Museo Archeologico e d'Arte della Maremma e Museo d'Arte
Sacra della Diocesi di Grosseto L'istituzione del
"Museo Archeologico e d'Arte della Maremma" risale alla donazione a favore della
città della biblioteca e della collezione privata del canonico G. B. Chelli avvenuta
nel 1865. Nonostante alluvioni e bombardamenti che ne hanno segnato
negativamente la storia, il Museo è oggi uno fra i più ricchi e documentati della
Toscana. L'attuale sistemazione lo vede diviso in varie sezioni
espositive articolate sui tre piani del palazzo. Il piano terreno ospita una serie
di materiali preistorici e protostorici provenienti da tutto il territorio maremmano;
vi sono esposti strumenti litici, ceramiche, un importante corredo di bronzi provenienti
dall'Isola del Giglio e una sezione particolarmente ampia dedicata a Roselle,
il maggiore centro archeologico grossetano. Il primo piano è suddiviso per zone topografiche ed
espone materiali, d'età etrusca e romana, provenienti dai numerosi siti archeologici
maremmani; di notevole interesse in questa sezione, una collezione di ceramiche
arcaiche del territorio di Vulci (buccheri, vasi corinzi, etruschi, attici, ecc.). Il secondo piano, che ospita l'ex Museo Diocesano, è
costituito da una pinacoteca, con opere di scuola senese e fiorentina dal XIII°
secolo in poi, da una raccolta di statue lignee ed arredi sacri e da una raccolta
di ceramiche medievali provenienti in gran parte dagli scavi effettuati nella
Fortezza di Grosseto. |