RAPPRESENTAZIONI MEDIOEVALI NELLA
ANTICA CONTEA DI
BRACCIO FORTEBRACCIO
MONTONE 13-20 AGOSTO 2006
Conferenza Stampa GIOVEDI 10 AGOSTO 2006 - ORE 10.30 Perugia, Sala Fiume (Palazzo
Donini) sede del Consiglio Regionale dell'Umbria
Montone
Ogni qualvolta si nomina Montone è ormai di rito attendersi la domanda
su dove si trovi questo posto e per molti aspetti, il fatto che sia ancora un
paese che conserva un ‘anonimato’, è una delle caratteristiche che lo rende così
particolare. Una volta giunti qui, infatti, è difficile non innamorarsene: edificato
sulla parte più alta di un colle che domina la confluenza dei fiumi Tevere e Carpina,
Montone è un piccolo borgo medioevale, perfettamente conservato ed immutato nei
secoli. Possenti mura circondano l’abitato, vie strette e tortuose si snodano
e si alternano alle ampie scalinate che percorrono il centro, e che dire delle
imponenti torri campanarie e della magnifica Rocca di Braccio, i cui resti sapientemente
restaurati, a seguito della distruzione compiuta da Papa Sisto IV nel 1478, ci
forniscono l’idea della sua importanza.
Le origini di Montone risalgono al
X sec., o almeno è solo da questo momento che si hanno notizie certe della sua
esistenza. Già nel 1121 il borgo fortificato, seppur sotto il diretto controllo
di Perugia, aveva la possibilità di darsi degli statuti e di amministrare la cosa
pubblica attraverso i propri maggiorenti. Le vicende di Montone seguono passo
passo l’alterna sorte della famiglia Fortebracci e nel XV sec. la città raggiunge
il suo massimo lustro, grazie alla figura di Braccio da Montone, grande capitano
di ventura, famoso per le sue abilità di stratega e per la sua spregiudicatezza
politica E’ il 28 agosto 1414 il giorno in cui Montone viene elevato a contea
e Braccio ne riceve l’investitura, per lui e per i suoi discendenti, da quel Giovanni
XXIII considerato antipapa. Braccio da Montone è da ritenersi il protagonista
di uno dei più audaci tentativi di creare, all’interno dell’Italia Centrale, uno
stato indipendente dal potere dello Stato Pontificio.
Dieci anni dopo l’investitura
di Braccio, Martino V, Papa riconosciuto da tutti come legittimo, ripete l’investitura
a favore di Carlo, figlio di Braccio il quale muore nel 1424 nella battaglia dell’Aquila.
L’avventurosa parabola di questo condottiero è stata per il piccolo abitato di
Montone fonte di intensa produzione artistica grazie anche alle capacità con cui
Braccio è riuscito ad intrecciare rapporti rilevanti con importanti nomi del tempo:
numerosi sono stati gli artisti che hanno realizzato opere per questo piccolo
paese (Fioravante Fioravanti, architetto bolognese, per la progettazione della
Rocca, Antonio Alberti, pittore ferrarese, per decorare le case di Braccio e molti
altri ancora).
Della Rocca che come abbiamo detto venne distrutta nel 1477
per volere dell’allora Papa Sisto IV, si conserva l’immagine nel gonfalone che
Bartolomeo Caporali dipinse nel 1482 per la chiesa di San Francesco, e che oggi
è conservato nella pinacoteca attigua alla chiesa. E’ infatti Montone, uno dei
rari casi in cui il museo trova posto in un insediamento francescano. La chiesa
restaurata con cura, ospita quanto resta degli originari arredi, mentre gli spazi
conventuali sono stati dedicati all’esposizione di opere e alle attività museali.
Ma torniamo alla storia, che ci permetterà di capire l’importanza che ha per i
Montonesi la tanto decantata S.Spina e la Rievocazione storica ad essa legata:
una tra le migliori iniziative di cui il paese dispone.
