DIALOGO
SUL NATURISMO di Gloria V. pag
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3 | pag 4 A.: Non credere che quando sei in costume
i difetti non si vedano, perché il costume non nasconde quasi nulla. Se ad esempio
io ho un po' di pancia, questa si vede pure col bikini. E se un uomo è un po'
troppo peloso, il costume non migliora la situazione. Se una ragazza ha un bel
po' di seno, con il costume nasconde i capezzoli, ma non la forma né le dimensioni.
Ti ripeto: in certe circostanze sono costretta ad usare il costume, ma per me
è una fatica, perché mi sembra solo un ipocrita compromesso. Di fatto, il nudismo
ti insegna ad accettare il tuo corpo così com'è; certo non rinunci a fare quel
che puoi fare per migliorare il tuo aspetto, ma accetti anche i difetti senza
troppi problemi, perché sai che anche gli altri ti accettano. E non è un modo
di dire; nei campeggi e nelle spiagge naturiste ho visto di tutto: giovani dai
corpi ben proporzionati, ma anche persone anziane, dai corpi non più "bellissimi",
persone che hanno subito amputazioni per incidenti, perfino donne mastectomizzate.
Io penso che se ci fosse una maggiore abitudine, una maggiore familiarità con
il corpo nudo, molti problemi si risolverebbero più facilmente. Pensa ad esempio
a quei gravi disturbi del comportamento alimentare di cui molto si parla negli
ultimi anni, e che purtroppo così spesso colpiscono le donne. Con la pratica della
nudità sarebbe più facile a tutti avere uno sguardo diverso e più tranquillo sul
proprio corpo. L.: Cosa vorresti fare, portare tutte le ragazze anoressiche
alla spiaggia nudista? A.: Se prendo una donna che ha di questi problemi
e la "catapulto" senza preavviso in mezzo a tante persone nude, potrei causarle
una trauma ancora peggiore del disagio che già vive, perché morirebbe dalla vergogna.
Non credo che il nudismo sia la panacea che risolve ogni male; tuttavia penso
che un'esperienza simile potrebbe essere utile alle persone che devono recuperare
un'immagine "positiva" del loro corpo. Forse gli psicologi che hanno in cura queste
persone potrebbero consigliare loro di partecipare ad incontri in ambienti naturisti,
ovviamente dopo una opportuna "preparazione"; una specie di "terapia coadiuvante",
da affiancare comunque alla psicoterapia necessaria in questi casi. Lo stesso
direi per certi comportamenti sessualmente deviati: probabilmente molti di questi
casi sono dovuti alla sistematica privazione della visione del corpo altrui che
queste persone hanno subito nelle varie fasi della loro vita. Prendi ad esempio
un maniaco che si diverte a "spaventare" le bambine o le signore anziane facendosi
vedere nudo nei giardini pubblici: io lo porterei in un campeggio naturista, ma
lo farei accompagnare da una psicologa (nuda anche lei, ovviamente), con l'obbligo
di seguirlo e di fargli compagnia dovunque vada. L.: Sì, e per fare
cosa? La guardia... del porco? A.: (ride per la battuta dell'amica,
poi ridiventa seria) Carina questa!... No, guarda che non sto scherzando. Il comportamento
del maniaco esibizionista si basa proprio sul fatto che "normalmente" alle persone
non è consentito vedere il corpo altrui per intero. Perciò l'esibizione improvvisa
dell'organo maschile provoca uno spavento o comunque una sorpresa in donne che
non vi sono abituate, e di conseguenza genera una sensazione di piacere nell'esibizionista.
