Girando nei Borghi Italiani

Da non perdere

Umbria Pozzo della Cava ad Orvieto


La muffola e il pilastro della torre
il forno per il terzo fuoco della ceramica a lustro e i resti di un baluardo ghibellino


Pozzo della CavaDurante gli scavi eseguiti tra il 1998 e il '99, è stata riportata alla luce una stanza con dei resti dei pilastri della casa torre di Stefano Filippeschi e, accanto a queste due enormi colonne di tufo litoide, sono stati rinvenuti, sotto il pavimento, i resti della base di una muffola, ovvero della fornace utilizzata per la terza cottura della ceramica. A differenza del forno della prima stanza (scavato nella roccia ed usato per la prima e la seconda cottura dei manufatti), questa piccola fornace era interamente costruita con mattoni e blocchi di tufo non murati, secondo lo schema del forno a riverbero di cui parla Cipriano Piccolpasso nella sua opera "I tre libri dell'Arte del Vasajo" ed in uso nel centro Italia tra il '400 ed il '500. I prodotti della terza cottura, o "terzo fuoco", erano i cosiddetti oggetti "a riverbero" o "a lustro", ossia le pregiate ceramiche rinascimentali (di cui si possono vedere alcuni frammenti) famose per l'iridescenza dei colori e la bellezza dei riflessi, paragonati a quelli dell'oro e delle pietre preziose. Uno dei frammenti visibili presenta il famoso "rosso Mastro Giorgio", dai classici riflessi rubino, starebbe a testimoniare che il famoso artista lustratore itinerante (naturalizzato Eugubino), venne assoldato anche da questa fornace per la preparazione di almeno una cottura a terzo fuoco. Non va dimenticato che si tratta della prima ed unica muffola ritrovata finora in Umbria, e la sua riscoperta ha fatto riscrivere intere pagine della storia della maiolica orvietana, contribuendo anche ad arricchirne il disciplinare.
Il grande pilastro al centro della sala della muffola è tutto quello che resta di una imponente torre medievale.
Stando alle informazioni fornite dal trattato storico "Cronica Potestatum", si tratterebbe della torre dei figli di Simone dei Filippeschi, ghibellino, braccio destro del celeberrimo capitano del popolo Neri Della Greca.
Sempre nello stesso trattato si legge che l'intera struttura venne abbattuta nel 1313, quando i Guelfi orvietani sconfissero definitivamente i Ghibellini.

collocazione: settima stanza del percorso
profondità: pianterreno
anno della scoperta: 1998
prima apertura al pubblico: 1999
nella stanza della muffola sono state predisposte quattro teche contenenti i frammenti di ceramica invetriata, maiolica arcaica, maiolica quattrocentesca e ceramica "a riverbero"




Pozzo della Cava
Presepe nel Pozzo
Fotografie
In collaborazione con:
Pozzo della Cava - Via della Cava 28 - 05018 Orvieto (TR) tel. 0763.342.373 - fax 0763.341.029
 
www.girando.it
Autore Fabio Montagnani
webmaster@girando.it
Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
Pagine viste

dal 26 ottobre 2000