Nel 1473, Carlo Fortebracci,
seguendo le orme del padre, combatte al servizio della Serenissima Repubblica
di Venezia e valorosamente riesce a ricacciare i Turchi in mare, ricevendo in
dono una Spina della corona di Nostro Signore Gesù Cristo. Carlo invia a Montone
la preziosa reliquia e decreta di Essa la festa il Lunedì dell’Angelo. La leggenda
narra che all’arrivo al Castello del primo drappello di soldati, le campane della
città cominciassero a suonare da sole. La venerazione della Spina è stata sempre
molto fervida e nel 1635, Essa è stata esposta in un antico reliquiario d’argento,
finemente cesellato mentre nel 1638 ne è stata disposta una seconda Ostensione
la penultima domenica di agosto di ogni anno.
Ancora oggi, la Santa Spina,
attira un gran numero di persone che decidono di immergersi in un’atmosfera che
ha dell’irreale: la settimana che precede la penultima domenica d’agosto, infatti,
è tutta dedicata a Lei.
In occasione della festa, Montone celebra gli antichi
fasti nella Contea dei Fortebracci: i Rioni in cui si divide il paese gareggiano
con bandi di sfida, rappresentazioni medioevali e si cimentano nel tiro con l’arco,
per aggiudicarsi il Palio ed eleggere la propria Castellana (Margherita Malatesta,
moglie del Conte Carlo). Non è facile far comprendere a parole quello che significa
questa settimana per i montonesi, la storia che si respira, il paese che diventa
un teatro naturale, la carica agonistica che caratterizza i rionali e l’allegria
che trasuda dalle taverne sempre pronte ad offrire un gustoso piatto caldo e un
buon bicchiere di vino. In tutto questo non si può non tenere in considerazione
la tanta fatica dei volontari che nel corso degli anni sono riusciti a far ottenere
a questa festa un livello qualitativo notevole: la DONAZIONE DELLA SANTA SPINA
, è infatti tra i fondatori dell’Associazione Manifestazioni storiche dell’Umbria
nata nel 2001 e il continuo confronto con realtà, per molti aspetti, più grandi
della nostra è senz’altro motivo di orgoglio e di stimolo costante. Questa crescita
comporta un aiuto e un impegno sempre maggiori da parte di tutti coloro che vi
partecipano e di fondamentale importanza sono la collaborazione e l’unanimità
di intenti. Vale la pena visitare il nostro borgo in questa settimana: il castello
Arietano rivive gli antichi splendori in un’atmosfera fiabesca, si anima di notte
della vita quattrocentesca…e il tempo sembra non essere mai trascorso…
Mirco
Rinaldi Assessore cultura Montone
Montone è inserito a pieno titolo
nella guida internazionale dei Borghi più belli d'Italia.
Si ripete il
rituale antico delle gesta eroiche di Braccio Da Montone...è inebriante l'aria
che si respira tra le mura fortificate di questo splendido borgo medievale...tra
armigeri, dame, condottieri, sfide, suoni e colori che si perdono nella memoria
del tempo...ogni anno il ripetersi di un evento mai uguale...ci si sente trasportati
a ritroso tra le pagine di storia più accalorate che hanno fatto dell'Italia un
luogo unico al Mondo...tutto il borgo muta il vivere frenetico del nostro tempo
per tornare alla quiete delle eroiche origini...in questa festa gli antenati riaffiorano
alla memoria ed ogni paesano fa la sua parte...ci si sentirà immersi in un clima
che coinvolgerà ognuno di noi... Pierluigi Monsignori
INFORMAZIONI
UTILI 13-20 Agosto 2006
RAPPRESENTAZIONI MEDIOEVALI NELLA ANTICA CONTEA DI
BRACCIO FORTEBRACCIO
a Cura della ProLoco Montonese
Comune di Montone
PG Pro Loco Montone: - www.montone.info
Informazioni su Montone Comune: 075.9307019 / 075.9306417 - www.montone.net