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Compagnia Balestrieri di Pisa
La Storia
La nostra città, in particolare nel periodo medioevale, ha avuto periodi di grandezza e di gloria ed era una realtà molto temuta 'in mare ed in terra' e quindi ricca di momenti di vita comunitaria che la rendevano grande ed il cui ricordo, oggi, è una rievocazione che ricorda l'antica grandezza. Uno di questi era l'attività delle Compagnie Balestrieri. Infatti fin dal 1142 vi erano nel territorio pisano varie Compagnie di Balestrieri che avevano la consuetudine di ritrovarsi per l'addestramento nelle piazze della città anche in tempo di pace. Ciascuna di queste Compagnie aveva un proprio capitano, nominato dai reggenti della città, che aveva il compito di addestrare 'nell'uso delle armi e nei tiri' i balestrieri. In questo modo si teneva addestrato e ben preparato il forte esercito pisano che aveva proprio nei balestrieri il nucleo più importante. Era così diffusa la maestria dei balestrieri pisani e dei costruttori locali di macchine da guerra (genieri) che nel 1158 l'Imperatore Federico chiese ed ottenne da Pisa una schiera di Balestrieri e di 'genieri'. Alcune 'croniche' riferiscono di esercitazioni con la partecipazione di oltre 4.000 uomini (Ferretto 1322), numero veramente notevole ed imponente per quei tempi, anche se Pisa era nel suo massimo periodo di importanza. I vecchi quartieri, in cui era stata suddivisa la città, avevano le prorpie formazioni di balestrieri e nel 1342 andarono alla conquista di Lucca i balestrieri di solo due quartieri, unitamente ad altri volontari, ed ebbero ragione, così almeno risulta dalle cronache del tempo, su ben 3.100 cavalieri e 20.000 fanti nemici. Si tramanda, inoltre, che ogni anno e spesso più volte all'anno, si disputavano, come in altre città, i 'palii' che evidenziavano il livello di preparazione di questi volenterosi, che hanno conquistato posti di onore e di gloria, nelle pagine della storia di Pisa. Senza temer smentite possiamo affermare che proprio in Pisa si ebbero i primi raggruppamenti, da cui derivarono le Compagnie, riconosciuti ufficialmente dalle Autorità cittadine con propri regolamenti e Statuti e che fu proprio Pisa il punto di riferimento più importante per la diffusione del 'tiro alla balestra', arma potente e micidiale per quell'epoca. Basterà, infine ricordare, la battaglia di Montecatini 29 Agosto 1315, ove Uguccione della Faggiola, grazie ai balestrieri, riuscì a riportare una grande e memorabile vittoria sull'esercito fiorentino. Il tempo passa veloce e così giungiamo ai giorni nostri e nell'agosto del 1977, per opera di un gruppo di affezionati alle tradizioni risorsero i balestrieri. Nel febbraio 1978 fu eletto il primo Consiglio Direttivo e così la Compagnia iniziò il suo cammino ufficiale. Il presidente, fin dalla sua costituzione, è il gr. uff. Umberto Moschini, mentre i Maestri d'arme che si sono succeduti sono: Luciano Orsetti, Giuseppe Sbrana, Carlo Spalatri e Giancarlo Martinelli, a merito dei quali va annoverata l'ottima organizzazione tecnico-competitiva della Compagnia assicurando la preparazione dei balestrieri che si sono avvicendati sinora. Nel 1984 la Compagnia Balestrieri iniziò incontri con le Compagnie di Terra del sole ed Assisi e fu quella che prospettò e collaborò, in modo determinante, alla realizzazione di un organismo nazionale di coordinamento che fosse aperto a tutte le formazioni di balestrieri che avrebbero liberamente inviato la propria adesione. Questo si concretizzò il 18 Ottobre 1986, quando, nel castello di Terra del Sole, fu solennemente sottoscritto un rogito notarile, atto costitutivo della Lega Italiana di Tiro Alla Balestra (L.I.T.A.B.). Mete indubbiamente qualificanti per la Compagnia ed il movimento stesso sono stati i campionati nazionali svoltisi nella nostra Pisa: nel Maggio 1986, effettuati nella insuperabile cornice di Piazza dei Cavalieri, che per un giorno ritornò e rivivere l'epoca famosa in cui 'Pisa facea tremar l'acque e la terra...' e nel Giugno 1995 tenutosi nella verde ed incantevole cornice del Giardino Scotto. Nel 1986 Pisa ebbe anche la possibilità di conquistare il prestigioso traguardo del titolo di 'Campione Italiano di Tiro Individuale' che fu conquistato da 'messer' Giuseppe Sbrana. Anche i settori che vedono impegnati gli alfieri-sbandieratori e i musici sono stati curati e sono in continua crescita tecnica e di affiatamento, accrescendo il prestigio della Compagnia che completata dal gruppo dei figuranti (dame, cavalieri, armati e dignitari) presenta una spettacolare panoramica di una sintesi dello spaccato storico della città.
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