-ARCIDOSSO.
Una lettera informale, in redazione, per denunciare che sul Monte Labro, riserva
naturale e sito di importanza comunitaria che fa da cerniera tra l'Amiata e l'Alta
Valle dell'Albegna, è stato organizzato un rally. A scriverla alcuni escursionisti
che vivono sul territorio. «All'ingresso di una strada sterrata che dalla
Statale 323 (tratto Triana-Aiole) conduce verso il Parco Faunistico dell'Amiata,
è stato posto un cartello, che spiega come sabato 23 marzo, dalle 11,45 alle
19, con una pausa di mezz'ora, ci sarà una manifestazione motoristica organizzata
dalla Scuderia Livorno, con il blocco del traffico locale. Incredibile!».
Ieri si sono subito attivate le associazioni ambientaliste, che chiedono la cancellazione
dell'evento. Seguendo il tracciato attraverso i cartelli indicanti il divieto
di sosta per il pubblico è stato scoperto che il percorso attraversa il cuore
del Sito di Importanza Comunitaria fino alla località Le Macchie (sempre
nel territorio di Arcidosso) e lambisce per due lati la riserva naturale del Monte
Labbro, al punto che la «pista» passa a poche decine di metri dalla
sommità del Monte ed attraversa aree di enorme importanza naturalistica per
la presenza di una fauna peculiare ed habitat prioritari. Da una breve indagine
su Internet si è scoperto che si tratta di una delle prove speciali della
36a coppa Liburna «Città di Radicofani». Dalla lettura del programma
si evince che: i giorni 20 e 21 marzo per ogni concorrente è possibile percorrere
per tre volte il tracciato dalle ore 8,30 alle 13,00 e dalle 13,30 alle 18,00
(le prove); il giorno 23 marzo si svolgerà la gara. «Riteniamo - scrivono
un gruppo di cittadini - che una simile manifestazione con la sua scia di inquinamento,
rumore, occupazione di spazi naturali di spettatori vocianti, etc, sia assolutamente
contraria ad ogni forma, seppur minimale, di protezione di un ambiente di così
grande importanza naturalistica. Ancora di più per la stagione in cui si
svolge, per il grave danno che può arrecare all'instaurarsi delle popolazioni
di uccelli migratori arrivati proprio in questi giorni, tra i quali si annovera
la presenza di specie minacciate ed in pericolo di estinzione (albanelle minori
e codirossoni)». Inoltre molte specie sono già nidificanti ed il gravissimo
disturbo potrebbe avere conseguenze letali per le uova ed i piccoli nati lasciati
senza riscaldamento e alimentazione per ore ed ore. L'area coinvolta è territorio
di approvigionamento alimentare della specie prioritaria lanario (già nidificante)
e di molti rapaci. «In ogni caso si ritiene - prosegue la lettera - che tale
manifestazione dovrebbe sottostare, per il suo gravissimo impatto ambientale ad
una Valutazione d'Incidenza ai sensi di legge, cosa che non sappiamo se sia avvenuta».
La manifestazione, tuttavia, cozza in modo stridente con le azioni del Progetto
Life Natura in corso di esecuzione da parte della Comunità Montana dell'Amiata,
Area grossetana, Parco Faunistico dell'Amiata e Wwf Italia. In conclusione si
chiede ai responsabili degli enti interessati (Comune di Arcidosso, Regione Toscana,
Comunità Montana dell'Amiata, area grossetana, Provincia di Grosseto, Corpo
Forestale dello Stato, Wwf Italia e Parco Faunistico) di attivarsi per la propria
competenza per evitare un eventuale danno ambientale. |