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Umbria Pozzo della Cava ad Orvieto


La necropoli rupestre
mille ipotesi per ventisette secoli di trasformazioni


Pozzo della CavaLe due ultime grotte, riportate alla luce nel 2002, presentano una infinita serie di riutilizzazioni e trasformazioni che rendono difficilissimo interpretarne sia l'uso originario che le successive modifiche. Diversi archeologi hanno suggerito le ipotesi di un allevamento di animali, di una necropoli, di una enorme cisterna mai ultimata, di un insediamento abitativo, di una follonica, di una conceria e perfino di un impianto termale. Fortunatamente, però, la presenza di due nicchie con una vaschetta laterale avvalorano la tesi della necropoli rupestre; strutture praticamente identiche si trovano infatti nelle tombe più antiche di Norchia, nel Lazio, che presentano anche altre analogie con queste grotte, come i solchi orizzontali lungo le pareti e una moltitudine di fori passanti attraverso il tufo. L'eccezionalità di una tale scoperta sta nel fatto che fino a qualche anno fa non erano mai state rinvenute, nel nostro territorio, sepolture risalenti al primo periodo di permanenza degli Etruschi ad Orvieto.

collocazione: ottava e nona grotta del percorso
profondità: pianterreno
anno della scoperta: 2002
prima apertura al pubblico: 2003




Pozzo della Cava
Presepe nel Pozzo
Fotografie
In collaborazione con:
Pozzo della Cava - Via della Cava 28 - 05018 Orvieto (TR) tel. 0763.342.373 - fax 0763.341.029
 
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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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dal 26 ottobre 2000