La
Festa della Madonna del Fiore si svolge la seconda domenica di maggio. Secondo
la tradizione, la vittoriosa rivolta del popolo, schiacciato dalla tirannia che
c'era in quegli anni, scaturì da un evento straordinario che due contadini annunciarono
al popolo di Acquapendente. Questi lavorando nei campi avevano visto.
...fiorire
miracolosamente un ciliegio ormai secco preso a simbolo di oppressione degli aquesiani.
Fu il segnale della protezione della Madonna. Il popolo insorse e con l'aiuto
della Chiesa di Roma cacciò il dominatore distruggendo il suo castello. A ricordo
della sospirata liberazione la comunità decretò di fare una grande festa, ogni
anno a metà maggio. Oggi a più di otto secoli della sua origine, la festa di Mezzomaggio
in onore della Madonna del Fiore, si celebra ogni anno e il tema dell'antica liberazione
è ricordato nei pugnaloni che, pur con i modi e gli stimoli del XX secolo, vogliono
rappresentare la libertà vittoriosa su ogni oppressione. Antenati degli attuali
pugnaloni sono i pungoli (antichi arnesi agricoli) ornati di fiori che i contadini
usavano portare nella processione a seguito della statua della Madonna del Fiore.
I
Pugnaloni sono grandi pannelli (2,60x3,60) apparentemente simili a pitture ma
eseguiti interamente con una originale tecnica costruttiva: un mosaico di petali
di fiori, foglie secche e verdi, infiorescenze di noce ed altri materiali di origine
vegetale. Questi grandi pannelli floreali esposti ogni anno, nella terza Domenica
di Maggio, in alcune zone del centro storico vanno a valorizzare i contenuti architettonici
della città, proprio lungo l'antico tracciato della Via Francigena.
Secondo
la tradizione i Pugnaloni sono nati come omaggio alla Madonna del Fiore che nel
lontano 1166 apparendo miracolosamente a due contadini, diede al popolo aquesiano
il coraggio di ribellarsi al tirannico governatore del Barbarossa. La comunità
aquesiana allora istituì la grande festa di Mezzomaggio che per sempre avrebbe
ricordato la benevolenza della Madonna e la riconquista della libertà. Probabilmente
la festa ha origini ancora più antiche, come molte altre festività primaverili,
e sulla festa pagana si inserì quella cristiana nel momento storico delle lotte
tra papato ed impero. Le prime notizie dei "Pugnaloni" come mosaici floreali si
hanno nei primi anni del 1800, quando fu costruito "…un bellissimo Arme del regnante
Sommo Pontefice Pio VII lavorato molto bene tutto a fiori che pareva mosaico…".
Nei due secoli successivi si ebbero lunghi periodi di interruzione e grandi cambiamenti,
ma fino al 1970 queste opere si sono ispirate quasi esclusivamente a temi celebrativi
del Miracolo e ad immagini Mariane, poi il soggetto della miracolosa liberazione
si è trasformato in quello della lotta della libertà da ogni forma di oppressione.
I "Pugnaloni" oggi, mostrano una straordinaria creatività che deriva loro dall'antica
tradizione artistico-artigianale aquesiana, ma anche dal fervore dei giovani che
ormai gestiscono gli aspetti caratterizzanti della festa.
I gruppi che partecipano
e concorrono al palio del vincitore sono sedici. Ognuno con la propria storia,
i propri colori e la propria identità, ma con un unico comun denominatore...cercare
di vincere! Un insieme di persone che ogni anno si ritrovano a condividere una
passione comune, sempre con lo stesso impegno, con la stessa minuziosa dedizione.
Questi gruppi non hanno un'identità di quartiere ma per tutto il resto possono
essere paragonate a vere e proprie contrade.