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RICORDO DI OSCAR FERRETTI

 


Con la scomparsa di Oscar Ferretti, avvenuta a Follonica il 27 settembre scorso all'età di 87 ani, dopo una lunga e tribolata degenza presso l'ospedale di Massa Marittima, Montepescali ha perduto uno dei suoi cittadini di maggior spicco.
Era nato il 6 gennaio 1914, il giorno in cui si festeggia la Befana, una data che sembrava augurale. Ed invece, ancora piccolissimo, rimase orfano di entrambi i genitori: il padre cadde al fronte nella battaglia della Bainsizza, e la madre fu colpita da quella spaventosa epidemia che fu chiamata la "spagnola" perché proveniente dalla penisola iberica, che mietè tante vittime in tutta l'Europa al termine della prima guerra mondiale.
Fu la nonna materna, l'affettuosa Benegilde (che in realtà si chiamava Ermenegilde Dondoli in Straccali) a prendersi cura del nipotino dall'adolescenza alla maturità fino al giorno delle sue nozze con Renata Pasquini celebrate il 17 settembre 1938 nella chiesa di San Niccolò.
Appena il tempo di iniziare la nuova fase della sua vita coniugale, che fu subito interrotta con la chiamata alle armi per la ormai imminente guerra del 1940-45. Combattente in Africa settentrionale, dove fu insignito di due croci al merito e, caduto prigioniero delle truppe inglesi, fu uno tra gli ultimi a rimettere piede a Montepescali.
Operaio con la locale cooperativa, si dedicò allo studio dei problemi sindacali e fu reclutato dalla Camera del Lavoro con l'incarico di organizzare il settore bracciantile ed inviato a dirigere quell'importante categoria di lavoratori nel comune di Cinigiano, dove nel 1951 venne eletto consigliere comunale e quindi sindaco su designazione del partito socialista al quale apparteneva.
Ed in luoghi come l'entroterra grossetano dove il campanilismo è anche ai nostri giorni predominante, seppe farsi apprezzare dalla cittadinanza per le sue iniziative.
Esaurita l'esperienza di sindacalista ed amministratore, fece ritorno con la sua famiglia a Montepescali diventando dipendente del Ministero della Difesa, lavorando al deposito di Versegge fino al raggiungimento dell'età pensionabile.
Colpito da più di un anno da una malattia incurabile, sopportata con indicibili sofferenze, Oscar Ferretti è deceduto lasciando nella sua famiglia e in quanti lo conoscevano e lo stimavano un vuoto incolmabile.
Bruno C.

Ndr. Perdiamo un bellissimo personaggio di Montepescali, un attento lettore di questa rivista, alla quale non mancava di fare appunti e suggerimenti. La redazione de "La Sentinella" e l'estensore, porgono a Renata, a Sergio e agli altri famigliari le loro condoglianze.

9 novembre 1991 9 novembre 2001

ENZO CAPPUCCINI (il Tacco)

Enzo... (Tacco),
il tuo ricordo è sempre vivo come una macchia indelebile nella "mia" e nella "nostra vita"...
Per quanto il "vivere" di oggigiorno sia frenetico e quasi inesistente, diventa praticamente impossibile affrontare queste giornate senza che il ricordo riaffiori...
Come quando mi venivi a trovare in bici, la sera, aiutandomi a potare l'acacia, dicendo di farla come piaceva noi, e dicendomi di mandare a quel paese tutti quelli che non erano d'accordo.
Ho mantenuto la promessa, non è ancora finita, forse non è venuta rotonda come si voleva, ma è lì, testimone del nostro lavoro!
Alessandro Salvadori

Come abbiamo più volte scritto, la storia di Braccagni è quella che stiamo vivendo ed è fatta di tanti piccoli/grandi personaggi. Uno di questi ancora particolarmente caro nella memoria e nel cuore è senz'altro Enzo Cappuccini, per tutti il "Tacco".
Non vogliamo dilungarci sui ricordi che ci legano a lui: dal suo podere alla Cantina, Dalla Sezione al campo sportivo, la sua presenza era ovunque ed era una presenza rassicurante, che infondeva buonumore.
Così la politica, il calcio, passioni vissute intensamente, diventano oggetto di accanite discussioni, al termine delle quali il Tacco con un sorriso (o un'imprecazione) scacciava qualsiasi possibile ombra, e l'amicizia maturava ancora di più.
Piccole/immense persone vissute in uno spicchio di mondo chiamato Braccagni, delle quali essere fieri

 



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