|
Il
fiume Ombrone è in buona salute. Dal monitoraggio effettuato dallo staff tecnico
di Legambiente emergono infatti dati sicuramente incoraggianti che rilevano una
buona qualità ambientale delle acque del fiume toscano.La diagnosi positiva sulla
qualità ambientale del fiume Ombrone è senz’altro agevolata dalla sua grossa portata
che consente di sopportare maggiormente eventuali carichi inquinanti, comunque
limitati, | nella
maggior parte dei casi, da un adeguato sistema di depurazione. Ma è soprattutto
il mantenimento delle naturali caratteristiche geomorfologiche dell’habitat
fluviale che consente al fiume un naturale processo di autodepurazione. Grazie
alla tutela assicurata dall’esistenza del parco naturale, l’Ombrone, fortunatamente,
ha conservato inalterate le originarie condizioni dei substrati naturali dell’alveo
e la vegetazione ripariale, senza subire manomissioni che alterano radicalmente
l’equilibrio dell’ecosistema. Appare quindi necessario proseguire in questa proficua
politica di gestione del bacino idrografico, valorizzando il fiume come elemento
fondamentale del paesaggio, indispensabile per la vita del Parco Naturale della
Maremma. Una
situazione ambientale che fa quindi ben sperare anche in rapporto agli obiettivi
di qualità previsti dal D.Lgs. 152/99 che ha introdotto importanti innovazioni
nella gestione dell’intero ciclo delle acque. Secondo le recenti normative infatti
entro l’anno 2008 tutti i corsi d’acqua dovranno raggiungere almeno la III classe
di qualità. Un obiettivo già raggiunto per il fiume Ombrone e punto di partenza
per un ulteriore risanamento. Per non rischiare di compromettere questo vantaggio
occorre quindi che l’Autorità di Bacino provveda in tempi utili a predisporre
e rendere operativi i Piani Stralcio e di Bacino, strumenti indispensabili per
una attenta gestione della risorsa idrica e per la salvaguardia del territorio. I
campioni sono stati prelevati nei giorni 7, 9, e 10 Maggio 2001, durante i quali
le condizioni climatiche erano buone, ma nei periodi precedenti vi sono state
significative precipitazioni che hanno reso il fiume Ombrone in stato di piena,
in coincidenza delle fasi di campionamento. Tali condizioni hanno necessariamente
influito su alcuni dei parametri monitorati, e in modo particolare il calcolo
dell’indice biotico esteso, poichè le comunità bentoniche stanziali nei diversi
tratti fluviali sarebbero state trascinate a valle dalla piena del fiume stesso. "Il
monitoraggio effettuato da Legambiente - ha dichiarato Angelo Gabrieli, Presidente
del circolo Legambiente di Grosseto - evidenzia in modo chiaro il buono stato
di salute del fiume Ombrone, anche nella parte terminale che attraversa il parco
fino alla foce. È necessario mantenere ora una vigile attenzione, affinchè i delicati
equilibri dell’ecosistema fluviale si conservino nello stato ecologico ottimale". "I
dati relativi alla qualità delle acque del fiume Ombrone - ha commentato Lucia
Venturi, responsabile nazionale del settore scientifico di Legambiente - confermano
l’importanza di mantenere la diversità ambientale che caratterizza i corsi d’acqua
naturali al fine di garantire i processi di autodepurazione e la fuzionalità dell’intero
ecosistema fluviale. L’Ombrone, scampato ai processi di antropizzazzione e mantenendo
quindi inalterato il suo alveo riesce a conservare così una buona qualità delle
sue acque". "Durante
il nostro lavoro di monitoraggio - ha dichiarato Fabio Manenti, portavoce
nazionale di Fiuminforma - abbiamo spesso incontrato fiumi gravemente compromessi.
La buona situazione ambientale dell’Ombrone ci fa quindi sperare che possano presto
prevalere scenari più ottimistici, che i fiumi ritornino ad essere elementi fondamentali
del paesaggio e oasi di rifugio per centinaia di specie animali e vegetali. La
campagna Fiuminforma oltre a disegnare una fotografia dello stato di salute del
corso d’acqua, è stata anche l’occasione per riportare tanti bambini e ragazzi
sul fiume e far rivivere l’antica vicinanza tra l’uomo e gli ecosistemi fluviali". I
risultati delle analisi
Stazione
di prelievo | Stato
ecologico | San
Gusmè | Classe
II | Colonna
del Grillo | Classe
II | Asciano
- Ponte Garbo | Classe
III | Buonconvento
- A monte confluenza Arbia | Classe
II | Buonconvento - A valle confluenza
Arbia | Classe II |
Piandirocca - A monte confluenza Merse | Classe
II | Casenovole - A valle confluenza Merse | Classe
II | Monte Antico - A monte confluenza
Orcia | Classe II |
Paganico - A valle confluenza Orcia | Classe
II | Paganico | Classe
II | Campagnatico - Località Pianetti | Classe
II | Istia d'Ombrone | Classe
II | Grosseto - Ponte sull'Aurelia | Classe
II | Rispescia - Località Casatrappola | Classe
II | Alberese - Località Foce Ombrone | Classe
II | Legenda
Classe I | Ambiente
non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile |
Classe II | Ambiente
con moderati sintomi di inquinamento o alterazione | Classe
III | Ambiente inquinato o comunque alterato |
Classe IV | Ambiente
molto inquinato o comunque molto alterato | Classe
V | Ambiente fortemente inquinato e fortemente alterato |
|