Le vie dei Presepi 2005
I PRESEPI ARTISTICI E SINGOLARI
Natività asiatiche
Indiani asiatici e indocinesi protagonisti del presepe. Sono soltanto
due delle oltre 200 Natività in mostra ad Urbino per l'iniziativa denominata "Le
vie dei presepi". Le statue, alte circa 30 centimetri, sono esposti all'interno
del complesso monumentale di San Francesco, uno dei luoghi in cui è possibile
ammirare le Natività provenienti da tutto il mondo. Nella classica scena sono
presenti, oltre a San Giuseppe, la Madonna e il Bambinello, i Re Magi. Nel presepe
indiano, altra singolare caratteristica, oltre agli abiti, i lineamenti del viso
e i paramenti tipici di quelle popolazioni, è la posizione di Gesù. Il Bambinello
non è collocato nella classica mangiatoia, ma bensì nella "sacca" posta nella
schiena di Maria.
Il Presepe in ossa umane
E' stato costruito
nel 1700 e incastonati all'interno del paesaggio, rappresentante la Natività,
ci sono ossa umane, ampolle e reliquie di Santi. E' l'originale e unico presepe
in mostra all'interno del Convento di Santa Caterina ad Urbino. Secondo una ricostruzione
storica è stato voluto da un benefattore come atto di fede, certamente alquanto
insolito. Il presepe, lungo più di un metro, largo sui 50 centimetri e alto altrettanto,
è stato custodito fino ad oggi all'interno del Convento di clausura di Urbino,
all'insaputa di molti.
Il Presepe a grandezza naturale
Sarà
realizzato fondendo e modellando ferro, bronzo, ottone, rame e lega d'argento,
il presepe a grandezza naturale allestito ad Urbino questo natale. L'opera, una
delle punte di diamante dell'iniziativa "Le vie dei Presepi", è in fase di realizzazione
da parte del maestro di bottega Giuseppe Balsami, conosciuto come "Pippi". Insegnante
di progettazione all'Istituto d'Arte di Urbino attualmente in pensione, Balsamini
da oltre un mese sta lavorando all'opera d'arte. Pezzo dopo pezzo, le statue della
Madonna, San Giuseppe e il bambinello, hanno preso forma dalle sue mani. Proseguirà
con i Re Magi, angeli e pastori.
Il Presepe e la Natività negli ex-libris
Per
la prima volta, il Salone Raffaello ad Urbino ospiterà la mostra "Il Presepe e
la Natività negli ex-libris". Ex libristi (saranno più di 40) di fama regionale
(marchigiani) e italiana, daranno vita alla suggestiva rassegna. Preceduti da
iscrizioni manoscritte, sonetti spesso con contenuto di avvertimento, gli ex libris
(foglietti o cartellini da libro) nacquero parallelamente all'aumento della diffusione
del libro, a sua volta dovuta all'invenzione della stampa. Ebbero l'obbiettivo
di dare alla proprietà del volume maggior decoro e maggiore possibilità di distinzione,
rendendone così più difficile il furto. Probabilmente ispirati ai cosiddetti "segni
di bottega", nacquero in Germania non solo perché là ebbe origine la stampa, ma
soprattutto perché là si sviluppò in maniera straordinaria la xilografia. Gli
ex libris cambiarono sotto l'influenza delle scuole e dei governi, esprimendo
tendenze, gusti letterari e artistici di più generazioni. Il più antico ex libris
conosciuto appartenne a Hans Jgler, cappellano della famiglia bavarese Von Shoenstett,
il cui nome è rintracciabile nei caratteri gotici contenuti nel cartiglio, sotto
il quale vi è un ramoscello con un porcospino. Nel 1500 l'ex libris assume le
caratteristiche di uno stemma araldico con le armi delle varie famiglie di nobili
che in questo periodo sono anche i maggiori possessori di biblioteche. Nei secoli
il cartellino aumenta le sue dimensioni e rende la propria figurazione più completa
e raffinata. Ricca in epoca barocca, la decorazione si fa più essenziale e asciutta
nel 1700, contemporaneamente alla diffusione del Neoclassicismo, a cui si ispira
nell'inserimento del nome del proprietario in lapidi o monumenti ispirati al classico.
Così avanzando nel tempo la borghesia ottocentesca, non avendo elementi nobiliari
da raffigurare sui propri cartellini, spesso ricorre ai paesaggi dell'arte romantica.
Gli ex libris conoscono poi un'evoluzione sia qualitativa che quantitativa alla
fine del secolo XIX, all'avvento e diffusione dell'Art nouveau. E' proprio a partire
da questo momento che si sviluppa anche il collezionismo a livello internazionale,
con la nascita di associazioni finalizzate a intensificare gli scambi e a incentivare
la produzione di ex libris. Essi vengono così commissionati sempre più come opera
d'arte autonoma, indipendente dal suo utilizzo primario. Il 1900 conosce poi la
nascita anche dei cartellini specializzati (medicina, farmacia, erotismo, "ex
musicis" ed "ex foliis"). La mostra è tra le iniziative delle Vie dei Presepi:
stesse date e orari di apertura.
Il Presepe nei francobolli
Sempre
nel Salone Raffaello ad Urbino sarà allestita una sezione espositiva dedicata
ai Presepi e Natività nei francobolli. Una ricerca a livello internazionale porterà
in mostra tutti francobolli dedicati a questo tema. La mostra resta aperta dal
10 dicembre all'8 gennaio.
I concerti
L'Oratorio di San
Giovanni, la Sala del Maniscalco di Palazzo Ducale, saranno teatro dei concerti
di "Natale". Arpa, violino flauto e pianoforte, saranno al centro di una serie
di eventi musicali. Si terranno nell'arco della manifestazione dei Presepi, in
serata dopo le 21 e saranno gratuiti.
Infolinee: 0722.74244 o 335.6018567.
Ufficio stampa: Samuele Sabatini 329.6236574
www.comune.urbino.ps.it