Natale
AmiantinoI riti del fuoco nataliziTutte
le feste amiatine legate al fuoco mostrano i segni della loro origine pagana:
il culto del fuoco, simbolo di purificazione e rigenerazione, di luce e di calore
nella stagione fredda; il culto dell'albero, elemento di carattere propiziatorio
e sede di esseri benigni o maligni nella foresta; il rituale di iniziazione giovanile,
con le azioni simboliche del salto sul fuoco, delle scalate e del trasporto di
fiaccole accese. Tutti questi elementi sono presenti nella festa pre-natalizia
di Santa Caterina, frazione di Roccalbegna, dove la bruciatura dello stollo rappresenta
il martirio della santa di Alessandria. Per quanto riguarda le fiaccole di
Abbadia, pare che abbiano avuto origine dai fuochi che gli abitanti accendevano
per scaldarsi in attesa della messa di Natale e come omaggio all'abate del monastero.
In passato, dopo che la fiaccola aveva arso per tutta la notte, la gente raccoglieva
le braci e le portava in casa come segno di buon augurio. Anche la fiaccolata
di Santa Fiora si svolgeva in passato alla vigilia di Natale, ma oggi viene celebrata
il 30 dicembre. Consiste in un corteo di fiaccole ardenti che si snoda, secondo
la gestualità e le forme espressive originali, dalla piazza principale per le
strade e i vicoli degli antichi terzieri di Castello, Borgo e Montecatino, tutti
corredati dalle caratteristiche carboniere (cataste di legna), fino a confluire
sotto il portone di Palazzo Sforza, dove la distribuzione delle caldarroste, del
vin brulé e della tipica polente dolce preparata con la farina di castagne, diventa
occasione di festa popolare. Anche per le fiaccole abbadenghe viene offerto il
cibo, segno di rituali antichi quali la ridistribuzione dei beni alimentari e
il pasto comune. A Santa Fiora, la fiaccola è costituita da un palo di legno
di castagno sul quale viene fissato un grande mazzo di scope, dette "rogge", con
tre legature di "venco" e due assicelle incrociate. I più giovani, con l'aiuto
del padre e del nonno, portano la fiaccola in processione: è questo l'aspetto
di iniziazione giovanile. I ragazzi fanno roteare e saltare i fuochi per allontanare
gli spiriti maligni. Ad Arcidosso e a Roccalbegna le carboniere ardono durante
la dodicesima notte, tra il 5 e il 6 gennaio. Ma è una tradizione recente. Gli
appuntamenti: tradizione e innovazioneAlle
tradizioni natalizie dell'Amiata si sono poco a poco mescolati eventi nuovi, che
col tempo sono diventati loro pure delle tradizioni. Essendo una terra povera,
l'Amiata non aveva certo in passato mercatini natalizi per acquistare regali da
scambiarsi sotto l'albero, ma oggi ce ne sono numerosi. I mercati di ogni settimana
si trasformano in mercatini natalizi: ce n'è uno a Castel del Piano, ad Abbadia,
a Piancastagnaio e un po' ovunque. Più tipico, il mercatino di Rocchette di Fazio
dell'8 dicembre, espressamente natalizio. Per tutto il periodo di dicembre si
prolungano le feste dell'olio e dei Frantoi Aperti, a Seggiano, Cinigiano, San
Quirico d'Orcia e a Montecucco. I prossimi appuntamenti del versante grossetano
sono i falò di Petricci (frazione di Semproniano) della vigilia, il Natale Insieme
di Arcidosso, il 25 dicembre, le Befanate di Roccalbegna, Saragiolo, Tre Case,
Bagnore e Castell'Azzara tra il 5 e il 6 gennaio. Ad Arcidosso è ormai diventato
tipico festeggiare il Natale tutti insieme sotto il tendone in piazza, davanti
all'albero di Natale. Si mangia e si effettuano i giochi tradizionali: il panforte,
la tombola, si danno concerti al teatro degli Unanimi e si fanno anche delle fiaccolate,
per celebrare con falò simili a quelli di Abbadia e Santa Fiora le festività.
In nessuna casa dell'Amiata si può evitare sotto le feste di giocare a tombola,
ma forse più tipico della zona è il gioco del panforte, che consiste nel lanciare
un panforte su una tavola. Vince chi lo lancia più lontano. Nel frattempo, il
povero panforte si ammollisce sempre più e diventa anche più buono. Il 30 dicembre,
a Cellena (altra frazione di Semproniano) si celebra la tradizionale Catasta di
buon auspicio, che viene fatta ogni anno più grande di dieci centimetri alla base.
La Fiaccolata di Santa Fiora del 30 dicembre, invece, consiste in un corteo di
ragazzi che portano le fiaccole accese sulle spalle per bruciarle infine tutte
insieme nella piazza principale. Sul versante senese, da non perdere i seguenti
avvenimenti: i presepi di Saragiolo (Chiesa di Santa Maria delle Grazie) e di
Piancastagnaio (Rocca Aldobrandesca e Borgo storico), dal 22 dicembre all'8 gennaio;
le Fiaccole di Abbadia, del 24 dicembre; il Concerto di Capodanno della Filarmonica
il 31 dicembre ad Abbadia e, il giorno dopo, la benedizione delle Reliquie Storiche;
la Festa della Befana a Radicofani il 5 e 6 gennaio e le feste dei Magi a Saragiolo
e Abbadia il 6 gennaio, nonché i presepi pianesi. Grande festa di Capodanno in
piazza il 31 dicembre a Piancastagnaio con brindisi di mezzanotte e spettacolo
pirotecnico: un appuntamento che di anno in anno attrae sempre più visitatori.
Per Capodanno, sarà attivo anche il Treno Natura: già da ora è bene prenotare
questo treno festaiolo che parte da Siena alle 17 e ritorna la mattina successiva
alle 6, dopo aver percorso l'intero anello (Asciano - Monte Amiata - Buonconvento).
Durante il viaggio, musica e intrattenimenti vari con Mo-sce-rino e spettacoli
pirotecnici mozzafiato lungo il percorso. Sarà un po' come viaggiare a ritroso
nel tempo per festeggiare il 2003 in un modo atipico e non convenzionale. Natale
Amiantino Le Befane Riti
del Fuoco Eventi Amiata Per
maggiori informazioni: Paolo Conti Comunicazioni Esterne APT AMIATA via
Adua 25, 53021 Abbadia San Salvatore (Siena) tel. 0577.775811, fax. 0577.775877
p.conti@amiataturismo.it www.amiataturismo.it
|