forse addirittura risalente ai
primi anni dopo il 1000. Fu distrutto (come molti altri nella zona) dagli Imperiali
di Carlo V° nel 1554 ma, incredibilmente, il suo particolare statuto di feudo
vescovile sopravvisse alla caduta della repubblica senese, e addirittura questi
privilegi rimasero in essere fino al 1749, quando furono aboliti dal Granduca
Leopoldo II°.
Una visita al Museo permette di ammirare lo splendido palazzo,
detto "il Palazzone" che, in epoca medioevale (sec. XI-XII), fu sede del Vescovado
di Murlo, retto dal Vescovo di Siena. A tale epoca risalgono castelli, torri,
opere fortificate, pievi ed eremi di cui è disseminato il territorio circostante.
Nei dintorni di Murlo, praticamente su ogni poggio, sono presenti i ruderi di
diversi altri castelli: Fabbrichella, Formignano, Macereto, Montepertuso, Montepescini
(il Castelvecchio di poggio castello), Valresta, Vescovado. Fra le tante, rivestono
particolare interesse storico ed artistico le località di Montespecchio, Crevole,
Montepertuso, Montepescini e Vallerano; da ricordare, inoltre, le Terme di Petriolo.
Il territorio del comune di Murlo si estende sulle Colline Metallifere, in
parte sul versante sinistro della valle del fiume Merse e in parte sul versante
destro della valle dell'Ombrone. Fin dall'età medievale le risorse del territorio
di Murlo, poco popolato, sono state legate all'agricoltura e all'utilizzo del
bosco. Oltre all'attività agricola, che oggi da vino e olio di elevata qualità,
in passato, l'economia della zona fu legata anche alle miniere di lignite, rimaste
attive fino alla metà del '900. A testimonianza di tale attività estrattiva, in
cui erano impiegati fino a trecento minatori, è stato creato un percorso didattico,
"il sentiero delle Miniere" che, seguendo l'antica ferrovia costruita lungo il
corso del torrente Crevole per trasportare il carbone fino ai luoghi di utilizzo,
illustra con poster e cartine, gli aspetti storici e naturalistici della zona.
Da segnalare a Murlo le Fiere del 31 marzo, 31 maggio, 25 agosto, 1
ottobre e 24 dicembre, ottime occasioni per svaghi ed assaggi gastronomici. A
tal proposito, merita un cenno la famosa "Festa in collina", che si celebra ogni
anno a Casciano di Murlo nella seconda metà di maggio, con mostre, gare sportive,
giochi popolari, fiera di beneficenza, concerti e balli notturni.
Una
curiosità: Murlo fu sicuramente un abitato etrusco ed ancora oggi, per colpa o
per merito dell'isolamento che ha caratterizzato queste zone, i lineamenti dei
suoi abitanti ci inducono a pensare che questi sono i più diretti discendenti
del popolo etrusco.