La stessa persona, immersa in un ambiente in cui la nudità è normale, si renderebbe
conto immediatamente che il suo giochetto perverso non ha senso, perché la vista
del sesso non spaventa e non meraviglia nessuno; così forse ritroverebbe più facilmente
un equilibrio. L.: Mah!... Da quello che dici tu sembrerebbero esserci
solo vantaggi e nessuno svantaggio... A.: Infatti! Se ci pensi, vedi
che svantaggi non ce ne sono... L.: (rimane un po' in silenzio, incuriosita
ma al tempo stesso molto titubante) A.: Allora, ci vieni con me sabato
prossimo in spiaggia? L.: Ci risiamo, eh? A.: Certo, adesso
che sono riuscita finalmente a spiegarti con calma un po' di cose... L.:
Non lo so. Ci posso pensare ancora? A.: Ma certo, ci mancherebbe. Pensaci
quanto vuoi, poi me lo dici. L.: Però sarei da sola, perché Claudio
non può. A.: Anch'io sono da sola: Fabio è fuori per lavoro tutta la
settimana e torna sabato sera. Dai, è l'occasione giusta: siamo senza mariti,
così per te è pure meno imbarazzante. Possiamo metterci dove vogliamo, tanto è
una spiaggia abbastanza grande e si sta larghi: possiamo anche stare in una posizione
un po' defilata rispetto agli altri gruppetti. L.: E se mi sento a
disagio? A.: Di solito dura poco. Comunque, fai così: portati il costume
sotto il vestito; quando arriviamo lì, se inizialmente non te la senti, non scoprirti
completamente. Quando vuoi provare, togliti tutto e resta per un po' a pancia
sotto. Non guardarti intorno in continuazione, anzi portati qualcosa da leggere,
così ti distrai e non pensi alla presenza degli altri. Intanto senti la brezza
che ti accarezza tutto il corpo: è una sensazione stupenda! Quando te la senti,
alzati un momento, anche solo per sistemare l'asciugamano. Quando ti sei ambientata,
se vuoi possiamo fare due passi fino alla riva, anche solo per bagnarci i piedi.
L.: Penso che non ci riuscirò mai! A.: Lo pensavo anch'io, ma
vedrai che non è difficile. Sai quando ti accorgi di essere diventata una naturista?
L.: No, quando? A.: Quando non ti accorgi più di essere
nuda. L.: Se si avvicina qualcuno, come facciamo? A.: Te
l'ho detto, è molto improbabile che in una spiaggia frequentata da naturisti qualcuno
dia fastidio a due donne sole. Se le altre persone che conosco mi vedono un po'
appartata con un'amica, magari mi faranno un cenno di saluto da lontano, ma difficilmente
verranno lì. Se poi un amico ci si avvicina per salutarmi, cerca di comportarti
nel modo più naturale possibile. Vedrai, non ti sentirai addosso sguardi morbosi.
L.: Va bene, ci penso nei prossimi giorni. Ma... come devo fare con Claudio?
A.: Cioè? L.: Devo dirglielo? A.: Fai come credi.
Puoi anche non dirgli nulla, se la cosa ti imbarazza. Digli solo che vai al mare
con me, senza dirgli dove. L.: Mi sembra così strano... non gli ho
mai detto bugie. Mi sembrerebbe quasi di tradirlo! A.: Ma non stai
facendo niente di male! Stai solo provando un'esperienza nuova, e siccome non
sai come reagisci, inizialmente non te la senti di dirglielo. L.: Poi
però dovrò raccontarglielo. A.: E lui si farà una bella risata! Anzi,
non vedrà l'ora di poterti accompagnare. Vedrai, è più facile che un uomo sia
comprensivo nei confronti della sua donna che lo invita al nudismo, piuttosto
che il contrario. Così, appena possiamo ci torniamo tutti e quattro! L.:
Sei sicura che non c'è alcun pericolo? A.: Pensi che altrimenti ci
andrei anche da sola, e ti inviterei a venire con me? L.: Be', in
effetti... A.: ... e allora, buttiamoci! L.: Mi hai messo
una tale curiosità che non vedo l'ora che arrivi sabato! A.: Una cosa
importante: non dimenticare la crema solare ad alta protezione. Devi proteggerti
bene il sedere, altrimenti... sono guai! (ridono, e continuano a chiacchierare...
vestite, per ora!) pag
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