Asciano, situato su una collina nell'alta valle
dell'Ombrone e immerso nel suggestivo paesaggio delle Crete senesi, Asciano si
trova lungo l'antica via Lauretana, una strada in cui si alternano lande argillose
e casolari rustici, boschetti di querce e castelli medievali, selve di cipressi
e piccole pievi di campagna. Il paese, che è stato un importante centro commerciale,
è di origine etrusca e il suo nome deriva dalla famiglia Haxia, proprietaria delle
terre poste tra il fiume Ombrone e il torrente Asso.
Dopo la colonizzazione
romana, il toponimo assunse la forma latina di Axus. In epoca longobarda Asciano
divenne una curtis regia, per poi passare ai conti della Scialenga durante la
dominazione carolingia. Con l'avvento dei comuni, il feudo fu gradualmente assorbito
nell'orbita della Repubblica di Siena. Milizie ascianesi si distinsero nella battaglia
di Montaperti del 1260, in cui i ghibellini senesi inflissero una dura sconfitta
ai guelfi fiorentini.
Proprio a seguito di questo episodio, narrano gli storici
locali, i cittadini si guadagnarono l'epiteto di "garbati ascianesi", che da allora
qualifica il piccolo borgo immerso tra le crete senesi. Secondo un'altra versione,
tuttavia, l'appellativo deriva dal nome delle lane che nel XIV secolo venivano
importate dalla regione portoghese dell'Algarve. Comunque sia, è certo che tra
Medioevo ed età moderna Asciano assunse un importante ruolo economico.
Il
paese non era solo una famosa piazza commerciale, ricca di fiere e mercati in
cui si smerciavano cereali, foraggi, vino e olio, ma anche un luogo rinomato per
le industrie tessili, del cuoio e della ceramica, la cui produzione è durata fino
alla metà del XIX secolo. Anche nella fase discendente, il borgo ha seguito il
percorso di Siena, passando sotto il dominio dei Medici prima e dei Lorena dopo.
Con il plebiscito dell'11 e del 12 marzo 1860, infine, fu annesso al regno di
Sardegna, diventando successivamente un centro dinamico della provincia senese.
Oggi il comune di Asciano conta più di seimila abitanti e una importante vitalità
socio-economica: il centro storico conserva immutato il suo aspetto medievale,
ricco di memorie e di tradizione, mentre nelle sue vie si respira ancora un'atmosfera
semplice e genuina.