Girando nei Borghi Italiani

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DIALOGO SUL NATURISMO
di Gloria V.

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A.: Non credere che quando sei in costume i difetti non si vedano, perché il costume non nasconde quasi nulla. Se ad esempio io ho un po' di pancia, questa si vede pure col bikini. E se un uomo è un po' troppo peloso, il costume non migliora la situazione. Se una ragazza ha un bel po' di seno, con il costume nasconde i capezzoli, ma non la forma né le dimensioni. Ti ripeto: in certe circostanze sono costretta ad usare il costume, ma per me è una fatica, perché mi sembra solo un ipocrita compromesso. Di fatto, il nudismo ti insegna ad accettare il tuo corpo così com'è; certo non rinunci a fare quel che puoi fare per migliorare il tuo aspetto, ma accetti anche i difetti senza troppi problemi, perché sai che anche gli altri ti accettano. E non è un modo di dire; nei campeggi e nelle spiagge naturiste ho visto di tutto: giovani dai corpi ben proporzionati, ma anche persone anziane, dai corpi non più "bellissimi", persone che hanno subito amputazioni per incidenti, perfino donne mastectomizzate. Io penso che se ci fosse una maggiore abitudine, una maggiore familiarità con il corpo nudo, molti problemi si risolverebbero più facilmente. Pensa ad esempio a quei gravi disturbi del comportamento alimentare di cui molto si parla negli ultimi anni, e che purtroppo così spesso colpiscono le donne. Con la pratica della nudità sarebbe più facile a tutti avere uno sguardo diverso e più tranquillo sul proprio corpo.
L.: Cosa vorresti fare, portare tutte le ragazze anoressiche alla spiaggia nudista?
A.: Se prendo una donna che ha di questi problemi e la "catapulto" senza preavviso in mezzo a tante persone nude, potrei causarle una trauma ancora peggiore del disagio che già vive, perché morirebbe dalla vergogna. Non credo che il nudismo sia la panacea che risolve ogni male; tuttavia penso che un'esperienza simile potrebbe essere utile alle persone che devono recuperare un'immagine "positiva" del loro corpo. Forse gli psicologi che hanno in cura queste persone potrebbero consigliare loro di partecipare ad incontri in ambienti naturisti, ovviamente dopo una opportuna "preparazione"; una specie di "terapia coadiuvante", da affiancare comunque alla psicoterapia necessaria in questi casi. Lo stesso direi per certi comportamenti sessualmente deviati: probabilmente molti di questi casi sono dovuti alla sistematica privazione della visione del corpo altrui che queste persone hanno subito nelle varie fasi della loro vita. Prendi ad esempio un maniaco che si diverte a "spaventare" le bambine o le signore anziane facendosi vedere nudo nei giardini pubblici: io lo porterei in un campeggio naturista, ma lo farei accompagnare da una psicologa (nuda anche lei, ovviamente), con l'obbligo di seguirlo e di fargli compagnia dovunque vada.
L.: Sì, e per fare cosa? La guardia... del porco?
A.: (ride per la battuta dell'amica, poi ridiventa seria) Carina questa!... No, guarda che non sto scherzando. Il comportamento del maniaco esibizionista si basa proprio sul fatto che "normalmente" alle persone non è consentito vedere il corpo altrui per intero. Perciò l'esibizione improvvisa dell'organo maschile provoca uno spavento o comunque una sorpresa in donne che non vi sono abituate, e di conseguenza genera una sensazione di piacere nell'esibizionista. La stessa persona, immersa in un ambiente in cui la nudità è normale, si renderebbe conto immediatamente che il suo giochetto perverso non ha senso, perché la vista del sesso non spaventa e non meraviglia nessuno; così forse ritroverebbe più facilmente un equilibrio.
