Il vasto pianoro ove sorge la Fortezza Medicea, oltre a reperti
archeologici, tra i quali "la Cisterna", un enorme deposito d'acqua
d'epoca romana, ospita un bellissimo parco che invita sia a salubri
passeggiate, sia a rilassanti ozi sul magnifico prato verde.
Questo è il punto più alto del colle volterrano, pertanto è
in grado di offrire un panorama che non è facile descrivere. Da qui si vedono
i tetti della città ma, soprattutto, con un colpo d'occhio, si ha la possibilità
di ammirare una buona parte della Toscana. La vista spazia dalle Apuane all'Amiata,
ad ovest, e dalle Apuane al Pratomagno, ad est. Delle Apuane si vedono le cime,
nell'inverno brillanti per la neve e, quando la trasparenza dell'aria della notte
lo permette, anche le luci della città di La Spezia; scendendo con lo sguardo,
all'orizzonte, ad ovest, si vede il mare, ove si scorge benissimo l'isola d'Elba
e, nelle notti particolarmente chiare, si possono vedere le luci della città di
Bastia, in Corsica. Più vicino, di fronte ai nostri occhi, abbiamo la Val di Cecina,
con le sue colline verdeggianti perché ricoperte dalla macchia mediterranea, o
abbaglianti per il riflesso dell'argilla biancastra affiorante dall'Era Pliocenica.
Stupendo il paesaggio nelle mattinate di primavera, quando un impenetrabile manto
di nebbia si stende in basso, nella valle, mentre in alto risplende il sole, in
un cielo di un azzurro brillante, e dalla coltre di nebbia, bianchissima, compatta,
simile ad uno strato di panna montata gettata lì da un pasticcere impazzito, spuntano
qua e là le cime delle colline illuminate dal sole. In questi momenti l'animo
si fa leggero, l'immensità e la bellezza della natura sovrastano tutti gli altri
pensieri e non si può che compiacersi di avere avuto la fortuna di trovarsi in
un posto così, al momento giusto.
Un poco più a sud, si scorgono le Colline
Metallifere, con gli enormi pennacchi di fumo bianco che escono dalle imponenti
torri di raffreddamento dei soffioni boraciferi di Larderello; è il vapore acqueo
che esce dalle torri, dopo aver raffreddato il gas naturale scaturito dal sottosuolo.
Ancora più a sud: ecco il Monte Amiata, con la Croce di ferro posta sulla sua
vetta, che centinaia di lampadine illuminano nella notte.
Dall'altra parte,
ad est, lo sguardo segue l'andamento di tutto l'Appennino, dalle Apuane, fino
ai monti del Pratomagno, con tutto il susseguirsi di colline verdeggianti e di
campi coltivati. E' veramente uno spettacolo da non perdere, e per di più: gratis,
offre la natura.