La nona tappa del
Giro d'Italia, in programma lunedì 22 maggio, porterà la carovana rosa da Prato
all'Abetone passando dalla valle del Serchio. Le località interessate sono Bagni
di Lucca, Fornoli, Fornaci di Barga, Campia, Castelnuovo Garfagnana, Pieve Fosciana,
il bivio di Campori da cui inizierà la lunga salita fino ai 1524 metri di San
Pellegrino in Alpe. In occasione del passaggio del Giro d'Italia la Rai, che segue
l'intera manifestazione, ha preparato una serie di servizi filmati, stile «cartolina
turistica», che uniscono alla descrizione di alcune località anche uno sguardo
al loro futuro. Per la valle del Serchio è stata scelta la zona di Vagli e, in
particolare, il lago e il paese sommerso di Fabbriche di Careggine. Il servizio
televisivo, realizzato nei giorni scorsi da Federico Monechi della sede Rai di
Firenze, sarà trasmesso lunedì mattina e consentirà di scoprire questa «Atlantide»
della Toscana, il paesino di Fabbriche di Careggine che fu sommerso dalle acque
del bacino elettrico nella seconda metà degli anni quaranta. A illustrare
la storia del paese sarà l'architetto Piero Antonio Biagioni. Il paese sommerso,
che riemerge dal lago mediamente ogni dieci anni (il sindaco di Vagli sta cercando
di ottenere un nuovo svuotamento del bacino per il prossimo anno), secondo la
tradizione venne fondato, come altri nella valle del Serchio (a cominciare da
Fornovolasco e Fabbriche di Vallico) da un gruppo di fabbri ferrai lombardi che
scelsero la Garfagnana quale sede della loro produzione di arnesi e chiodi. La
zona di Fabbriche di Careggine, che all'epoca si trovava in una conca pianeggiante
solcata dal torrente Edron, assunse notevole importanza con la realizzazione della
via Vandelli nella prima metà del settecento. Una strada che in parte sarà percorsa
dalla carovana del Giro d'Italia lunedì prossimo, nel tratto fra Castelnuovo Garfagnana
e San Pellegrino in Alpe. Ogni volta che l'Enel svuota la diga di Vagli assieme
al paesino di Fabbriche con le case di pietra arenaria torna alla luce anche un
tratto della via Vandelli, con il ponte a tre arcate che attraversa il torrente
Edron. La diga, costruita in due fasi, fra il 1941 e il 1946 con interruzione
per la guerra, e quindi rialzata da 65,5 a 90 metri nel 1952-1953, rappresenta
un motivo di attrazione turistica non soltanto negli anni in cui è visitabile
l'«Atlantide» della Garfagnana. Il grande lago artificiale dovrebbe essere valorizzato
sempre più, anche riportando in funzione il battello. Ma la diga di Vagli ha un
altro ruolo molto importante. Con la sua capacità di contenere fino a 34 miliardi
di litri d'acqua rappresenta un grande deposito idrico non soltanto per la Lucchesia
ma per l'intera Toscana. Dunque il passaggio del Giro d'Italia rappresenta per
la Valle del Serchio un'occasione importante di promozione turistica visto che
sia la «cartolina» su Fabbriche di Careggine che andrà in onda al mattino, sia
il transito della carovana rosa che andrà in onda nel pomeriggio saranno seguiti
da milioni di persone in tutta Italia. Il sindaco, Agostino Landi, è soddisfatto.
Anche se la carovana del giro non passerà dal suo paese la «cartolina televisiva»
rappresenta un motivo di grande richiamo per il turismo in un centro che lo scorso
anno fu coinvolto dalle riprese del film «Il mio west» che portarono moltissimi
turisti a vedere da vicino lo scenario di Campocatino. Il 27 e il 28 maggio
sul lago di Vagli si svolgerà anche una gara di canoa, giunta alla terza edizione,
che vedrà impegnato anche un gruppo di atleti con alcuni handicap fisici accompagnato
da don Gnocchi. E da questa estate sarà finalmente ripristinato il battello che
era affondato alcuni anni fa. Saranno dunque possibili nuove escursioni lungo
le coste in un ambiente decisamente suggestivo. Dobbiamo ricordare infine l'esposizione
permanente presso casa Abrami che rappresenta un «testamento storico» della vita
nel paese prima e dopo la costuzione della diga.
di
Luana Rossi |