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ll Convento della Croce
In cima ad Anghiari, San Francesco vi piantò una croce  
 
L’antica Ruga di San Martino sembra tagliare Anghiari per proseguire nel lungo rettilineo che collega la città con la vicina Sansepolcro. Voluto da Pier Saccone Tarlati nel 1300 questa strada costituì un'innovazione nello sviluppo urbanistico di Anghiari, fino ad allora sviluppatosi intorno al castello. Il Borgo della Croce rappresentò l'espansione del paese fuori dell'antica cinta muraria, in corrispondenza di un fossato fatto riempire di terra lavorando anche di notte.
Il luogo fu così chiamato perché nel 1224 San Francesco vi piantò un'umile croce fatta di rami.
C'è un nesso tra il passaggio di San Francesco e il sistema viario a cui si accennava. Difatti San Francesco, provato dal lungo periodo di penitenza a cui si era sottoposto sul monte della Verna, tornava ad Assisi dopo aver ricevuto i segni delle stimmate. La croce, collocata ad Anghiari su quello splendido balcone che si apre sulla valle, lontana dalla mura castellane, diventava quindi testimonianza della croce vivente da lui portata e, con essa, del passaggio di Cristo. Nel luogo fu eretta una cappellina, a cui poi, con la costruzione delle case e dei palazzi che popolarono il nuovo borgo, si volle dare una forma ancor più degna dell'evento da essa ricordato. Alla morte di San Francesco la presenza dei frati francescani si fece sempre più  frequente. Detti zoccolanti per lo zoccolo di legno dei loro sandali, i frati venivano dalla Verna per cercare grano ed olio. A ricordo del loro soggiorno esiste  ancora, lungo la discesa, il cosiddetto Ospizio dei frati. 

La devozione popolare verso il Santo di Assisi trovò infine espressione nella trasformazione del vecchio Ospedale di San Martino, posto in cima alla salita, in un convento per le suore di Santa Chiara. Era la seconda metà del Quattrocento, ed occorse qualche decennio prima che si riuscisse a portare a termine i lavori. La costruzione della Chiesa iniziò infatti nel 1499 per concludersi nel 1534. La sua facciata si 

contraddistingue per il portico, del 1595. Esso venne chiuso nel 1853 per ricavarne alcune stanze atte ad ospitare una scuola elementare e un asilo. I restauri iniziati nel 1987 hanno poi restituito splendore all'edificio e riportato il portico alle sue caratteristiche originali. All'interno della Chiesa si trovano dipinti di Domenico Cresti (detto il Passignano) e del fiorentino Carlo Dolci, oltre ad un affresco del XVI sec. raffigurante l'Annunciazione. La Chiesa della Croce conserva anche il sepolcro dello storico Lorenzo Taglieschi (morto nel 1654), ai cui Annali si deve gran parte della storia 

di Anghiari e dei suoi dintorni. Per concludere, citiamo la sottoscrizione del 1868 che trasformò il Convento in ospedale, ospedale che ha operato per centoventi anni fino a quando non è stato adibito a sede del distretto sociosanitario e residenza protetta.  


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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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