Paesi
Sommersi
Info
Fabbriche
di Careggine era un paesino posto in una vallata vicino a Vagli Sotto, fondato
dai fabbri ferrai bresciani nel XIII secolo.
Il
paese fu attraversato dalla via Vandelli, un importante asse viaria tra Modena
e Massa.
Il paese
riappare ogni 10 anni per lo svuotamento del lago per permettere la manutenzione
della diga di Vagli.
La
diga di Vagli è stata costruita sul fiume Edron (o del Poggio) dal 1945 al 1954,
in località strette di Fabbriche, dove una volta sorgeva una vecchia centrale
idroelettrica, la cui energia che serviva anche ai bacini marmiferi di Arnetola
e di AcquaBianca.
nella
foto: La vecchia centrale idroelettrica sta per essere sommersa
Il
paese di Fabbriche di Careggine, come dice il suo stesso nome, si trova
nella parte del lago di Vagli appartenente al comune di Careggine.
nella
foto: cartina del bacino
DAL
SITO DELL'ENEL S.P.A.
Fabbriche
di Careggine
Il paese sommerso
Esiste una Toscana sommersa che si può ammirare di rado e per brevi
periodi: è quella che affiora dalle acque del lago di Vagli ogni volta che è svuotato
per le manutenzioni periodiche. La storia inizia nel 1946 quando, nella valle
dell'Edron, le acque hanno ricoperto l'antico paese di Fabbriche di Careggine
e si conclude nel 1953, quando anche le case del più recente insediamento di Piari
vengono sommerse e gli abitanti trasferiti nelle nuove abitazioni di Vagli. L'antico
borgo medievale di Fabbriche fa rivivere intense emozioni ad ogni nuovo appuntamento,
riuscendo a coinvolgere anche i turisti. Questo si è verificato nel 1958, nel
1974, nel 1983 e nel 1994, mentre il prossimo appuntamento è previsto oltre il
2000. Milioni di metri cubi di acqua, trattenuti per usi idroelettrici, riserva
idrica per diverse città e sicurezza per le attività di protezione civile, sono
i custodi di una civiltà, di un mondo contadino e artigiano ormai scomparso. Queste
tradizioni, che il lago protegge in un incanto perenne, vengono mostrate al pari
dei tesori più preziosi, solo nelle grandi occasioni. Quando il lago si svuota,
insieme ai turisti, agli studiosi e alla stampa, tornano anche gli abitanti della
vallata per osservare la chiesa romanica di S. Teodoro, il suo campanile, la via
Vandelli e il ponte a tre arcate che attraversa il torrente Edron.