-AMIATA.
Prima la diffida e poi la denuncia. I comitati ambientali dell'Amiata porteranno
in tribunale il sindaco di Piancastagnaio, Vinciarelli, il primo cittadino di
Santa Fiora, Vencia; il presidente della Regione Toscana, Martini ed il presidente
della Provincia di Siena, Ceccherini. Una denuncia inoltrata alla procura di Montepulciano,
da parte di un pool di legali, firmata da centinaia di cittadini. Firme raccolte
proprio dai Comitati. Oggetto del contendere, ovviamente, le emissioni geotermiche.
Intanto, nei giorni scorsi un'altra vicenda legata alla geotermia ha avuto dei
risvolti. Si tratta dell'esplosione al podere del Marchese, di proprietà
dell'avvocato Marcello Perugini. La Procura procederà in giudizio contro
Erga e altri. L esplosione di flussi geotermici all'interno del podere Marchese
di Piancastagnaio avvenne nel settembre 2000, a pochi chilometri dalle centrali
che la stessa società possiede a Bagnore e in altre località dell'Amiata
grossetana. Il proprietario e la sua famiglia al momento dell'evento non erano
in casa. Morirono tutti gli animali presenti nel cortile. L'Erga si era dichiarata
estranea all'evento, nonostante da alcuni giorni stesse provvedendo al ripristino
di un vecchio pozzo nelle adiacenze del fabbricato ed altre esplosioni geotermiche
si fossero verificate nei terreni circostanti. La richiesta di rinvio a giudizio
della società è stata appresa con entusiasmo dai comitati per la difesa
dell'ambiente. Il loro rappresentante Fabrizio Tondi si è dichiarato fiducioso
sulle capacità del Gip di stabilire la verità sul disastro. «Siamo
anche convinti - ha detto Tondi - che la potenza economico-finanziaria di Erga-Enel
provochi soggezione in parte delle popolazioni locali e in alcuni funzionari e
amministratori, oltre che determinare aspettative di riscatto economico e promozione
sociale per intere collettività, essendo stata questa l'immagine venduta
fino ad oggi dallo stesso gruppo energetico. Purtroppo questa politica si è
rivelata una seria minaccia per la salute degli abitanti e per la sicurezza del
nostro territorio». Adesso la nuova denuncia contro gli amministratori, con
la richiesta che nella fase di indagini preliminari si mettano sotto sequestro
gli impianti da dove escono le sostanze giudicate pericolose. |