- ANGHIARI
- La città è famosa per il paesaggio toscano, alcune
pregevoli architetture cinquecentesche e una battaglia su cui gli storici non
sono tutti concordi nellattribuirle una certa grandezza, ma che comunque
è legata ai nomi del gonfaloniere Francesco Soderini, Machiavelli e Leonardo ed
è stata ampiamente "raccontata" da cronisti e scrittori.
- Machiavelli e Leonardo, i più noti personaggi
di questa storia erano uniti dal lavoro per lo stesso committente, quel Cesare
Borgia di cui il primo era ingegnere militare e il secondo attento ammiratore.
- Anghiari è situata in unarea che la
vede al centro di numerose città darte frequentate da turisti nazionali
e stranieri perché in esse sono conservate una o più opere importanti (chiese,
affreschi, sculture, quadri, musei, centri storici
).
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- L'INIZIATIVA
DEL COMUNE DI ANGHIARI
- Nel 2000 il Comune di Anghiari ha deciso
di ricordare lo storico avvenimento, inaugurando
un appuntamento annuale festivo e offrendo alla città uno spazio che virtualmente
racconti l'evento che fa ormai parte della storia e dell'identità del luogo.
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- LA
BATTAGLIA DI ANGHIARI
- Prima viene la battaglia e poi le cronache.
Ma Anghiari non viene mai associata direttamente al fatto d'armi, ma a Leonardo,
a quell'opera commissionata, forse pure dipinta, ma sicuramente non portata a
termine. Un'opera su cui si è costruita una leggenda.
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- IL
FANTASMA DI UNOPERA
- Lopera fantasma ha un nome e una nobile
storia. Ed è celebre non solo perché di Leonardo, ma soprattutto perché
scomparsa. Non finita e piena di misteri. Non finita perché si è autodistrutta
o per il precipitoso abbandono di Firenze da parte dell'Autore
- Unopera scomparsa eccita la fantasia:
qualcuno spera sempre di poterla ritrovare.
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- LA
LEGGENDA DANGHIARI
- Della battaglia esistono cronache, racconti, testimonianze
anche pittoriche (la tavola di Dublino). Dell'opera di Leonardo ci restano i bozzetti
di alcune scene. Cavalli. Tanti cavalli e schizzi. Schizzi che si trovano sparsi
tra Windsor (Gran Bretagna) e la Biblioteca Nazionale di Madrid (Spagna). Del
cartone su cui iniziò a dipingere la battaglia, prima di trasferirla sulla parete
di Palazzo Vecchio messagli a disposizione dal Soderini,
si è invece persa negli anni ogni traccia.
- La storia dellopera è una storia dimprevisti.
- Il venerdì alla ora una del mezzodì cominciai
a dipingere nel Palazzo. E appena appoggiai il pennello, il tempo peggiorò e presero
a suonare le campane, chiamando gli uomini al lavoro. Il cartone si ruppe, lacqua
si sparse fuori dalla brocca spaccata e di colpo si mise a piovere a scrosci continuando
fino al tramonto e il giorno era come la notte.
- Il
cartone, una volta ultimato, venne esposto per diversi giorni perché i cittadini
potessero ammirarlo e giudicarlo.
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- 1505
- Non è solo lanno della guerra dei contadini
in Europa. Il 28 gennaio 1505, Leonardo e i suoi
assistenti cominciarono a montare le impalcature, preparare le diverse
miscele e, soprattutto, la parete.
- Si racconta che, giunta lestate, la
pittura a muro fosse ormai terminata. Mancava soltanto la verniciatura protettiva.
A quel punto, secondo la legenda, Leonardo si ricordò di una pagina di Plinio
e pensò di asciugare la parete accendendo un grande fuoco nella sala, per riscaldare
laria. In questo modo, pensava, le pareti si sarebbero asciugate più in
fretta grazie allevaporazione delle sostanze liquide contenute nei materiali
usati. Ma, quando la parte inferiore dellaffresco era ormai asciutta, quella
superiore iniziò a liquefarsi e i cavalli e i guerrieri pure. E lopera sparì
in un rivolo di colori. Fin qui la leggenda.
