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La pecora Dolly ha l'artrite
ignota la causa

Dolly
La pecora Dolly  

LONDRA (CNN) -- Dolly, la pecora passata alla storia per essere stata il primo mammifero clonato, soffre di artrite. Lo ha annunciato uno dei suoi creatori, il dottor Ian Wilmut, uno degli scienziati che la crearono nel 1996 al Roslin Institute di Edimburgo.

"Dolly soffre di artrite al ginocchio e all'anca della gamba posteriore sinistra - ha rivelato Wilmut - Non siamo in grado di dire come si svilupperà, ma sta reagendo bene ai farmaci anti infiammatori". La pecora viene tenuta "sotto stretto controllo" dallo staff veterinario dell'istituto.

"Non c'è alcun modo di sapere se questo sia dovuto al processo di clonazione o a una coincidenza - ha aggiunto lo scienziato - Non avremo mai la risposta a questa domanda. Siamo molto dispiaciuti e dovremo tenerla d'occhio, terremo sotto controllo le sue condizioni e vedremo come si sviluppa. In ogni altro rispetto è perfettamente sana e ha dato vita a sei agnelli sani".

Il "padre" di Dolly a ricordato che intorno alla clonazione c'è ancora molti studi da fare: "E' importante che continuiamo a seguire con attenzione gli animali clonati per tutta la loro vita normale".

Negli ovini l'artrite può essere causata da diversi batteri e virus. A chi gli chiedeva se fosse una malattia comune nelle pecore, il professor Wilmut ha risposto: "Capita".

Uno studio pubblicato nel maggio del 1999 segnalava la possibilità che Dolly possa essere vittima di invecchiamento precoce. Lo studio era stato pubblicato da un gruppo di studiosi sulla rivista "Nature" ed aveva rivelato nelle cellule della pecora clonata di telomeri più corti di quello che sarebbe stato possibile attendersi da una pecora di quell'età nata normalmente.

La notizia dell'artrite di Dolly giunge a pochi giorni dall'annuncio da parte di alcuni scienziati che hanno clonato cinque maiali modificati geneticamente in modo che i loro organi non subiscano il rigetto una volta trapiantati sugli uomini.

I maiali, chiamati Noel, Angel, Star, Joy e Mary, potrebbero rappresentare un importante passo avanti nello sviluppo di animali destinati ai trapianti. Sono stati prodotti dalla filiale americana della PPL Therapeutics di Edimburgo.

Le azioni della PPL hanno perso oltre il 16 per cento del loro valore a causa della notizia dell'artrite di Dolly, perché gli investitori temono che la malattia possa essere collegata al processo di clonazione. Mercoledì, dopo l'annuncio dei maialini, le stesse azioni erano cresciute del 50 per cento.




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Autore Fabio Montagnani
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Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2017
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