-ARCIDOSSO
— L'eco del rombo dei motori del «Coppa Liburna», che ha violato
per alcuni giorni il sacro eremo di Davide Lazzaretti sul Monte Labbro, si è
da poco disperso negli anfratti di quella natura selvaggia. Il vincitore della
tappa del rally della discordia, Navarra, ha ricevuto felice la sua fiammante
coppa e già pensa ad altre imprese su irti e accidentati percorsi. Il vero
vincitore assoluto di questa manifestazione è però, senza forse averlo
mai sognato, il sindaco di Arcidosso, Attilio Marino, che pur non avendo partecipato
materialmente alla gara si beccherà, con tutta probabilità dal Wwf,
in occasione della Festa delle Oasi, riceverà l'ironico premio «Attila,
flagello dell'Albegna». Riconoscimento che avrà la seguente motivazione::
«senza fare tanto rumore per nulla e senza alzare inutili polveroni ritrovando
compattezza ed accordo con l'opposizione su temi di grande respiro e ricaduta
sul territorio autorizzava la disputa di un utilissimo Rally capace di scrollare
l'opprimente silenzio che da secoli gravita sul Monte Labbro». Il premio
consisterà in una rara copia del «codice regionale dell'ambiente»
pubblicato dalla Regione Toscana e che sembra sia assai difficilmente reperibile.
A candidare il sindaco Marino a questo, a dir poco, singolare riconoscimento è
Riccardo Nardi dell'Oasi Wwf Bosco di Rocconi, il quale afferma che una cosa del
genere non era mai accaduta sul Monte Labbro e che desta ancora maggiore meraviglia
che avvenga proprio ora che la zona è protetta dal marchio di «Sito
di Importanza Comunitaria». Nardi aggiunge che la Provincia, settore Conservazione
della Natura, ha dato parere negativo, la Comunità montana dell'Amiata, che
sta investendo nell'area 900.000 euro, non è stata nemmeno interpellata,
il Wwf Toscana ha presentato un esposto alla magistratura e si è levato alto
il grido del direttore del Parco Faunistico dell'Amiata Niso Cini. «Saranno
necessarie settimane — ricorda Nardi — per ripristinare la strada,
pulire la molto probabile immondizia che il pubblico urlante avrà lasciato
nel terreno. Se qualche animale sarà stato travolto ed altri abbandoneranno
i loro piccoli pazienza, volete fermare il progresso? I pochi residenti sono stati
trattati da buoni indigeni nei cui confronti ogni sopruso, putroppo, è permesso».
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