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- LE
OPERE: LA RICOSTRUZIONE DI VITTORIA CHIERICI
- Come è andata realmente la storia? Il cartone
di cui si è persa traccia è stato fortunatamente più volte ricopiato. E si conservano
alcune riproduzioni che ci danno unidea almeno della parte centrale della
battaglia, il cosiddetto episodio del combattimento per lo stendardo.
Una copia è conservata nella casa Horn di Firenze, unaltra al Louvre. Questultima
è stata eseguita dal fiammingo Peter Paul Rubens durante un giovanile viaggio
in Italia.
- Il lavoro di ricostruzione di Vittoria Chierici
parte da queste tracce. Lartista (School of Visual Arts, New York) ha ricevuto
una formazione di storica dellarte in Italia (Università di Bologna, laureata
con Paolo Fossati) e negli Stati Uniti (Columbia University, New York) e, nonostante
i suoi interessi siano rivolti in particolare allarte moderna e contemporanea,
ha sempre dedicato molta attenzione allopera di Leonardo riconoscendogli
una spiccata modernità.
- Della Battaglia di Anghiari, come
abbiamo già detto, esistono diversi schizzi di particolari e alcune copie a Firenze
e al Louvre (questultima dipinta da Rubens durante un giovanile viaggio
in Italia), che però non restituiscono lopera nella sua completezza. La
parte più copiata è quella centrale (supposta tale) della pittura
a muro, il cosiddetto combattimento per lo stendardo.
- Grazie a unattenta analisi dei diversi
episodi dellopera schizzati da Leonardo, uno studio delle copie
conservate e delle fonti scritte (cronache e descrizioni), lartista è arrivata
a stabilire una sua particolare ricostruzione dellopera fantasma. Ogni ricostruzione
è uninterpretazione perché implica una disposizione nello spazio dei frammenti
visivi disponibili. Lartista non tradisce le intenzioni di Leonardo e lopera
ritrovata sarà una sorpresa, come lo è ogni opera darte.
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- PERCHE
IL PROGETTO LEONARDO SCOMPARSO?
- "Leonardo scomparso" non è l'unico programma
del Progetto Anghiari promosso dal Comune, ma è senz'altro quello più impegnativo
e stabile.
- Come spesso accade, La battaglia di Anghiari
è ormai una leggenda. Come lo sono altre opere scomparse delleccentrico
Maestro, che sul più bello si stancava del progetto al quale stava lavorando per
rivolgere i propri interessi altrove.
- Il programma Leonardo scomparso costituisce
la messa a punto di un motore in grado di alimentare una leggenda.
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- QUANDO
UN DIPINTO INESISTENTE, FINISCE PER ESISTERE
- Quale
potrà essere la sorpresa del pubblico che segue gli itinerari turistico-culturali
dellalta valle tiberina nel trovarsi di fronte a un mito?
- Dedicare uno spazio permanente allopera
di Leonardo ricostruita e alla documentazione della sua storia è un
efficace mezzo per intercettare il flusso turistico della zona e per inserirsi
in un collaudato circuito turistico.
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- LE
OPERE: IL CD-Rom
- Da una parte lopera ricostruita,
collocata in un luogo storico, un edificio antico. Dallaltra, il percorso
seguito per la ricostruzione.
- Una detective story sullopera scomparsa.
Il CD-Rom può avere un duplice uso:
-
si può vedere, mediante delle postazioni collocate nello spazio che ospita
lopera;
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si può vendere ai visitatori.
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- LE
OPERE: IL PERCORSO
- Nella sala che ospita le postazioni per
i CD, sarà allestita una esposizione che documenta il percorso ricostruttivo
della Battaglia di Anghiari. Il visitatore potrà seguire passo per
passo, ingrandimento per ingrandimento, come in un film la collocazione possibile
dei diversi frammenti nello spazio, fino ad arrivare allipotesi
suggerita da Vittoria Chierici.
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- LE
OPERE: IL LIBRO-CATALOGO
- Unulteriore aggiunta può essere rappresentata
dal libro catalogo sullopera.
- Il libro raccoglierà i documenti (in particolare
quelli iconografici) e la letteratura relativa allopera con contributi originali
dellartista e di storici dellarte italiani e inglesi .
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- LE
OPERE: IL PLASTICO
- Nello
spazio permanente troverà posto il plastico della Battaglia di Anghiari, realizzato
alcuni anni fa e mai più esposto.
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