Durante l'anno le grotte del Pozzo
della Cava e gli altri spazi (cortile compreso) sono lo scenario di alcuni eventi,
quali piccole rappresentazioni medievali, concerti, incontri, percorsi del gusto
in collaborazione con Slow Food… Senza dubbio l'evento più importante, divenuto
in pochi anni uno degli appuntamenti immancabili del Natale orvietano e salito
più di una volta alla ribalta dei media nazionali, è il Presepe nel Pozzo.
Il
Presepe nel Pozzo la Natività tra sacra rappresentazione e parco a tema
L'idea
è semplice: ricreare l'ambiente e le atmosfere della Palestina dell'anno zero
con dei personaggi animati a grandezza naturale; e per fare tutto questo si è
pensato al percorso archeologico sotterraneo del Pozzo della Cava, ricco di ritrovamenti
etruschi e medievali, riportato alla luce nemmeno venti anni fa nel quartiere
medievale di Orvieto.
Poi bisogna aggiungere una generosa dose di sana follia
di alcuni speleologi che ogni anno si prestano ad allestire una parte del presepio
sopra uno strapiombo di 36 metri, proprio all'interno del Pozzo della Cava.
Sarà
stata questa folle scelta dell'ambientazione, sarà la cura quasi maniacale della
ricostruzione storica -gli abiti, gli arredi, le musiche e gli elementi scenografici
sono rifatti in maniera quanto più possibile vicina agli originali del tempo di
Cristo- o sarà la realisticità dei personaggi realizzati con i materiali e le
tecniche degli effetti speciali teatrali e cinematografici, sta di fatto che ogni
anno è stato un successo. E ogni anno è stata una nuova sfida, con un nuovo allestimento
ed un nuovo tema conduttore, con nuove soluzioni scenografiche e nuove peripezie
degli speleologi, insomma, ogni anno una nuova "sceneggiatura", ma sempre con
un occhio attento al visitatore, che si trova fisicamente dentro al presepio,
parte integrante della scena, in un ambiente senza soluzione di continuità.
Con
una attenzione particolare al fatto che si tratta di un visitatore del duemila,
che conosce già la storia del primo Natale e ne ha già visto centinaia di rappresentazioni
differenti, un visitatore a cui suggerire nuove ipotesi o dare importanti conferme,
in un gioco filologico tra tradizione e testi sacri, tra storia e nuove strade
percorribili, sempre coscienti che a volte è più forte il fascino delle ipotesi
del piacere della certezza.
Dall'edizione 2003-2004 il presepio è ambientato
nella grande grotta a più livelli che si trova alla fine del percorso.
Ogni
anno dal 23 dicembre alla domenica dopo l'Epifania
Tema dell'edizione 2004-2005:
Béèr [il pozzo]
sintesi cosmica di cielo, terra e inferi, presente
nella tradizione ebraica di tutti i tempi come simbolo dell'abbondanza, sorgente
di vita e di insegnamento, metafora della donna feconda e della sposa, dei segreti
e della nuda verità [le motivazioni della scelta di questo tema proprio per l'edizione
2004 - 2005 saranno rese note solo all' apertura del presepio]