L.: Mah!... Da quello che dici tu sembrerebbero esserci solo vantaggi e nessuno svantaggio...
A.: Infatti! Se ci pensi, vedi che svantaggi non ce ne sono...
L.: (rimane un po' in silenzio, incuriosita ma al tempo stesso molto titubante)
A.: Allora, ci vieni con me sabato prossimo in spiaggia?
L.: Ci risiamo, eh?
A.: Certo, adesso che sono riuscita finalmente a spiegarti con calma un po' di cose...
L.: Non lo so. Ci posso pensare ancora?
A.: Ma certo, ci mancherebbe. Pensaci quanto vuoi, poi me lo dici.
L.: Però sarei da sola, perché Claudio non può.
A.: Anch'io sono da sola: Fabio è fuori per lavoro tutta la settimana e torna sabato sera. Dai, è l'occasione giusta: siamo senza mariti, così per te è pure meno imbarazzante. Possiamo metterci dove vogliamo, tanto è una spiaggia abbastanza grande e si sta larghi: possiamo anche stare in una posizione un po' defilata rispetto agli altri gruppetti.
L.: E se mi sento a disagio?
A.: Di solito dura poco. Comunque, fai così: portati il costume sotto il vestito; quando arriviamo lì, se inizialmente non te la senti, non scoprirti completamente. Quando vuoi provare, togliti tutto e resta per un po' a pancia sotto. Non guardarti intorno in continuazione, anzi portati qualcosa da leggere, così ti distrai e non pensi alla presenza degli altri. Intanto senti la brezza che ti accarezza tutto il corpo: è una sensazione stupenda! Quando te la senti, alzati un momento, anche solo per sistemare l'asciugamano. Quando ti sei ambientata, se vuoi possiamo fare due passi fino alla riva, anche solo per bagnarci i piedi.
L.: Penso che non ci riuscirò mai!
A.: Lo pensavo anch'io, ma vedrai che non è difficile. Sai quando ti accorgi di essere diventata una naturista?
L.: No, quando?
A.: Quando non ti accorgi più di essere nuda.
L.: Se si avvicina qualcuno, come facciamo?
A.: Te l'ho detto, è molto improbabile che in una spiaggia frequentata da naturisti qualcuno dia fastidio a due donne sole. Se le altre persone che conosco mi vedono un po' appartata con un'amica, magari mi faranno un cenno di saluto da lontano, ma difficilmente verranno lì. Se poi un amico ci si avvicina per salutarmi, cerca di comportarti nel modo più naturale possibile. Vedrai, non ti sentirai addosso sguardi morbosi.
L.: Va bene, ci penso nei prossimi giorni. Ma... come devo fare con Claudio?
A.: Cioè?
L.: Devo dirglielo?
A.: Fai come credi. Puoi anche non dirgli nulla, se la cosa ti imbarazza. Digli solo che vai al mare con me, senza dirgli dove.
L.: Mi sembra così strano... non gli ho mai detto bugie. Mi sembrerebbe quasi di tradirlo!
A.: Ma non stai facendo niente di male! Stai solo provando un'esperienza nuova, e siccome non sai come reagisci, inizialmente non te la senti di dirglielo.
L.: Poi però dovrò raccontarglielo.
A.: E lui si farà una bella risata! Anzi, non vedrà l'ora di poterti accompagnare. Vedrai, è più facile che un uomo sia comprensivo nei confronti della sua donna che lo invita al nudismo, piuttosto che il contrario. Così, appena possiamo ci torniamo tutti e quattro!
L.: Sei sicura che non c'è alcun pericolo?
A.: Pensi che altrimenti ci andrei anche da sola, e ti inviterei a venire con me?
L.: Be', in effetti...
A.: ... e allora, buttiamoci!
L.: Mi hai messo una tale curiosità che non vedo l'ora che arrivi sabato!
A.: Una cosa importante: non dimenticare la crema solare ad alta protezione. Devi proteggerti bene il sedere, altrimenti... sono guai! (ridono, e continuano a chiacchierare... vestite, per ora!)

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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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