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PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA E CAMPIGNA
Immense foreste dai limpidi torrenti e suggestivi monasteri, oasi di tranquillità

Consigli pratici
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna è nato nel 1990 e si estende per circa 36.000 ettari, divisi quasi a metà tra Toscana ed Emilia Romagna, a cavallo del crinale appenninico.
Il Parco è dotato di numerose strade di accesso: dall'autostrada A1 si prendono l'uscita di Firenze sud per l'Alto Mugello, oppure le uscite di Incisa Valdarno ed Arezzo per il casentino, dall'autostrada A14 si esce a Faenza per Tredozio, oppure a Forlì per Portico-San Benedetto, Premilcuore e Santa Sofia od ancora si imbocca l'uscita di Cesena 
per Bagno di Romagna; dalla superstrada E45 si esce a Pieve S. Stefano per il Casentino. L'accesso al parco è libero ad eccezione delle riserve naturali integrali di Sasso Fratino e La Pietra alle quali si accede solo per motivi di studio con apposita autorizzazione del Corpo Forestale dello Stato.
L'Ente Parco ha creato due Uffici informazioni e numerosi Centri di visita presso i quali si ricevono indicazioni utili in merito alla conoscenza dell'area, alla sentieristica ad alla ricettività turistica. L'Ente Parco propone anche soggiorni, abbinati ad attività e programmi di studio e di ricerca, escursioni, ecc. L'area è una meta di turismo molto nota ed i paesi sono dotati di numerose strutture ricettive; di particolare suggestione è la possibilità di alloggiare presso le foresterie del Monastero di Camaldoli e del Santuario di La Verna.
Il Parco è percorso da strade forestali e da sentieri ben segnati di tutte le lunghezze e i gradi di difficoltà, adatti per escursioni a piedi, cavallo e mountain bike.
 
Alcuni itinerari
Tra gli itinerari più noti che consentono una approfondita conoscenza delle bellezze naturali del parco, ricordiamo: il sentiero 191 che, partendo da S. Benedetto in Alpe, porta alla suggestiva cascata dell'Acquacheta ed alla piana dei Romiti attraversando prati e faggete; i sentieri 313  e 311 che salgono da Casa di Val  della Torre a Premilcuore, sino al Monte Arsiccio ed al Monte Tiravento (si può prendere anche la mulattiera che parte da Corniolo), per poi passare per Ca' Merli fino a raggiungere il Monte Rabbi. Da Campigna (ma anche da altre località) parte un sentiero che porta sino al Monte Falco ed al Monte Falterona, dal quale si possono raggiungere le sorgenti dell'Arno o il Passo della Calla. Da Passo Fangacci si può partire per arrivare sino al Monte Penna ed alla magnifica Foresta della Lama imboccando sentieri e strade forestali.
Due brevi itinerari naturalistici, consigliabili a tutti, attraversano boschi maestosi ed ambienti di grande bellezza: il primo parte dal Monastero di Camaldoli, passa per il rifugio Catozzo e porta fino all'Eremo  di Camaldoli; l'atro inizia dal Santuario della Verna e raggiunge la cime del Monte Penna. E' possibile effettuare interessanti visite guidate rivolgendosi alle Guide Ufficiali del parco nazionale, che sono riunite in due associazioni.
A Valbonella c'è l'opportunità di visitare un bel Giardino Botanico, aperto da aprile a settembre che ospita specie rare e protette ed i principali ambienti vegetali dell'Appenino; a Badia Prataglia si può visitare un Arboreto che ospita  piante secolari di diversa provenienza.


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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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dal 26 ottobre 2000